Capitolo 1

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1962

Sono appena uscita dal conservatorio con nella mano sinistra il violino nella destra un quaderno con all'interno degli spartiti e con nelle spalle lo zaino, ero felice, perché i professori hanno accettato la mia canzone, perché settimana prossima c'è un grandissimo concerto importantissimo nel nostro conservatorio, dove io sono al primo leggio, ho lavorato a questa canzone da anni ormai e sono felicissima che finemente la posso suonare in un evento importantissimo della mia vita.

Mi trovo davanti alla fermata dell'autobus per prendere il mezzo e tornare a casa, non vedo l'ora di stendermi e di rilassarmi un po', e non pensare a nulla.

Arrivata a casa posai il violino accuratamente sopra la coda del pianoforte, poi in seguito posai anche il quaderno con gli spartiti, posai per terra lo zaino e mi avvisi verso la cucina, mi preparai per pranzo un insalata veloce per poi tornare a suonare, si non mi cambio neanche in vestiti comodi, il violino è l'unica cosa che controlla me... se stessi senza di egli, adesso tutti morirebbero.

Suonai per più di un'ora, mentre suonavo alcuni oggetti iniziarono a muoversi, dovetti fermarmi perché avrei fatto esplodere tutto, allora decisi di staccarmi dal violino e quindi di mettermi a guardare un po' il televisore.

Dopo un' ora due mi addormentai e mi risvegliai verso le 20, è strano che mi sono addormentata perché io non mi sono mai addormentata davanti alla TV, mi sento così...stanca, dovrei aver usato troppa energia, ma non ho fatto praticamente niente oggi, ho soltanto fatto le mie solite cose, praticamente scuola-casa e il sabato e la domenica vado alla mia solita discoteca per divertirmi un po'.
Mi iniziò a brontolare la pancia, decisi quindi di andare a cucinare qualcosa. Misi a cuocere la pasta, che fu pronta in circa 10 min, poi aprii il pesto quello già pronto che vendono nei supermercati e poi mi misi a tavola e mangiai.
Davanti al tavolo c'era una foto di me e i miei genitori, la guardai attentamente, mia madre vestiva di un vestito tradizionale ucraino, con una bellissima cintura, sempre tradizionale ucraino, che le fa la figura del corpo, poi dall'altro lato c'è mio padre con una camicia sempre tradizionale ucraina e dei pantaloni neri eleganti, e poi ci sono io al centro vestita anch'io con vestiti ucraini tradizionali, e dietro come sfondo c'è la chiesa ucraina che sta a Roma, è l'unica chiesa in Italia che noi ucraini abbiamo. In quella foto avevo solo 5 anni, quella foto fu scattata qualche mese prima dell'accaduto...

