Il lunedì alle 6 di mattina
La sveglia suonò, come sempre precisa, purtroppo mi dovetti alzare dato che oggi devo andare al conservatorio e partire con Charles e Erik verso il laboratorio della CIA, anche se non mi hanno detto a che ora partire, forse partiremo di pomeriggio, chissà.
Scesi dal letto, usai I miei poteri per rifare il letto, in pratica grazie all'energia riesco a far fluttuare le cose a mio piacimento, in pratica posso ritenere questa parte dei poteri come telecinetica.
Dopo aver rifatto il letto, usando sempre i miei poteri, con la mano sinistra, mi misi alla ricerca dei vestiti che mi sarei messa oggi, poi con l'altra mano usai sempre il mio potere per preparare la borsa con le poche cose che porto a scuola, ormai sono pratica a usare il mio potere "telecinetico", ma gli altri miei poteri, sempre manipolati dall'energia, preferirei non usarli, sono diciamo...incontrollabili.Dopo essermi cambiata e aver fatto colazione in 30 minuti, decisi di usare i restanti 30 per preparare la valigia per andare verso il laboratorio della CIA, decisi di portarmi poche cose, diciamo il necessario.
Uscii di casa verso 7, e iniziai ad andare verso la fermata dell'autobus, rimasi lì ad aspettare l'autobus per 10 minuti, appena arrivò salii e andai verso il conservatorio, il viaggio in autobus dura circa 20 minuti, per le 7.30 dovrei esser già lì.
Arrivata a scuola, andai verso la mia classe, entrai e mi sedetti al mio solito posto, eravamo quasi tutti, mancavano alcune persone, che arrivarono 10 minuti dopo.
Appena entrò il professore, egli ci fece un annuncio importante, che diceva che la scuola sarebbe stata chiusa per il resto del mese, quindi ci saremmo rivisti direttamente dopo 3 settimane circa dopo. Capii che era sicuramente stata opera del telepate, mi sfuggì un lieve sorriso.
Dopo l'annuncio, il professore iniziò la lezione, che sarebbe stata l'ultima del mese, dato che ci saremmo rivisti dopo 3 settimane.Piccola nota da me, la giornata al conservatorio ve la lascio alla vostra immaginazione, così salto e vado direttamente a quando arriva a casa.
Stavo camminando per andare verso casa, dove davanti essa c'era un auto, da lì uscii Charles, ma l'amico suo non c'era, ma vabbè.
-Heii Charles, che ci fai qui?- domandai, solo alla fine realizzai che la domanda che feci era stupida, wow fantastico, adesso lui penserà che sono stupida.
-Ahahah non preoccuparti non penserò mai che sei stupida, comunque il motivo lo sai benissimo- mi rispose il telepate.
-C-charles, potresti per favore non leggere la mia mente? Sai per privacy ahaha, scusa...
-Non preoccuparti, avvolte mi viene spontaneo leggere nella mente degli altri, ma se non vuoi la smetto.
-Grazie... comunque su entra, prendo le mie cose e andiamo.
-okk
-comunque io pensavo che non saresti venuto tu a prendermi, pensavo che sarei dovuta io venire lì, ed in più, Erik dov'è?
-oh vedi anch'io prima pensavo così, però non mi sembrava carino lasciare andare una ragazza come te andare verso una zona militare, non ti avrebbero fatta passare se non venivi accompagnata da me o almeno da qualcuno che almeno lavora nella CIA. Apparte questo, Erik non è venuto perché era andato a prendere un'altra ragazza, anche lei mutante.
-ahh capitoo. Charles tu mi avevi detto che tu ed Erik stavate cercando dei giovani mutanti, ecco si, in quanti saremo?
-oh beh più te sarete in 5
- ah okk
-Charles io vado su a prendere la valigia, torno tra un attimo.
Lasciai la custodia con il violino all'entrata insieme al telepate, per poi sfiondarmi al piano di sopra.
Scesi con la valigia che portavo usando i miei poteri, cosi per me era più leggera.
Appena arrivai davanti a Charles posai la valigia per terra in piedi, e presi il violino, poi Charles si offrì di portare lui la valigia, uscimmo di casa, chiusi la porta a chiave e andammo verso l'auto, Charles mise la valigia nel porta bagagli, nel mentre io mi sedetti davanti vicino all'autista, poi arrivò anche Charles che si mise al volante, attivo la macchina e partimmo.
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Energy is my life
FanfictionMe ne stavo seduta su una panchina a ripassare la canzone che stavo scrivendo, avevo il violino accanto a me, lo tenevo come se fosse la mia vita, e si...il violino, il pianoforte, la musica sono la mia vita, senza di loro adesso il mondo non esiste...