Natasha si precipitò su di me mentre io caddi in ginocchio per il dolore. Se fossi riuscita a togliere la pallottola il dolore avrebbe smesso ma non riuscivo ad arrivarci. Ma nonostante tutto era abbastanza sopportabile, non fosse che arrivò a perforarmi un polmone, non riuscivo a respirare. Provai ad allungare la mano verso la ferita ma era troppo centrata e il proiettile troppo profondo.James si inginocchiò dietro di me vedendomi in difficoltà, strappò la divisa per esporre la ferita ma si contrasse nello stesso momento in cui alzò gli occhi sulla mia pelle. Wow non credevo di essere così ridotta male.
Sentii i suoi occhi indugiare su un punto indefinito della mia scapola destra, ma si riscosse con la stessa velocità tanto da farmi credere di essermi immaginata tutto.
Tony era ancora sotto shock per le parole che si è fatto sfuggire Steve e cercava di trovare un senso all'accaduto.
-Toglilo.- dissi senza fiato. Lui mi tirò a pancia in giù sulle sue cosce muscolose con una facilità impressionante.
-Ne sei sicura?- disse accarezzandomi la pelle della schiena nuda. Io annuii incapace di parlare e le sue dita metalliche si insinuarono dentro la ferita. Strinsi la sua coscia per contenere il dolore ma ci misi troppa forza, lui trattenne un gemito per il dolore.
-Natasha non ci arrivo, devi farlo tu.- disse con una calma disumana.
-Ci penso io.- poi sentii le sue dita uscire dalla ferita e altre dita più sottili e piccole entrare dentro di essa con facilità. Afferrò il proiettile e lo estrasse con cautela, e quando fu fuori da me tornai a respirare.
Sentii le ferite rimarginarsi mentre respiravo con affanno. Mi rimisi in ginocchio con la schiena scoperta e nessuna cicatrice a macchiarmi la pelle marmorea.
-Intendevo questo quando dicevo che è difficile ucciderci.- dissi con affanno, Natasha e Bucky mi guardarono con occhi avidi di risposte. Mi accorsi della stretta sulla coscia destra di Bucky, ritirai di scatto la mano e mi allontanai da lui, come avesse preso fuoco.
-Ho passato tutta la vita a cercare di morire, e diciamo che dura già da un bel po' è per questo che lo so.- dissi, respirai lentamente mentre le ferite interne si rimarginavano e quando sentì il dolore svanire completamente mi alzai ponendo maggiore distanza tra me e i vendicatori, tra me e Bucky.
Fulminai Steve con lo sguardo -Non vi dovete preoccupare, non oserei fare del male a nessuno di voi, sono qui per Nick, è stato lui a trovarmi.- mi sentii di dover sottolineare.
-E per la cronaca, Steve, non frega un cazzo a nessuno chi siete o che poteri o gingilli avete. Per loro siete solo un pasto come un altro, e credimi, niente li dividerà dall'arrivare alle vostre carotidi, a meno che non vi fidiate di me. Sono la vostra unica speranza.- Steve battè le palpebre come fosse appena rinvenuto da un sogno, durò un secondo, nessuno si accorse di quel minuscolo cambiamento nei suoi pensieri.
-Quella cometa, non è la seconda, ma la terza.- Dissi indicandola.
-Ho provato ad annegarmi, ma dopo una settimana sott'acqua imparai a respirare.- avevano tutti gli occhi sbarrati dall'orrore. Perchè non si rendevano conto della stranezza del loro amico?
Passai in rassegna ad ogni espressione nei loro volti. -Io...- non riuscivo nemmeno a pronunciare quelle parole.
-Io sono un'originale.- vidi brividi e udii pensieri terrificati.
-Se avessi voluto uccidervi lo sareste già, la nostra missione è diventata ancora più difficile, quella cometa indica la creazione di un nuovo originale, gli originali sono immortali, non possiamo morire, non sarà una pallottola a liberarci da questo tormento, ne una freccia, ne tantomeno un fulmine.- li guardai uno ad uno.
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Fairytale: The venom's oath
Fiksi Ilmiah"Sarò tua in ogni sogno, In migliaia di vite, ma non in questa" E se il diavolo fosse reale? E se trovasse un luogo di pace e serenità dove possa lenire il suo dolore? Se ritrovasse la sua innocenza e la sua purezze negli occhi spezzati dal dolore...