Stammi lontano

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All'inizio rimango immobile, ma dopo mi lascio andare.

Ci baciamo come non mai tanto che sento la sua lingua picchettare tra i miei denti  volendo l'accesso con la lingua che dò.

Mi prende in braccio e incastro le mie gambe sulla sua vita e le mie braccia intorno al suo collo mentre lui posa le sue mani sui miei fianchi.

Mi siede sopra il banco per poi aprirmi le gambe facendomi sorridere.

Gli sbottono i bottoni della cammicia mentre lui mi leva il maglione facendomi rimanere in reggiseno di pizzo bianco.

Si lecca le labbra e presa dall'istinto li bacio mentre lui mi tira il labbro inferiore.

Mi guarda e dice

"Non si torna più indietro" annuisco mentre lui sbottona i gancetti del reggiseno facendo finire i miei seni davanti alla sua faccia.

Si fionda su di esse e inizia a morderle per poi leccarle facendomeli diventare duri.

Quando si stacca si sta per sbottonare i pantaloni quando la campanella suona.

No no no non adesso.

Inizio a sbattonargli i jeans velocemente, ma lui mi ferma e dice

"Devi andare" mi fermo e lo guardo a bocca aperta, lo spingo e scuoto la testa per poi rivestirmi.

"Emily" dice notando la freddezza in me, mi giro verso di lui e dico

"Stammi lontano, per lei sono la signorina Emily" per poi uscire.

Quando finiscono le lezioni vado a casa dove trovo Olga.

"Ei che succede?" dice accorgendosi del mio male umore che c'è l'ho da quando sono uscita dalla classe con Liam.

Io capisco che è il mio professore, ma cavolo, cavolo, cavolo, cavolo, perché non riesco a dimenticarlo?

Mi siedo sul divano e dico

"Tata" si siede accanto a me e mi tocca la mano e dice

"Che succede stellina?"

"Io....non riesco a dimenticare una persona" dico

"Vincenzo?" dice riferendosi al mio ex, la guardo male e scuoto la testa per poi dire

"Ho conosciuto una persona ieri e mi ha quasi scopato" spalanca la bocca dicendo

"Stai scherzando?" scuoto la testa e dico

"Tanto lo sai che non sono vergine" annuisce e dice

"Allora dov'è il problema?" Alzo le spalle e l'abbraccio per poi appoggiare la testa sopra le sue gambe fino ad addormentarmi.

Sento il cellulare squillare e senza guardare chi è rispondo.

"Pronto?" dico con voce assonata.

"Ely" dice la seconda voce che adoro più al mondo.

Alzo la testa di scatto e mi accorgo di trovarmi ancora nel divano, ma senza Olga, ma con accanto Pongo.

"Ei" dico sorridendo

"Come và?" alzo le spalle, ma poi mi accorgo che non mi può vedere e dico

"Buuu.....bene credo"

"Credi?" dice

"si" dico triste.

"Qua c'è una persona che ti vuole parlare"dice.

Per un po' non sento nulla, ma dopo un po' sento la prima voce che adoro più al mondo.

"Tia (l'ho scritto apposta così)" sorrido e dico

"Amore mio come stai?" Dico con gli occhi pieni di lacrime.

"Bene" dice e poi non sento più nulla.

"Pronto?" Dico

"Ely sono io, Ian è andato a giocare, ora devo andare, non vedo l'ora di vederti e non essere triste" dice mio fratello, annuisco, lo saluto e chiudo.

Mi alzo e vado in cucina dove trovo Olga, mi siedo e dico

"Tata mi prepari una torta al cioccolato?"

"Mentre fai i compiti" dice, sbuffo e annuisco.

Quando finisco di studiare mangio tre pezzi delle torta al cioccolato per poi salire sopra e mettermi nel letto prendendo orgoglio e pregiudizio facendomi ripensare a quello stronzo.

Inizio a leggerlo per la millesima volta per poi prendere l'evidenziatore iniziando a evidenziare le parti a me significative e quelle che mi piacciono di più.

Il mio professore preferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora