Capitolo 8 Tom

21 3 0
                                    

Il sole mi scaldava il viso, sapevo che era ora di alzarsi. Sentì Willow abbaiare, aprì gli occhi, guardai lei accanto a me con il viso sereno sul mio petto.

Presi il cellulare... "Merda". Si svegliò mi guardò negli occhi. "Siamo in ritardo" le sussurrai. Lei si alzò di botto coprendosi il più possibile e rivestendosi, io feci lo stesso, raggiunsi Willow, le diedi da mangiare e scappammo il più velocemente possibile.

Nella "calma" del tragitto non mi tolse gli occhi di dosso, cambiai marcia e le misi la mano tra le sue cosce perfette, lei inarcò la schiena, si sistemò di nuovo sul sedile e si morse il labbro. Dovevo indossare dei pantaloni più larghi per stare vicino a lei.

Finalmente parlò: "Non so fino a quanto potrò resistere oggi lontano da te, sbrigati". Sorrisi. "Troveremo un modo", risposi parcheggiando. Scesi dalla macchina e le aprì la portiera, le porsi la mano e richiusi la portiera. Facendole fare una giravolta le avvolsi i fianchi e la feci finire su di me, gemendo mi baciò. Ci dovemmo separare, io andai nel mio camerino e lei andò a parlare con il responsabile del set. Sperai che quella giornata finisse presto per riaverla di nuovo per me. Le feci l'occhiolino e andai sul set lei si morse il labbro inferiore portando gli occhi al cielo.

Non le avevo detto ancora ti amo ma i nostri occhi si erano giurati eterno amore.

Love and Sex || How i met Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora