Se esisteva un modo qualsiasi per espiare i miei peccati, aiutare i vendicatori, in qualche misura, doveva pur contare...Entrammo all'interno della sala.
Iniziai la mia farsa. Non respirai per contenere la sete e per non sentire il loro odore, ma mossi comunque le spalle per non dare nell'occhio. Battei regolarmente le palpebre come facevano gli umani e mi mossi ogni tanto, loro non stavano mai immobili, noi vampiri invece con la trasformazione perdevamo ogni singola relazione con l'umanità che avevamo nella vita precedente.
La sala riunioni era vasta e si affacciava al bosco dinnanzi all'edificio. Attorno al tavolo erano presenti i Vendicatori.
Mi feci coraggio e avanzai, otto paia di occhi si fissarono sulla mia figura.
Il flusso di pensieri dei presenti mi tartassò le orecchie, cercai il più possibile di non ascoltarle, mi concentrai su qualsiasi cosa pur di lasciarli lontani dalla mia testa.Avevo paura di sapere cosa pensavano di me, solitamente gli uomini provavano un enorme desiderio carnale, bramavano il mio corpo reso perfetto dalla trasformazione, e venivano incantati dai miei occhi insoliti.
I bordi delle mie iridi erano neri come la pece, l'iride in sé era dorata e andava a sfumarsi con delle pagliuzze cremisi attorno alle pupille nere. Ogni cosa nel mio corpo era fatta per attirare la preda, persino il mio odore, l'odore della mia pelle contaminata dal veleno li attirava, il suono della mia voce li incantava. Ma i miei occhi... quelli li portava dritti nel baratro.La voce di Fury distolse l'attenzione dei vendicatori dalla mia figura riportandoli bruscamente alla realtà raccapricciante in cui destavano.
Riuniti per sconfiggere un'esercito di non morti.-Bene... Stark vi ha informato della minaccia che grava su di noi. C'è stata una vasta rete di sparizioni negli ultimi quindici giorni, e stragi in diversi punti degli stati uniti più concentrati nel sud, ma si stanno avvicinando a noi. Il nemico è veloce e potente.- fece una pausa e si girò a guardarmi.
-Non hanno bisogno di riprendere fiato, ma soprattutto non hanno nulla da perdere ne hanno sentimenti.-
Non hanno sentimenti.
Queste parole mi echeggiarono nella mente e mi sommersero negli abissi oscuri della mia mente.I sentimenti purtroppo e per fortuna c'erano, non sarei stata li altrimenti, non avrei buona parte dei miei problemi.
A quel concerto di battiti e pensieri preoccupati se ne aggiunse un altro, notai le otto teste scattare in direzione della porta ma non mi voltai, continuai a fissare il vuoto davanti a me senza degnare nessuno di un solo sguardo.
Mi accigliai, c'erano dieci umani in quella stanza, dieci battiti, dieci respiri ma solo nove voci, nove flussi di pensieri.Sentii gelosia nell'aria, odio, fastidio, tutti rivolti all'ombra bianca che mi teneva lontana dai suoi pensieri. Dalla sua direzione arrivava solo il silenzio.
Solo allora mi voltai, sulla soglia c'era un uomo, presente con il corpo ma perso in un qualche limbo infinito con la mente.
I suoi occhi incrociarono i miei, e qualcosa esplose nei nostri sguardi infrangendosi in mille tarli che si sgretolarono giungendo al suolo, tranne due frammenti.
Quei due si conficcarono nei nostri petti lacerando qualsiasi organo al loro passaggio.
Nei suoi occhi azzurri vidi quelli della piccola Selene.
Vidi una vita spezzata.
La purezza e l'innocenza nel suo sguardo mi fecero vacillare. Erano così simili, ma al contempo così diversi.I suoi occhi non erano come il cielo, erano così freddi che mi ricordarono un'iceberg, ne conosciamo la punta ma non ciò che si cela sotto gli abissi.
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Fairytale: The venom's oath
Science Fiction"Sarò tua in ogni sogno, In migliaia di vite, ma non in questa" E se il diavolo fosse reale? E se trovasse un luogo di pace e serenità dove possa lenire il suo dolore? Se ritrovasse la sua innocenza e la sua purezze negli occhi spezzati dal dolore...