Oggi il sole , già a partire dall'alba, illumina l'istituto e i suoi raggi filtrano fra le tende delle stanze di quattro ragazzi che si stanno preparando per affrontare un'altra giornata piena di folli e improvvisi eventi.
Un certo Itadori cerca di infilarsi la divisa, fallendo miseramente.
Megumi, ovviamente già pronto e concentrato, scruta le colline lontane, aspettando che il suo amico venga a bussargli alla porta.
Nobara, con tutta la calma possibile, si pettina i capelli e impreca ogni volta che incontra dei nodi.
Per ultima, ma non per importanza, T/n ...
Oh
Già...
Lei dorme.
Il lenzuolo è stato accantonato dal lato sinistro del letto.
Il cuscino, per qualche strana ragione, si trova vicino l'armadio.E un libro lo sostituisce. Infatti, la testa della ragazza è poggiata sulle pagine di un libro.
È ancora tra le braccia di Morfeo.
Lui le racconta una storia: la storia di una giovane donna che viveva nel fondo dei mari, ma passava la maggior parte del tempo in superficie, per far visita ad una creatura magica.
Ma T/n non ebbe mai la possibile di scoprire l'identità di quella donna perché un rumore giunse al suo udito
Qualcuno stava bussando ripetutamente sul vetro della sua porta-finestra.
La sciamana era sicura che fosse Nobara, poiché si erano accordate di incontrarsi.
Così, senza tante cerimonie, si alza dal letto e apre la tenda.
"Nobara che ore sono? È pr-"cominciò a dire T/n, sbadigliando; quando si accorse che la persona che le stava di fronte non era la sua amica ma Gojo, il suo "insegnante".
"Buongiorno bellezza. Chiudi la bocca, a quest'ora ci sono miriadi di mosche per il giardino. Dormito bene?" domandò lui senza ritegno, salutandola con la mano, eliminando qualsiasi formalità che dovrebbe esserci fra loro ed entrando in camera sua aggirando la ragazza che si era immobilizzata completamente sull'uscio.
"E lei- tu cosa ci fai qui? Non dovresti...beh insomma, fare cose da insegnanti?" soggiunse la ragazza, incredula di ciò che stava accadendo, girandosi verso di lui che osserva con bizzarra attenzione la sua camera.
Ad un tratto un leggero rossore colora la sua carnagione, al solo pensiero che Gojo stia nella sua camera.
*Cosa sto pensando? Devo essere proprio impazzita *pensò , fissando l'uomo davanti a lei.
Gojo cominciò a ridere.
Come di suo solito.
"Andiamo, T/n-chan.
Stai parlando con Gojo Satoru.
Non potrò e non vorrò mai essere un insegnante come lo era il preside ai miei tempi.
Comunque...bel pigiama. Ti piacciono le fragole?" domandò lui con estrema tranquillità, ma con un ghigno stampato in faccia.
"Che vai blaterand-
Fu in quel preciso istante che T/n si rese conto che era estate, che si era appena svegliata, e che era in pigiama davanti allo sciamano più forte di quell'epoca.
"ODDIO" esclamò con falgore scappando alla ricerca del lenzuolo.
Dopo averlo trovato si copre e, imbarazzata, si rivolge a Gojo.
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~ Gojo x Reader ~
FanfictionUna leggera brezza le sfiora i capelli...le cicale invadono il suo silenzio e tentano di fermarla. "Non andare ...una volta superata quella porta, non potrai più tornare indietro" Non poteva sentirli. Non voleva sentirli. Le gambe si fermano. Gli oc...