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Man mano che mi avvicinavo alla casa del mio ragazzo l'ansia aumentava, quando a risvegliarmi dal mio viaggio mentale fu proprio lui, Rin, che mi avvisava del nostro arrivo a casa sua, lo guardai preoccupata.

S: stai tranquilla andrà tutto bene, ne sono sicuro, in fondo sei perfetta.

Sorrisi e mi diede un dolce bacio a fior di labbra, per rassicurarmi ulteriormente, lasciai la sua mano e mi feci coraggio, seguendolo nel giardinetto privano della sua casa.

Anche la sua casa era molto grande, si trattava di una villetta a due piani, color giallo pastello con finestre ampie che davano su balconcini privati, camera per camera, adornati da tanti vasi colmi di piante profumate e con moltissimi fiori di tipologie diverse e dai colori più svariati.

Il giardino piccolino aveva come guardia un cagnolino di media dimensioni, era un border collie bianco a chiazze nere, deve essere un cucciolo visto le dimensioni minute rispetto ad un esemplare adulto, inoltre è molto giocoso, appena mi ha vista mi è saltato addosso facendomi le feste, fortunatamente non avevo paura dei cani, se no avrei ammazzato Rin per non avermi avvisato della presenza del piccolo amico di nome Kira (spoiler è il nome del gatto di una mia amica quindi ho usato il nome del suo gatto per il cane di Suna).

S: lui è Kira e ha 4 mesi, diciamo che è nel mezzo della crescita. Lo abbiamo preso per mia sorella, da quando ha due anni è sempre stata molto attratta dai cani, quindi abbiamo deciso di prendergliene uno.

Mi disse Suna mentre suonava al campanello aspettando di ricevere una risposta da qualcuno all'interno della  casa. Ad aprire arrivo una piccola bambina che avrà avuto 7/8 anni, con lo sguardo sveglio, e prontamente salutò il fratello.

N: ciao fratellone, lei chi è?
T/n: piacere io sono T/n, T/n Kita e sono un'amica di tuo fratello, mi ha invitato qua a cena, se non è un problema sta sera ci sarò anche io a tavola con voi

Feci un sorriso rassicurante, e la bambina ricambiò presentandosi a sua volta.

N: io sono Nami, sai se molto bella, perchè non ti fidanzi con il fratellone?
S: O-oi Nami non metterla in imbarazzo, piuttosto dov'è mamma?
N: mamma è a lavoro dovrebbe tornare tra poco, intanto vi andrebbe di guardare un film con me?

Guardai Suna con occhi sognanti, non mi era mai capitato di dover avere a che fare con dei bambini e la cosa mi intrigava parecchio, sbruffò e guardo verso l'alto poi girò il suo sguardo verso di me con lo sguardo di uno che aveva appena perso tutto quello che aveva e decise di accettare e tutti assieme entrammo in casa e ci dirigemmo verso il soggiorno.

A causa della fretta della sorellina di Rin non ebbi molto tempo per guardarmi intorno così scrutai attentamente l'entrata e la sala in cui ci eravamo diretti.

Il corridoio d'entrata era abbastanza spazioso, a fianco alla grande porta d'ingresso bianca c'era un piccolo ripiano apposito per le chiavi, con a fianco un piccolo appendi abiti, con sopra qualche giacca del castano, qua e là c'erano appesi quadri di foto di famiglia e di varie città, sia di giorno che di notte, per raggiungere il soggiorno si passava sotto un grande arco in pietra, probabilmente lasciato lì a scopo decorativo, che portava ad un grande spiazzo con molte vetrate e un piccolo divanetto con qualche poltrona che contornavano un tavolino basso in mogano adagiato sopra un tappetto, davanti al divano era posizionata una grande TV con una wii, e sotto qualche scatole con dei telecomandi e qualche gioco. Alle spalle invece c'era la sala da pranzo con la cucina a vista, insomma si trattava di un open space, il tavolo da pranzo era in vetro ed era molto grande, da circa 8 persone, le siede in pelle nere. Sopra a queste ultime, appesa al muro era presente la scritta ROCK nera in tre dimensioni, formata da un filo di metallo spesso che aggrovigliato dava la forma delle lettere che, cave all'interno, prendevano il colore bianco della parete sopra la quale erano appese. (non so rendere l'idea ma la scritta è quella che c'è in casa mia HHAHA)

La più piccola impaziente trascinò per la manica me e Rin fino al divano, dove ci fece sedere vicini, poi prese il telecomando e lo passò al maggiore aspettando che scegliesse un film da vedere, intanto io mi ero appoggiata alla sua spalla e mi stavo rilassando, mentre Suna passava lentamente la mano con le lunghe dita affusolate sulle mie gambe nude.

Una volta scelto un film adatto alla piccolina io e Suna iniziammo a farci le coccole senza che Nami se ne accorgesse, solo poco dopo dovemmo staccarci per andare ad aprire alla porta, la vera serata sarebbe iniziata adesso, la madre di Rin era arrivata.


-angolo incapace-

Bene ragazzi in capitolo finisce così avevo bisogno di un capitolo tranquillo dopo tutto quello che è successo in quello scorso e in quello prima ancora, il prossimo sarà abbastanza divertente. Mi scuso ancora per il capitolo un po' corto (dovremmo essere intorno alle 750 parole) spero lo stesso vi sia piaciuto. Vi ringrazio di essere arrivati fino a qua e fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e una stellina.

Grazie e al prossimo capitolo <3

dormouse king✨ suna x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora