Segreti

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Cassie e Ophelia si ritrovarono davanti ad una bella villa, cosa ci si poteva aspettare da un dipendente del ministero, il grande cancello che si presentava era in acciaio e aveva dei dettagli oro, l'erba del cortile era tagliata perfettamente ed erano presenti delle grandi statue forse rappresentavano qualche discendente, usarono Alohomora per aprire il grande cancello e attraversarono il cortile, Ophelia provò un senso di fastidio vedendo tutto perfetto, la porta era in legno e poi presentava un pomello d'oro anche questa volta usarono Alohomora per aprire la porta.

«Chi è entrato? Andate via di qua» disse un elfo domestico proveniente dalla cucina
«E questa chi sarebbe?» chiese infastidita Ophelia
«Dove è il tuo padrone?» chiese Cassie poco dopo
«Non è in casa, andatevene» disse bruscamente l'elfo, Cassie era molto infastidita dal comportamento del elfo era abituata a vederli innocui e obbedienti
«Perché devono essere così fastidiosi, ci pensi tu cugina»
«Si» usò Levicorpus «tranquilla elfina non ti faremo niente» disse Ophelia sghignazzando, Cassie invece si incamminò verso la cucina dove aveva sentito cadere qualcosa
«Se fai un'altro passo ti ammazzo» disse una voce maschile
«Non ti conviene, non credo che ne sarebbe contento» Cassie nel mentre si girò e vide un uomo dal fisico slanciato e con i capelli biondi cenere, Cassie non poteva far a meno di notare la somiglianza impressionante con Maggie, a quel punto era sicurissima che fosse lui, Barty Crouch Jr
«Di chi stai parlando?» chiese Barty confuso
«Pensavo l'avessi capito, non l'hai sentito bruciare» disse Cassie indicando il braccio
«Aspetta ma tu sei»
«Cassiopea Lestrange» ne frattempo arrivò anche Ophelia che aveva steso l'elfo
«Dovevo immaginarlo, sei proprio uguale a lei, e tu sei?»
«Ophelia Lestrange»
«Si ora non abbiamo tempo per questo, se vuoi essere di nuovo libero dovrai ascoltarmi» lei poi iniziò a parlare spiegò che doveva in tutti i modi possibili cercare di andare alla finale della coppa del mondo di Quidditch che si sarebbe tenuta esattamente il giorno dopo e trovare un modo per scappare lui annuì dicendo che aveva già un modo per scappare, si sentì il rumore di una porta aprirsi
«Deve essere mio padre, qui dietro c'è una porta che conduce fuori andate»
«Come faremo a trovarti?»
«Non preoccupatevi, troverò un modo» detto questo se ne andarono tornando a casa, dovevano sempre escogitare scuse più elaborate per non far scoprire cosa stavano combinando, stavano iniziando a sospettare specialmente suo nonno che non era estraneo a queste cose, Amelia invece era sempre più preoccupata aveva visto i suoi due figli andare ad Azkaban e non li aveva più rivisti non voleva che succedesse anche ai suoi nipoti, per fortuna per il giorno dopo non dovevano elaborare altre scuse dato che sarebbero stati a vedere la partita, quando rientrarono a casa
«È durata tanto questa passeggiata»
«Si diciamo che ci siamo prolungate a parlare tra di noi» disse ridendo Cassie
«Ah lo so anche io quanto possono durare le chiacchiere tra donne» disse Rigel spuntando da dietro e dando un bacio in testa a Cassie e Ophelia «mi raccomando»
«Domani state attente questi non sono tempi tranquilli e cercate di non far arrabbiare zio Lucius, si nonno è una settimana che c'è lo dici»
«Mi fa piacere che tu lo sappia»
«Andiamo di sopra»
«Va bene» salirono e stettero un po' a parlare poi andarono a dormire perché la mattina dopo si sarebbero dovute alzare presto per andare a vedere la partita che si sarebbe svolta la sera.

La mattina dopo si alzarono presto dato che dovevano andare nel luogo dove si sarebbe tenuta la finale, non è che fossero tanto entusiaste di passare tutta la giornata con Lucius dato che si sapeva che non era molto simpatico ma per quella volta potevano fare questo sforzo, era molto presto quindi stavano ancora dormendo tutti e cercarono di fare meno rumore possibile per non svegliarli, si andarono a preparare e dopo un po' furono pronte e aspettarono soltanto l'arrivo di Lucius
«Aspettiamo il conte adesso» disse ironicamente Cassie
«Ci metterà minimo un'ora» continuò Ophelia
«Si deve sempre far aspettare il duca»
«E certo perché lui è il re del mondo» dopo un po' sentirono un rumore di materializzazione ed era proprio lui con al suo fianco Orion e Nash
«Questa non ci voleva» disse Cassie vedendo Nash e Orion, era convinta che non se li portasse dietro, sarebbe stato difficile tenere alla larga Draco ma sarebbe stato addirittura ancora di più con Orion e Nash
«Ma non potremmo dirglielo?»
«No meno persone sanno meglio è»
«Dovremmo cercare di non recare sospetti»
«Andiamo» scesero e li andarono incontro
«Orion!» disse lei vedendolo «Ciao Nash»
«Possiamo andare?» disse infastidito Lucius
«Si si certo» disse infastidita Cassie, e si smaterializzarono nel luogo dove si sarebbe tenuta la finale
«Io ho da fare, non muovetevi da qui» disse rivolto specialmente a Cassie, Ophelia, Orion e Nash, subito dopo uscii dalla tenda
«E se io non volessi»
«Dai Cassie, potresti almeno per oggi non fare così» la pregò Draco
«Fammi pensare, no»
«Si può sapere cosa ti ha fatto»
«Praticamente tutto, Draco ora non ho tempo per queste sciocchezze» uscirono dalla tenda e andarono in giro ad un certo punto Cassie si accorse che c'era qualcosa di strano in Orion.

«Orion tutto bene?»
«Quella è la tenda di Crouch» disse molto nervoso Orion, era stato lui a condannare i loro genitori facendo si che lui e che suo fratello fossero cresciuti dallo odiato zio Lucius e lontani dalle proprie sorelle, e si sapeva che dividere dei Lestrange non era una buona idea poi specialmente se gemelli
«Tranquillo Orion, ci prenderemo la nostra vendetta, ma non oggi» disse prendendo per un braccio il fratello, lei era molto in connessione con il fratello e sentiva che era molto nervosa solo ad aver visto Crouch
«Sai quanto me ne frega»
«Orion cerca di stare calmo, non voglio dare spettacolo, pensi che io non abbia voglia di vendicarmi per quello che ci ha fatto certo che ce l'ho, ma ti prego di calmarti, la nostra vendetta arriverà il prima possibile tranquillo» detto questo Cassie cercò di trascinare Orion via di lì anche perché non voleva avete casini con Lucius dopo un po' videro Lucius e Draco venirli incontro
«Cosa vi avevo detto?»
«Tranquillo non è successo niente» disse scocciata Cassie
«Andiamo» disse irritato Lucius, Cassie lo guardò male ma non aveva voglia di replicare anche perché aveva altro a cui pensare, aveva visto chiaramente l'elfa dei Crouch che parlava da sola segno che Barty era riuscito a venire quindi il piano era in atto, dopo aver preso in giro i Weasley riuscirono ad arrivare al loro posto, dopo la fine della partita tornarono nella loro tenda e all'improvviso si sentì un enorme casino Cassie andò fuori a controllare e vide che c'era una schiera di mangaimorte che stava seminando panico uscirono anche gli altri
«Ma che diavolo sta succedendo?» chiese Draco impaurito
«Draco tu scappa cerca di metterti a riparo»
«Ma...»
«MUOVITI» iniziarono tutti a correre fin quando non si persero di vista erano rimaste solo Cassie e Ophelia, quando il casino finì uscirono allo scoperto e videro un uomo che stava lanciando il marchio nero in cielo e loro si avvicinarono lentamente
«Barty»
«Oh finalmente»
«Non essere impaziente abbiamo avuto problemi»
«Va be basta che siete qui dove andiamo»
«Seguici» camminarono per ore fino ad arrivare a Little Hangleton
«Lui vorrà parlare con te da solo, noi ce ne andiamo» annuì soltanto e Cassie e Ophelia se ne andarono, durante il tragitto pensarono a quello che era successo quella sera.

Cassiopea Lestrange- La vita da mangiamorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora