Capitolo 2

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1 settimana dopo
È sabato il giorno del concerto, quella mattina mi sono svegliata verso le 10 di mattina, essendo sabato e il concerto è verso le 9 di sera, avevo una giornata intera per rilassarmi e di ripassare il tutto.
Appena mi svegliai mi diressi verso la cucina, mi preparai dei pancake con la crema di gianduia sopra (dato che la Nutella nasce nel 1964 e noi siamo nel '63 ahaha quindi non esisteva ancora), poi mi preparai una bella tazza di caffè, portai il tutto verso la mia piccola sala da pranzo e mi misi a fare colazione, bel mentre che mangiavo accesi la TV, l'unica cosa interessante in TV erano le notizie, che stavano parlando di roba sull'URSS, ma sinceramente non me me importava molto, odiavo a morte i russi, sopratutto l'Hydra sovietica. Sappiamo tutti che dopo la morte del teschio rosso alcune persone che facevano parte dell'Hydra scappavano, e molti di questo andarono nell' Unione Sovietica per formare piccoli clan dell'Hydra, per continuare a fare il loro pazzi esperimenti sui mutanti e sul siero del super soldato.
(Voglio ricordare che questa storia è un unione sui due mondi Marvel)

Appena fini di mangiare, spensi il televisore che tanto non stavo ascoltando, perché ero concetrata al mio bellissimo cibo, e portai tutto in cucina, lavai i piatti e salii al piano di sopra, rifeci il letto e poi andai a cambiarmi, mi misi dei vestiti comodi per stare in casa, presi una maglia gialla e un pantalone sportivo nero. Decisi di mettermi a leggere un po' il libro di Agatha Christie 'c'è un cadavere in biblioteca'.

Qualche ora dopo...

Iniziai a sentire il mio pancino brontolare, capii che era ora di pranzo, guardai l'orologio, e mi confermai che erano le 13, SONO STATA 3 DANNATE ORE A LEGGERE, O MIO DIO, ecco perché mi mancava solo un capitolo e avrei finito il libro. Posai il libro sul tavolino del salotto e mi diresdi verso la cucina, usai i miei poteri per mettere l'acqua a bollire nella pentola, nel mentre io stavo vedendo che cucinare, vidi il riso che mi chiamava, diceva 'Scegli meee scegli meee la pasta l'hai già cucinata ieriii', così decisi di preparare il riso, aprii il frigo, trovai del salmone e vidi la panna da cucina, così pensai se fare il riso col salmone, l'idea mi piaceva, ci avrei messo una mezz'oretta, ma vabbè.
Appena l'acqua fini di bollire, misi dentro la pentola il riso, e sulla scodella stavo preparando il sugo con il salmone.

30 minuti dopo

Il riso è pronto, ora devo mescolare il riso con il sugo e poi si mangia yeee.
La gente dice che i soldi portano felicità, per me invece è il cibo a portare felicità ahaha.
Misi il riso al salmone dentro un piatto, taglia un pezzo di pane, e con i miei poteri portai piano piano tutto verso la sala da pranzo, mi sedetti e iniziai a mangiare. Finì tutto in poco tempo, e portai i piatti in cucina per lavarli. Essendo sabato dovrei rilassarmi e non fare un cabbetto, ma io genio non posso, dato che ho un dannato di concerto oggi alle 9 PM, e quindi ho solo 8 ore, in queste 8 ore potrei andare un po' al parco ma non mi va, potrei uscire a fare la spesa e comprare qualcosa, perché mi ricordai che il frigo in prevalenza era mezzo vuoto, e come dico io, NON C'È MAI NIENTE DA MANGIARE.

Mi misi una felpa sopra e delle scarpe da ginnastica, non mi andava di cambiarmi completamente, e uscii di casa, feci il percorso per andare veso il supermercato più vicino a casa e comprai ciò che miseria, per poi tornare a casa.

Qualche ora dopo
Sono le 6PM

Finii di studiare in orario prestabilito dal mio bellissimo cervellino, ora devo andare a ripassare le battute del concerto. Mi diressi verso il pianoforte, dove sopra era poggiato il violino, tirai fuori gli spartiti dell'orchestra, e mi misi a suonare.

Per un'ora intera ho suonato, dovevo saper tutto per bene, essendo il primo leggio, dovevo essere PERFETTA, i professori se ne accorno molto facilmente se faccio un errore, loro sanno che io sono una degli studenti più bravi, eppoi se volevo diventare una musicista di fama nazionale, dovevo uscire dal conservatorio a pieni voti, sia in teoria che pratica, io ci tenevo al mio futuro.

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