Quando Harry si era svegliato quella mattina, non immaginava di certo di trovare nella sua stanza degli abiti nuovi di zecca scelti dalla regina in persona.
Quando era uscito dalla sua camera aveva addosso un paio di pantaloni beige, una camicia blu scuro con sopra una giacca nera e un paio di stivali di un beige più scuro dei pantaloni.
A coprirgli le spalle aveva un mantello di velluto rosso scuro.
Motivo della scelta? La regina aveva deciso di permettere a Harry di poter uscire dal castello per raccogliere dei fiori per poter decorare il castello in vista a una festa che si sarebbe svolta qualche giorno dopo.
E a scortarlo sarebbe stato Brutus, il fedele cacciatore della regina.
A Harry era dispiaciuto un po' nel sapere che la regina non poteva accompagnarlo a causa delle numerose udienze che avrebbe dovuto sostenere quella mattina, ma non ci diede peso.
Dopotutto era abituato alla freddezza della sua matrigna da quando il padre era scomparso e lei, al posto di prendersi cura del figliastro, gli aveva sbattuto la porta in faccia.
La matrigna non era stata contenta quando aveva scoperto la prima volta che lui e Louis si erano parlati, ma alla fine lei l'aveva perdonato con la sua freddezza permettendo a lui di avere l'udienza con lei.
Anche se, a detta di Louis, non era andata bene, come immaginava.
Scacciando quei pensieri, Harry tornò a guardare il panorama che vedeva fuori dalla carrozza.
Il viaggio non era lungo come immaginava, infatti, dopo una mezz'ora di carrozza, arrivarono a un immenso campo di fiori selvatici.
Harry scese dalla carrozza con l'aiuto di Brutus e subito si mise al lavoro cercando i fiori migliori canticchiando ogni tanto, sotto lo sguardo vigile di Brutus
Mentre raccoglieva i fiori, pensò che magari alcuni fiori li avrebbe tenuti per sé per regalarli a Louis per chiedergli scusa per quanto accaduto la sera prima.
Uno strano rumore lo indusse a fermarsi.
Infatti notò qualcosa che annaspava tra l'erba alta.
Appoggiò i fiori a terra e si avvicinò, notando che era un uccellino.
Delicatamente lo prese tra le mani accarezzandogli la testolina.
Harry: ehi piccolino, stai bene? Sei caduto dal tuo nido, vero? Non ti preoccupare, ora ci sono io. Ascolta, riesci a volare di nuovo?
Harry lo appoggiò a terra delicatamente, facendo attenzione a non ferirlo in nessun modo.
Harry: provaci
Harry lo osservò mentre il piccolo uccello mentre faceva qualche saltino e infine riuscì ad aprire le ali e volò via.
Harry: ciao ciao!
Mentre Harry salutava l'uccellino non si accorse che Brutus sì era stava avvicinando a lui con uno sguardo cupoAngolo autrice
*Musica di Psycho*
Ora si mette male!
HARRY STA ATTENTO!
E ora?
Che accadrà?
Alla prossima!
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Apples And Mirrors {Larry Stylinson}
FantasyHarry ha perso i suoi genitori da anni, ormai la sua vita scorre lentamente tra le mura del castello senza alcun amico e con la sua matrigna, una donna crudele ossessionata dalla bellezza. E quando un giorno scopre che le persona più bella del reame...