Torneo tremaghi

44 2 1
                                    

Nella settimana Maggie cercò di evitare il più possibile Barty sr. la sua sola vista le faceva salire l'istinto di fare cose non proprio pacifiche, menomale che dopo un po' non lo vide più e non volle neanche sapere che fine avesse fatto. Quella sera ci sarebbe stata l'estrazione per il torneo tremaghi, Maggie pensava che non poteva esserci cosa più noiosa di quella sperava con tutto il cuore che finisse subito quella pagliacciata, il torneo in se per se poteva risultare interessante ma Maggie non era nei suoi giorni migliori quindi non voleva né vedere né sentire nessuno, era il suo periodo no. Con molta lentezza entrò in sala grande e si sedette vicino alla sue amiche aspettando che l'estrazione iniziasse
«Il momento che tutti aspettavate oggi sapremo chi parteciperà al torneo tremaghi» si avvicinò al calice di fuoco e sputò fuori il primo nome
«Il campione per Durmstrang è Viktor krum» "un pallone gonfiato" pensò Maggie, dal primo momento che lo vide c'era qualcosa che non le piaceva oltre al fatto che credeva di essere chissà chi solo perché è bravo a Quidditch, il calice estrasse il secondo nome
«Il campione per Beauxbatons è Fleur Delacour» lei era un'altra che a Maggie non piaceva nche lei credeva troppo di essere la regina del mondo, poi l'ultimo
«Il campione per Hogwarts cedric Diggory»lui invece era uno a posto un tasso innocuo, mentre Silente stava parlando e mostrando la coppa tremaghi il calice impazzì tirando fuori una specie di fuoco rosso facendo uscire un quarto foglietto
«Harry Potter» lesse Silente, lui si alzò dal suo posto e andò dove c'era Silente consegnò lui in biglietto e Harry se ne andò sparendo poi dietro ad una porta, Maggie si girò e vide che Cassie stava sghignazzando, sicuramente stava nascondendo qualcosa e non voleva dirglielo e c'era anche una persona molto strana ovvero il professor Moody, si ricordava ancora come fosse stata abbastanza strana per lei la sua prima lezione.

*inizio flashback*

Era una mattinata normale avevano le solite lezione con i soliti professori tranne uno, ovvero difesa contro le arti oscure il nuovo professore che a Maggie è sembrato molto strano da quando l'ha visto la prima volta, in quel momento stava andando proprio alla sua lezione, quando arrivò, Cassie e gli altri erano già li quindi andò vicino a loro, il professore era già in aula e quando arrivarono tutti, iniziò a presentarsi, in quell'uomo Maggie vedeva qualcosa di familiare come si muoveva, come parlava, la sua intelligenza, vedeva in lui qualcosa di molto familiare, iniziò a spiegare e Maggie lo guardava con attenzione come per capire chi fosse, ad un certo punto fece un tic con la lingua e lei sbiancò, si ricordò di quando sua madre le disse del tic che aveva sviluppato negli anni suo padre, ma non poteva essere lui era impossibile era morto
«Maggie tutto bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma» disse Ophelia
«Si tutto bene tranquilla solo un giramento di testa» disse Maggie
«Devi mangiare di più la mattina l'ho sempre detto» disse scherzando Cassie
«Si hai ragione» disse lei, ma non sapeva che Maggie aveva altri pensieri e non era di certo mangiare, continuò a pensare che fosse impossibile che quello fosse suo padre anche se lei ha sempre avuto la sensazione che lui fosse ancora vivo da qualche parte e anche se fosse perché proprio Moody che cosa aveva in mente, alla fine Maggie si rassegnò al fatto che fosse davvero impossibile che fosse lui e che quello fosse solo un modo per non accettare il fatto che non l'avrebbe mai più rivisto.

*fine flashback*

Nessuno stava capendo cosa stesse succedendo allora Silente mandò tutti nel dormitorio per poter capire meglio cosa stesse succedendo, allora tutti si diressero verso i propri dormitori
«Avete notato la preoccupazione di Silente?» disse Mary
«Certo mandare un ragazzino di quattordici anni in un torneo dove potenzialmente puoi morire non è il massimo» disse Ophelia
«Specialmente se quel ragazzo è Harry Potter» constatò Orion
«E tu Cassie?» chiese Maggie con tono di sfida
«Io cosa?» disse facendo la finta tonta
«Ho visto come sghignazzavi quando è uscito fuori il nome di Potter dal calice»
«Si sarà divertente vedere Potter fallire il torneo»
«Esatto» disse Charl ridendo e anche gli altri lo fecero, Maggie non credeva molto a quell'affermazione di Cassie è da inizio che è molto strana, fin troppo calma, riservata e molte volte la vide con il professore di difesa quindi sicuramente c'era qualcosa sotto e Maggie voleva scoprire cosa, già aveva una strana sensazione su quel professore poi sapere che era in combutta con Cassie non la faceva stare tranquilla.

Arrivarono in sala comune e seduto sul divano c'era Evan un po' pensieroso
«Evan! Tutto bene?» chiese Cassie ma non ricevette risposta, a quel punto si avvicinò e vide che era proprio sconvolto
«Evan!» lo chiamò ancora
«Dimmi» disse lentamente
«È successo qualcosa?» disse lei ancora più preoccupata, non l'aveva mai visto così prima d'ora
«Credo di aver appena incontrato mia sorella» disse sconvolto
«Hai una sorella?» chiese Mary
«Si non lo sapevo neanche io se intendi questo» disse con tono sarcastico
«Racconta» disse Ophelia
«Stavo tornando qui e nelle studentesse di beauxbatons c'è una ragazza, all'inizio pensavo che la somiglianza fosse davvero impressionante, ma quando una professoressa la chiamò per cognome ho capito» aveva sentito una ragazza che veniva chiamata Rosier, era una ragazza dai capelli lunghi rosse e gli occhi verdi, e da quando aveva capito del carattere era molto simile a lui
«Ma tu sei sicuro che sia davvero tua sorella?» le chiese Cassie
«Mia madre mi ha raccontato tutto tramite una lettera, non pensava che un giorno l'avrei incontrata, quindi quando seppe del torneo tremaghi e delle scuole partecipanti ha deciso di spiegarmi tutto in una lettera» spiegò Evan
«Devi parlarci» disse subito Cassie
«Non saprei da dove iniziare a parlarle»
«Ma cose normali, poi quando il sangue chiama non puoi farci niente, ti ricordi io e Orion»
«Si certo» si ricordava benissimo il legame che li ha uniti sin da subito come se si conoscessero da una vita e in effetti era così
«E allora vai senza paura e vedrai che andrà bene» disse dandoli una pacca sulla spalla per poi andarsene a dormire.

Cassiopea Lestrange- La vita da mangiamorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora