Clay pov:
dopo quel pomeriggio George ha iniziato a parlarmi sempre di meno e adesso mi saluta a malapena.
è successo tutto così velocemente! gli ho detto che non importava e lui sembrava averlo capito... forse si sente di nuovo in colpa. oggi gli parlerò! voglio chiarire tutto questo!
"ehi amico!" oh no... di nuovo Tommy! ha legato molto con mia sorella. sia chiaro, sono solo e solamente amici! mi piace che faccia stare bene mia sorella e le ha anche fatto conoscere Toby e, sua sorella, Lany.
Tommy è una bella persona... ma a volte riesce ad essere così fastidioso!"ciao" saluto cercando di sembrare gentile e in minimo felice. "che hai!? oggi non puoi permetterti di sentirti male! è un giorno importante!" dice gesticolando eccessivamente e dando molto tono ad ogni parola.
cosa intende? oggi... cazzo! oggi ho l'interrogazione per rimanere nella squadra e potrei anche diventare capitano! perchè io non mi ricordo di queste cose e se ne ricorda Tommy!? io l'ho anche vissuto due volte questo momento! sono un disastro!
"si, esatto! sarà meglio entrare a scuola! non vorrai arrivare in ritardo vero!" dico iniziando ad entrare a scuola per togliermelo di dosso, nonostante i suoi continui richiami che mi informano del fatto che mancano ancora dieci minuti all'inizio delle lezioni. richiami, chiaramente, ignorati dal sottoscritto!
...
è l'ora di scienze, il professore non è ancora arrivato. George oggi non mi ha salutato e non mi ha rivolto nemmeno uno sguardo. fa terribilmente male... ho paura. ho paura di averlo perso.
i miei occhi sono puntati su di lui ma non poter vedere i riflessi d'orati dentro i suoi fa male. mi sento debole senza di lui, sento che adesso che chiunque potrà pugnalarmi alle spalle e io cederò. lui era la mia unica certezza e ora..."Clay! porca puttana!" Nick mi solleva dai miei pensieri dandomi una leggera spinta dicendomi sottovoce che il prof mi ha chiamato.
"s-si, scusi professore" dico scusandomi e abbassando leggermente la testa.
non riesco più a pensare a nient'altro... adesso ho in mente solo quello che voglio dire a George, quando glielo voglio dire e come glielo voglio dire."Clay, sei pronto per l'interrogazione?" chiede il prof con un tono insicuro. non mi aveva mai fatto questa domanda, nè prima di un'interrogazione e ne prima di un compito, si nota così tanto che sto male?
provo a rispondere con qualcosa ma Nick alza la mano e chiede se può parlarmi due minuti fuori dall'aula, il prof acconsente e usciamo fermandoci poco dopo la porta.
"si può sapere che cazzo succede?" mi chiede aggressivamente mettendomi le mani sulle spalle e spingendomi contro il muro. io non riesco a reagire, mi sento stanco.
provo a comporre un'altra risposta per dirgli che sto bene ma, di nuovo, mi interrompe. "senti, stai chiaramente male. non sopporto l'idea che tu stia così. mi spieghi che hai!?" dice nuovamente provando a tenere un tono di voce più contenuto e basso.
"George..." lui mi guarda stranito e inizia a lasciare la presa sulle mie spalle. "i-io sono..." mi fermo per un secondo provando a metabolizzare la situazione. "sono innamorato di George..." non riesco a credere di averglielo detto in questo modo! non so come potrebbe prenderla! non so se era questo quello che voleva sentire... so solo che sentivo il bisogno di dirglielo.
lui si stacca completamente da me, indietreggia di qualche passo e guarda a terra... e rimane in silenzio.
resta in silenzio per vari secondi, forse minuti, fin quando non si decide a dire qualcosa.
"quindi è per questo che stai male... perchè George non ti parla?" un sospiro di sollievo esce dalle mie labbra... avevo paura che non l'avesse presa per niente bene.
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|reale||dreamnotfound||SEQUEL|
FanfictionSTORIA NON COMPLETA E CHE NON VERRÀ COMPLETATA DAL SOTTOSCRITTO. [questo libro è il sequel di "tutto grazie a uno stupido gioco" di @odiolamiavitaaddio e, se non avete letto il suo libro, non leggete questo, mi sembra ovvio.] _______________________...