Prima prova

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Era Novembre ed era il giorno della prima prova del torneo tremaghi, la prova consisteva nell'affrontare un drago, lo aveva scoperto Evan quando era andato una sera nella foresta proibita, era mattina presto Cassie non riusciva a dormire e allora decise di andarsi a fare un giro e trovò Harry seduto nel cortile della scuola da solo
«Potter?» lui alzò lo sguardo e vide Cassie e rimase sorpreso dalla cosa
«Che vuoi Lestrange?» disse con disprezzo, conosceva bene Cassie e sapeva quando poteva essere fastidiosa e in qual momento non voleva dover difendersi da lei
«Vengo in pace tranquillo» si sedette di fianco a lui «io non riuscivo a dormire qual è la tua scusa?»
«L'ansia forse, devo affrontare un drago tra meno di sei ore» rispose sempre con disprezzo
«Si giusto, ma insomma pensavo che il prescelto non avesse paura di niente» Cassie in quel momento stava cercando di sembrare il più gentile possibile non voleva che sospettare qualcosa inutilmente
«Cosa te lo faceva pensare?» chiese lui con curiosità
«Forse la tua storia o il fatto che hai affrontato un basilisco senza problemi»
«Quella è stata solo fortuna» con il passare dei minuti sembrava che Harry si fosse ammorbidito non la rispondeva più con distanza e disprezzo ma come se fossero due amici
«Devi iniziare a credere di più in te stesso Potter» disse lei
«Sembra facile a dirsi»
«In realtà è più facile di quanto pensi»
«Per te forse, anche se non mi stai molto simpatica devo ammettere che sei molto in gamba, poi da quello che mi hanno detto hai ereditato il tuo talento dai tuoi genitori, io più passano i giorni più sembra che da loro io non abbia preso proprio niente»
«Per aver sconfitto il mago più forte di tutti tempi ad un anno devi avere molte capacità, per non dimenticare Raptor ad undici, un basilisco a dodici e cento dissennatori a tredici» non riusciva a credere che un mago come lui potesse avere così poca stima in se stesso
«Si ma sono sempre stato aiutato in quelle situazioni»
«Da chi?»
«Dai miei amici»
«Se ti hanno dato la strada da percorrere non vuol dire che tu non sappia fare niente, sei comunque un mago abile, tu li hai sconfitti i tuoi nemici»
«Si ma l'ansia c'è sempre»
«Quello è ovvio devi affrontare un Drago non un tenero cagnolino, ma dico solo di non farti prendere troppo dall'ansia»
«Grazie, non pensavo di usare questa parola con te»
«E non sei l'unico, anche io pensavo di non doverti consolare mai»
«Ora devo andare» disse lui, Hermione doveva essere preoccupata per lui di dove fosse era meglio se andava a cercarla
«Anche io, non vorrei far arrabbiare Piton di prima mattina»
«No sarebbe un grave errore... per lui» Cassie rise alla sua affermazione, nel mentre raggiungeva l'aula pozioni pensava a quanto fosse davvero stupido a fidarsi di lei, sapeva bene chi era eppure lo faceva, o vedeva qualcosa di buono in lei o era tremendamente stupido.

«Cassie dov'eri?» chiese preoccupato Mark
«Tranquillo Mark, non riuscivo a dormire e allora sono andata a farmi un giro»
«Sicura?»
«Cosa devo fare per farti stare tranquillo?» disse mettendoli le braccia intorno al collo e lui le mise le mani sui fianchi
«Sarò sempre preoccupato per te lo sai»disse Mark avvicinando il suo viso al suo
«E tu non devi preoccuparti lo sai che me la so cavare benissimo da sola» disse lei quasi offesa, sembrava che non si fidasse di lei
«Si lo so, ma dovresti sapere come funziona l'amore»
«Lo so benissimo» disse Cassie e Mark la baciò
«Hey piccioncini mi sta venendo il disgusto» disse Orion rovinando il momento
«Grazie Orion, tu con Charl fai di peggio» disse Mark, ricordando tutte le volte che loro facevano i piccioncini davanti a lui
«Entriamo non vorremmo far aspettare il signore delle ombre» disse Orion ridendo al soprannome appena dato a Piton
«No grazie non ci tengo» disse Mark, di prima mattina non voleva sentirlo
«Comunque invece di rovinare momenti a noi perché non vai da Charl e le dai un bel bacio anche tu, è proprio lì» lui alzò gli occhi al cielo per l'affermazione della sorella, seguirono la lezione con tranquillità fino a quando non finì, quel giorno le lezioni sarebbero finite a mezzogiorno per far i modi che tutti gli studenti arrivassero nell'arena dove si sarebbe tenuta la prima prova e quando finirono le lezione Cassie insieme ai suoi amici raggiunsero l'arena.

«Vorrei tanto non dover per forza guardare questa cosa stupida» disse Orion parecchio scocciato dalla cosa
«Lo vorremmo tutti Orion ma purtroppo ci tocca»
«Perché siamo Lestrange e potrebbero insospettirsi si lo so»
«Finirà presto» lo tranquillizzò Charl accarezzandoli il braccio, anche lei voleva con tutto il cuore partecipare ad una cosa così stupida ma purtroppo non ne potevano fare a meno
«Almeno ci divertiremo a vedere quasi morire persone» disse Cassie ridendo
«Si esatto» arrivarono e si sedettero vicino ad altri serpeverde dove c'erano anche i loro cugini Cressida e Draco
«Sei venuta a goderti lo spettacolo cugina?» chiese Draco quasi sorpreso, era fortemente convinto che non andassero a guardare
«Sai com'è sono una Lestrange non potevi fare altrimenti»
«Potresti ammazzare qualcuno nel frattempo giusto?» chiese ridendo Cressi
«Esatto» dissero ridendo tutti, entrò il primo studente ad affrontare la prova che era Cedric Diggory che la superò anche Fleur e Viktor la superarono, l'ultimo fu proprio Harry ad affrontare la prova
«Ora si che ci divertiamo» disse ridendo Orion, Cassie guardò con attenzione la prova di Harry e fu sollevata quando la superò
«Vedo che eri molto concentrata sorella sei sicura di non essere innamorata di Potter» Mark lo guardò male
«Fai ridere Orion, comunque la guardavo con attenzione perché non voglio che li succeda niente, potrebbe servire all'oscuro signore quando lo troveremo e risorgerà» rispose Cassie
«Giusto non ci avevo pensato» detto questo si alzarono e ritornarono nella loro sala comune e si sedettero a parlare.

«Come pensi di trovare l'oscuro signore?» chiese Orion incuriosito dalla cosa
«Sto facendo ancora delle ricerche ma credo che sono a buon punto, poi c'è quel libro che ci aiuta» rispose Cassie ricordando il libro trovato nella sezione proibita, doveva trovare un modo per non far sospettare niente a nessuno di loro
«L'ho controllato proprio ieri e dice che non si è mosso dall'Inghilterra» disse Mary
«Bene, credo che lo troveremo molto presto»
«E da li potremmo»
«Rivederli Orion si tutti» disse guardando i suoi amici, rimasero in silenzio ovviamente era un argomento molto delicato, dopo un po' salirono nei loro dormitori per cercare di prendere un po' di sonno.

Cassiopea Lestrange- La vita da mangiamorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora