Nath e Oliver erano circondati dal gruppo di maiali che avevano visto quel pomeriggio. Appena Arthur vide la scena strinse il parapetto come a tenersi in piedi e fece un verso rauco per lo spavento. Kim invece rimase immobile per la paura. Cosa stava succedendo? Come avevano fatto gli animali a fuggire dalla gabbia così facilmente visto che nemmeno i colpi di quel pomeriggio avevano rovinato il recinto? Uno dei maiali, più grande rispetto agli altri, si staccò dal gruppo e si avvicinò al parapetto.
"Ciao Arthur, come va?" chiese con calma. Kim rimase a bocca aperta. Non si aspettava che il maiale potesse parlare, anche se veniva in città da anni e doveva esserci abituata a vedere cose strane: elfi, fate, giganti, statue parlanti, draghi... ma non quello.
"Byorn, che sta succedendo? Non dovresti parlare!" disse Arthur. Lo disse con tono angosciato, il viso pallido e contorto dal dolore. Nessuno lo aveva visto in quello stato, nemmeno quando l'anno prima Nathan aveva azionato la frizione della macchina nuova facendola scontrare contro il trattore parcheggiato lì vicino.
"Zio, ma chi è?" chiese Kim. "Zio? Arthur, non sapevo che avessi avuto dei nipoti, e specialmente di così carini" disse il maiale guardando la ragazza. Poi il suo sguardo si posò su Kevin. "E questo invece è tuo figlio? È cresciuto molto dall'ultima volta che l'ho visto" . "Sta zitto! Non provare a guardarli e nemmeno a nominarli. Che vuoi?!" esclamò Arthur.
Il maiale lo guardò e scoppio a ridere. "Cosa voglio? Voglio che mi liberi da questo corpo! E anche tutti gli altri!E ti consiglio di farlo, se non vuoi che ammazzi i gemelli" disse sibilando. Arthur si irrigidì e sembrava che stesse per morire di crepacuore da un momento all'altro. Anche Kim non sapeva che fare in quella situazione: la sua sfrontatezza era scomparsa nel esatto momento in cui aveva capito che Nath e Oliver sarebbero potuti morire. Cosa avrebbe fatto senza di loro? Gli si strinse il cuore per il terrore e si appoggiò contro il muro della casa, respirando con fatica.
Vista la situazione fu Camille a prenderla in mano, guardando l'essere davanti a lui con sguardo fermo e orgoglioso. "E come vorresti fare? Non puoi fare niente in questa forma" chiese. "Cara Camille, in tutti questi anni ho cercato di deformare il mio corpo e oggi, finalmente, ci sono riuscito. Quindi non farei tanto la presuntuosa".
L'intero corpo del maiale iniziò a tremolare e gli spuntarono due gigantesche braccia tra le scapole e il collo, e con le grosse mani grandi quanto un barile afferrò la testa di Oliver e Nathan . "Ragazzi! Per favore, lasciali andare!" gridò disperata Kim, appoggiata ancora al muro per stare in piedi in modo stabile. L'animale rise. "Lo farò se Arthur fa quello che ho detto" disse. Iniziò a stringere le mani e i due gemelli iniziarono a urlare spaventati. Kim si girò verso lo zio. Aveva il volto sformato dal terrore e guardava la scena sotto shock.
"Camille, togli subito le rune" disse Arthur. "Ma capo!" esclamò la donna. "FALLO SUBITO!" sbottò furioso Arthur. Camille rimase paralizzata per un momento, poi iniziò a parlare in una lingua strana, forse latino misto ad inglese. I disegni sulla pelle degli animali iniziarono a brillare e i loro corpi iniziarono a cambiare forma rapidamente: i corpi si allungarono e snellendosi; in rapida sequenza spuntarono lunghissime braccia e gambe, e la faccia da maiale cambiò in un viso più umano mentre dei morbidi vestiti comparvero a coprirli il corpo.
Quando la trasformazione finì, Kim si ritrovò davanti forse una quindicina di persone, troppo alte e dalla pelle troppo perlacea per essere dei semplici umani . Quello che doveva essere il capo e che stava tenendo ancora per la testa i due gemelli, si alzò lentamente. Era alto forse un metro e ottanta ed era molto magro, con le braccia e gambe quasi scheletriche, vestito con dei lunghi pantaloni color lapislazzuli e una camicia bianco perla. I capelli erano di un bel nero dai curiosi riflessi azzurro ciano: pettinati perfettamente, terminavano in tre grandi ciuffi ordinati e con nessun capello fuori posto. La cosa strana che Kim notò era la maschera bianca leggermente decorata in oro che gli copriva il volto. Un piccolo foro gli lasciava libera la bocca estremamente sottile, e una minuscola porzione di naso sporgeva a tradimento. Si chiese come facesse a vedere visto che la maschera era priva di buchi visibili per gli occhi.
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Sogno demoniaco
FantasyDa due secoli e mezzo le creature magiche che hanno popolato da sempre miti e leggende ora vivono insieme agli umani, convivendo con loro in pace e armonia. Nel 2018 la diciannovenne Kim Evans, insieme ai due gemelli Nathan e Oliver, dovranno passar...