Capitolo 7: Ingredienti per un amicizia!

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Molto presto avrei scoperto cosa realmente fa girare il mondo e che la corda su cui cercavo il mio equilibrio ormai era tutta sfilacciata e non avrebbe più retto il mio peso.
Presto avrei dovuto trovare un altro aggancio, un altro appiglio, avrei dovuto riprendere il filo della mia storia che più che una favola sembrava una fiaba.
Cosa distingue esattamente una favola da una fiaba vi starete chiedendo.
In realtà è molto semplice, ma la linea che le separa è davvero sottile, fin troppo e il confine tra le due viene spesso varcato.
Le favole raccontano di principesse frustrate in un mondo che non le appartiene nel quale sono solo oggetti di chi le sfrutta ma per loro c’è sempre un lieto fine, un principe che le salva, ma si può davvero descrivere come un lieto fine questo?
Le principesse vengono semplicemente liberate dalla posizione di schiave per poi trasformarsi in altre schiave, schiave del proprio destino, sposare un principe per trovare la libertà.
L’infelicità permanente, sono schiava ma senza un principe azzurro.
Le fiabe invece hanno una morale, insegnano ai bambini a costruire il proprio futuro emotivo e sociale, la favola di Biancaneve insegna ad essere responsabili, ad accudire i sette nani come fossero figli suoi eppure lei è intrappolata in questa visione, cosa succederebbe se non lo facesse?
La strega ucciderebbe tutti loro?
Ci sarebbero conseguenze tremende.
Ecco, la mia vita è come una fiaba raccontata male nella quale la protagonista, cioè la sottoscritta, subisce le conseguenze di voler uscire dagli schemi, rinunciando al principe azzurro e alle responsabilità alle quali dovrei normalmente aderire.

Il mio telefono vibra e sia io che Selena prendiamo il nostro.
«Dove scendete?» Nicol scrive sul gruppo.
«Dove scendiamo?» mi chiede Selena.
La guardo e scuoto la testa imbronciando le labbra per dire “non lo so”.
«Malì dove scendiamo?» si rivolge Selena a Malia.
«È uguale.» risponde lei togliendosi l’unica cuffietta che ha.
«Devo avvisare Nicol.» Selena.
«Chiedi lei dove si trova.» Malia.
Siamo al bar pace ormai e dobbiamo scegliere veloce.
«Dove sei?» Selena scrive sul gruppo.
«A casa, mo devo scendere.» Nicol.
«Dove abita?» mi chiede Selena guardandomi.
«Vicino la stazione.» rispondo.
«Allora scendiamo al bar impero e la facciamo venire là.» conclude Malia.
«Vieni al bar impero.» scrive Selena.
«Cinque minuti e arrivo.» Nicol.
Fermata dopo fermata siamo sempre più vicini a quella finale che è la nostra.
«Dove scendiamo raga?» chiede Clarissa e io e Selena ridiamo.
«Abbiamo appena detto al bar impero.» ribadisco.
«Ops, scusate non avevo sentito.» Clarissa si copre la faccia mentre ride.

Tutte scendiamo al pullman e ci guardiamo l’un l’altra come se stessimo per progettare la prossima mossa.
Clarissa e Malia sono poco più basse di me e Selena.
«È strano venire a Manfredonia e non dover andare a scuola.» scherzo io.
Tutte ridiamo.
«Hai ragione.» afferma Malia.
Di Nicol nessuna traccia e tutte la stiamo aspettando.
Guardo la schermata del telefono per sapere lorario; 17:35 pm.
Nicol spunta da dietro i cespugli cercando di spaventare tutte ma senza alcun risultato.
«Bhu!» esclama lei a voce alta.
«Ben arrivata.» scherzo io.
«Piacere Nicol.» dice lei gettando la mano in avanti.
Selena è la prima ad affermare la mano e a presentarsi, seguita da Malia e Clarissa che la imitano.
«Allora dove andiamo?» chiede Nicol.
«Sei tu quella di Manfredonia.» rispondo scherzando.
«Dipende da cosa vogliamo prendere.» si difende subito lei.
Guardo le altre e tutte ci buttiamo una sguardo di indecisione.
«Facciamoci un giro per il corso intanto e poi vediamo.» dice Malia salvando la situazione.
È strano come perfette sconosciute siano ora entrate in sintonia l’una con l’altra.

Come nasce esattamente un amicizia?
Nessuno lo sa eppure tutti sono capaci di istaurarne una, anche la persona meno aperta del mondo.
Quali sono esattamente gli ingredienti per formare un amicizia?
È soprattutto quanta quantità di quest’ultimi serve perché sia impeccabile?
Tutti sanno fare una torta e mescolare tra loro gli ingredienti ma le porzioni sono calcolate ed esiste un ricettario sul quale annotarle per non dimenticare, ma esiste anche un libro che spiega esattamente cosa ci vuole per formare un amico/a?
Supponiamo che esista, voi come lo immaginare ste?
Io cosi:
-Tanta lealtà;
-Un pizzico di fiducia che man man cresce con il tempo;
-300 grammi di cura del proprio amico;
-Tre cucchiai di rispetto;
Ma soprattutto, in cima alla lista come ingrediente fondamentale perché l’impasto sia perfetto serve un sacco intero di complicità.
La complicità rappresenta le azioni svolte dall’uno che vengono supportate anche dall’altro, non sentirsi mai sbagliato o fuori luogo, sentire sempre la fiducia dell’altro sulle spalle.
È questo che ci vuole per avere un amico/a.
Quasi dimenticavo, servono due ciotole per rendere possibile ciò, per avere un buon amico bisogna essere un buon amico.

Camminiamo per il corso osservando ogni vetrina possibile in cerca di qualcosa che rispecchi esattamente Sharon per quello che è: speciale.
«Da quanto conoscete Sharon?» Chiedo guardando le altre.
«Da un anno più o meno, c’è l’ha fatta conoscere Daiana.» risponde Selena.
«Daiana è mia cugina.» aggiunge subito Malia.
«Precisina.» le dice Clarissa scherzando, al che Malia risponde con strani versi emessi dalla bocca in segno di disapprovazione.
«Tu?» chiede Selena.
«Da molto, io scendo sempre a Mattinata perché ho mia zia là e quando esco con Sheila c’è anche lei.»
Guardo Nicol scontrosa per aver risposto al posto mio, lei non sa da quanto tempo conosco Sharon.
«Ci sono cresciuta insieme praticamente.» aggiungo soddisfatta.
«Ofee.» esclama Malia con aria dolce.

Entriamo nel primo negozio di borse sul quale ci cade l’occhio.
Una borsa cattura la mia attenzione; mi avvicino a la guardo meglio, è bianca e rosa con la cerniera dorata.
Guardo il prezzo e rimango scioccata per il prezzo così alto: “130€” di borsa.
Chi può vendere una borsa a tale prezzo?
Do una veloce occhiata anche al prezzo delle altre borse e capisco che tutte hanno un valore simile e non possiamo permettermelo.
«Andiamo via.» raduno le ragazze.
«Perché?» chiede Clarissa.
«Costano tantissimo queste borse.» rispondo seccata, ma il mio tono di voce dev’essere più alto di quello che pensavo infatti capisco di aver fatto una pessima figura quando anche le altre scherzando me lo fanno notare.
Bella prima impressione…
«Sheila, ti sei sentita solo tu!» ride Nicol.
«Ops.» esclamo imbarazzata ma ancora non sapevo che quella sarebbe stata la prima di una lunga lista di brutte figure.

Il pomeriggio procede tranquillo mentre scrutiamo qualsiasi vetrina parlando del più e del meno.
Mi sto divertendo, devo ammetterlo.
«Raga guardate.» dice Malia indicando la vetrina di un negozio dopo averne oltrepassato almeno cinque o sei.
L’icona del negozio è grande e subito leggibile da lontano, “Particolari” ce scritto, proprio ciò che stiamo cercando.
Malia spinge la maniglia dell’ingresso ma il negozio sembra chiuso e c’è lo comunica.
«Cerco su internet l’orario di apertura.» affermo e così faccio.
«Strano, dice che dovrebbe essere già aperto.»
«Si sarà andata a prendere un caffè quella del negozio.» Clarissa è quella che parla meno.
«Aspettiamo e vediamo se apre.» suggerisce Malia e infatti dopo cinque minuti si presenta la proprietaria che si scusa per il ritardo.
Entriamo e ci guardiamo intorno.
Una borsa è mostrata in bella vista: è rosa adornata di brillantini, è perfetta.
Tutte concordiamo che quella sarà la borsa che lascerà Sharom a bocca aperta e chiediamo il conto: 42.50€ scontata, la commessa ci dice che siamo fortunate perché capitate nel periodo di saldi.
«Quanti soldi sono a testa?» chiede Clarissa mentre Malia fa il conto.
«Sono 8€ e 50 centesimi a testa.» risponde Malia.
«Come c’è li dividiamo? Io ho la dieci.» risponde Clarissa.
«Qual è il vostro budget ragazze?» chiede la proprietaria del negozio.
«50€.» rispondo.
«Allora insieme alla borsa potete abbinati un foulard, viene giusto 50€ tutto.»
«Sharon non usa foulard.» afferma Selena e tutte siamo d’accordo con lei.
«Un paio di orecchini?» ritenta allora la donna.
«Possiamo vederli?» chiedo curiosa.
Ci mostra una piccola vetrina dove sono appesi gli orecchini e i miei occhi cadono su un paio rosa glitterato che subito mostro alle altre.
«Questi per forza!» affermo con un sorriso enorme.
«Quelli vengono 12.50€, poi superate il budget.»
Faccio i conti per sapere di quanto.
«È solo un euro in più a testa, per voi va bene?» chiedo rivolgendomi alle ragazze.
Tutte rispondono di sì tranne Clarissa .
«Io ho solo la dieci.» dice.
«Li metto io allora, non preoccuparti.» dico facendo impacchettare tutto.
Il regalo è fatto finalmente.
Usciamo dal negozio e Nicol mi dice che deve andarsene.
18:50 pm:
Cosa faccio da sola tutto questo tempo?
«Posso restare con voi?» chiedo a alle altre e subito ricevo una risposta da Selena.
«Certo.» lo dice e sembra che le faccia anche piacere.
Oggi ho legato con Selena ma è solo l’inizio, la preda è un'altra.

{Se avete bisogno di un consiglio, di sfogarvi, o semplicemente di parlare, io sono qui! 💘}
Buona lettura! ❤️

Baci Rebelliousheart01! 😘

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