Flashback

<MIA FIGLIA NON LA TOCCATE BASTARDI> urlava mia madre in ucraino, nei suoi occhi si vedeva la paura che stava provando in quel momento, lei mi stringeva forte forte senza lasciarmi andare, aveva paura di perdermi. Mio padre tornò dalla cucina e aveva una pistola in mano, la puntò a quei uomini, io gli osservai attentamente, egli erano tutti armati, avevano dei grossi fucili, penso che siano dei fucili illegali ormai, questo è poco ma sicuro, apparte i fucili egli erano vestiti pesantemente, erano protetti, ok protetti, ma per quale motivo? Mio padre urlò minacciosamente e disse delle cose brutte in ucraino credo o era russo, dato che non capivo allora era sicuramente russo <LASCIATE ME E LA MIA FAMIGLIA, NON ABBIAMO NIENTE DA DARVI>, uno degli uomini armati rispose al 100% in russo <è qui che ti sbagli andriy, dacci tua figlia e tu e tua moglie ne uscirete vivi, se invece vi rifiutate, beh... dovremmo fare a modo dell'Hydra, cioè uccidervi e prenderci la bambina>. Mia madre era spaventatissima, mi strinse fortissimo a , io non capivo che stava succedendo, volevo soltanto capire cosa volevano quei uomini. Solo in quel momento vidi nelle loro tute un disegno strano, il disegno era tutto rosso, e non si capiva cosa era rappresentato.
<Quindi? Che volete fare?> disse l'uomo che parlava russo, <sai...noi non ti daremo nostra figlia, preferiamo morire per proteggere nostra figlia invece di darvela> mio padre disse arrabbiato, sempre con la pistola in mano la puntò su quell'uomo, l'uomo guardò prima mio padre poi mia madre e poi me, e disse <ohhhh, a quanto pare avete fatto la scelta sbagliata cari miei>, l'uomo alzò il fucile e lo puntò verso mio padre, mio padre premo il grilletto e sparò verso l'uomo, egli sparò vari colpi, ma non servì a nulla, lui aveva una tuta antiproiettile, l'uomo fece un sorriso maligno e urlò <HAIL HYDRA> e sparò vari proiettili verso mio padre, mia madre urlò terrorizzata <NOOOOOOOOOO ANDRIY, BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA>, l'uomo disse con tono incazzato <SENTI NATALIA SE NON VUOI FARE LA FINE DI TUO MARITO DAMMI TUA FIGLIA!>, mia madre aveva gli occhi pieni di lacrime, io ero rimasta scioccata dell'accaduto, <p-p-papà? M-m-mamma che è successo a papà?> parlai in italiano con mia madre, mia madre mi rispose in ucraino come sempre e mi disse <tesoro andrà tutto bene, Marichka ricordati, io ti vorrò sempre bene, se questa dovesse essere l'ultima volta che ci vediamo vorrei che tu ti ricordassi una cosa, io starò sempre con te, qui dentro>, mentre mi parlava si abbassò e puntò la parte dove stava il cuore e poi mi disse in italiano <ricordati una cosa importante, tu sei speciale, devi mantenere il nome della nostra famiglia, un giorno, quando crescerai, capirai, ma per ora, l'unica cosa che devi fare è...SCAPPA MARIA> appena mia madre urlò di scappare l'uomo sparò a brucia pelo mia madre e disse la stessa fare che disse quando sparò mio padre. Il problema che cercai di scappare r andare verso l'uscita che sta nel retro, ma quando sparò mia madre il mio istinto mi disse di tornare, tornai e iniziai a piangere e urlare, l'uomo che uccise mia madre mi prese per un braccio, ma io lo ripensi con una strana barriera, all'improvviso mentre piangevo una parriera bianca mi avvolse e poi "esplose" (come nella GIF, per farvi capire meglio).

Quando quell'energia/barriera "esplose" tutte le persone che erano in quella casa morirono, sparirono, cosi all'improvviso, nel mio corpo sentii una strana energia che mi attraversava, quando ci quest'esplosione, uscirono altri uomini che stavano ...

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Quando quell'energia/barriera "esplose" tutte le persone che erano in quella casa morirono, sparirono, cosi all'improvviso, nel mio corpo sentii una strana energia che mi attraversava, quando ci quest'esplosione, uscirono altri uomini che stavano fuori entrarono, io invece me ne stavo per terra a piangere, non riuscivo a capire che mi stava succedendo ero spaventata ma allo stesso tempo tristissima, i miei genitori erano morti. Quando entrarono gli altri uomini, mi presero io urlai di lasciarmi ma loro mi presero e mi portarono via, quello era uno dei giorni peggiori della mia vita.

Fine flashback

Mentre pensavo a tutto iniziai a piangere, non riuscivo a non pensare a loro...
Appena finii di cenare andai verso il violino, e decisi di suonare qualcosa...
Dopo aver suonato mi recai verso camera mia presi il pigiama e andai in bagno mi lavai e tornai in camera mi misi a letto, poi decisi di accendere la tv e guardai la prima cosa che caputava. Dopo 30 minuti decisi di spegenre il televisore e di andare a dormire.

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