Era mattina. La città non si era ancora svegliata e poche erano le automobilisti che percorrevano le strade.
Degli uccellini si erano stabiliti sul tetto di un edificio altrettanto silenzioso pensando che nessun essere umano li avrebbe disturbati. Si sbagliavano.
Perché una ragazza, accerchiata da una scia di vento che le spettinava i capelli, era riuscita ad irrompere nel loro luogo sicuro.
E mentre i volatili prendevano il volo per fuggire da quel trambusto, lei si ritrovò davanti tre maledizioni che a parer suo sembravano uscite da un film horror.
Avevano tutte le sembranze di un oggetto che si può trovare in qualsiasi abitazione.
Una era ricoperta da milioni di piume che però non sembravano soffici.
Al contrario, sembrava fossero uscite direttamente dalle fogne, ricoperte da sporcizie vare.
In parole povere, un cuscino sul quale nessuno avrebbe mai posato la testa.
T/n dovette resistere a quell'odore nauseabondo.
L'altra richiamava una caffettiera ricoperta da uno strato gelatinoso e aveva un solo occhio.
*non berrò mai più del caffè* pensò T/n
E l'ultima... L'ultima la stava osservando.
Sì, credo che possiamo utilizzare questo verbo.
T/n rimase sorpresa quando udì una voce provenire da essa.
"Jogo. Fine delle presentazioni. Vediamo..."disse cominciando ad avvicinarsi alla ragazza.
" NON AVVICINARTI" urlò la sciamana con le mani aperte davanti a lei.
Subito il suo alleato naturale percorse quei pochi metri che dividevano la padrona e il suo avversario.
T/n fece in modo di creare un tornado di piccole dimensioni che intrapolasse la figura.
E così fu.
A quel punto, le altre due creature si accorsero del pericolo e si mossero verso T/n con l'intenzione di metterla in difficoltà.
Ma Jogo alzò una mano e si fermarono.
"Non c'è bisogno, amici. Questa deliziosa sciamana è così interessante. Il nostro scopo non è quello di ucciderla" e si fermò per qualche minuto, senza mai rivolgere lo sguardo altrove.
Era tutto ciò che gli interessava in quel momento.
Doveva metterla alla prova.
Negli occhi di T/n non c'era un barlume di terrore, nonostante non sapesse chi fosse quella specie di vulcano vivente.
La testa era letteralmente un cratere dove ribolliva liquido incandescente.
Pensò che fosse una trovata di Gojo per darle la possibilità di dimostrare quanto forte era e per mettere in mostra le sue capacità.
*Poteva almeno dirmi che era dotato di una voce *
Ma non diede importanza a questo dettaglio e, mentre ascoltava Jogo che riprese a parlare, cominciò a pensare a un modo per eliminare i tre avversari.
Sebbene fosse circondato da un tornado, Jogo non si preoccupò di continuare a conversare.
"Davvero sorprendente" e iniziò a battere le mani.
*Perché una maledizione sta facendo un applauso ? In che razza di situazione mi trovo?*
"Oltre ad essere agile, hai anche una tecnica affascinante. Mai quanto la mia, ovviamente"disse sogghignando.
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~ Gojo x Reader ~
Fiksi PenggemarUna leggera brezza le sfiora i capelli...le cicale invadono il suo silenzio e tentano di fermarla. "Non andare ...una volta superata quella porta, non potrai più tornare indietro" Non poteva sentirli. Non voleva sentirli. Le gambe si fermano. Gli oc...