È proprio quando perdi le speranze che l'inevitabile accade, trovi ciò che stavi cercando nel posto più impensabile nel quale non cercheresti mai, è come se perdessi un tassello di puzzle e la frustrazione di non poterlo finire sale sempre più finché il costante desiderio di trovare quel pezzo mancante non ti assale diventando il tuo unico scopo e facendoti dimenticare di tutto il resto, saresti disposto anche a cercare nella spazzatura pur di trovarlo, senza guanti e non coprendoti il naso.
Metti a soqquadro la casa stessa, giri e rigiri per le stanze, controlli sotto il tavolo, controlli sotto le sedie, sotto i divani anche e allora pensi che sia stato aspirato via da tua madre e ciò ti portava a controllare anche il sacco dell'aspirapolvere ma mai pensi di cercare nei posti più normali nel quale possa stare.
Ormai sei confuso.Non trovi mai niente di ciò che desideri davvero a portata di mano che a un certo punto non controlli più nella tua mano ma continui a sbattere la testa contro un muro.
Quel pezzo di puzzle potrebbe anche essere nascosto semplicemente sotto la scatola che contiene tutto il puzzle ma non lo cerchi mai lì, pensi di averlo fatto perché risulta scontato ma non lo fai, eppure delle volte ciò che appare scontato invece è la cosa più semplice da fare.Basta complicarsi la vita, dovrei cercare di sistemarmela ma invece di guardare sotto la scatola io distruggo il puzzle così come distruggo la mia intera vita per un pezzo fuori posto.
Voglio avere il controllo ma chi cerca di avere il controllo su tutto prima o poi finirà per diventare matto, ma meglio matto che infelice.Camminiamo dirigendoci verso la piazzetta quando a un certo punto prendo una sbandata rischiando di cadere a causa della suola troppo alta delle mie scarpe.
Mi aggrappo a Clarissa che mi permette di riprendere l'equilibrio.
«Scusa.» le dico ma comunque non posso fare a meno di ridere per la scena appena avvenuta.
«Porto un po' io la busta prima che cadi.» Malia mi prende la busta dalle mani e continua a ridere.
«A me e che mi voglio mettere ste scarpe.» rido.
«Spero che non mi abbia visto nessuno.» aggiungo.
Clarissa ride coprendosi la faccia con la mano.
Stavo per conoscere a fondo quelle ragazze senza saperlo ma ciò sarebbe avvenuto presto.
Selena impacciata e permalosa ma socievole e aperta.
Clarissa timida ma dolce.
Malia con un cuore enorme ma anche con troppa fiducia nelle persone.
«Io non ne sarei certa.» ride Malia guardandosi intorno.
«Facciamo a turno per la busta.» aggiunge Malia guardando male Clarissa.
«Io non la porto.» ora capisco perché dopo che Clarissa risponde.
Il tempo passa così in fretta che quasi non mi accorgo di dover già tornare a Mattinata.19:50 pm:
«Dovremmo correre a prendere il pullman.» esclamo frettolosa.
«Tu non correre per favore.» Malia dice facendomi ridere.
Riusciamo a prendere il pullman e prendo la busta con me, inserisco le cuffiette e sparisco per un po' dal mondo reale immergendomi nel mondo dei miei pensieri.
Questa giornata è stata appena portata a termine eppure non sento il vuoto che spesso la riempie, sento che questa volta ad averla riempita sia stato il tempo passato con loro.
Rimuovo questa strana sensazione della mente e continuo a sentire la musica.
Prendo il telefono e digito un messaggio al mio ragazzo.
«Ci vediamo il villa.»
Chiudo di nuovo e aspetto il momento di scendere per abbracciarlo.
Saluto le altre che ricambiano e lascio loro la busta.27 Aprile 2019:
Sono le 00:00 precise quando pubblico su istagram un collage con le foto mie e di Sharon che avevo già preparato da tempo augurandole buon compleanno sia sul post che scrivendolo un messaggio in privato.
Delle volte è meglio non far sapere agli altri esattamente tutto, Sharon già sa il bene che provo per lei ma mi piace ricordarglielo di tanto in tanto.
Metto il telefono sotto carica e vado a dormire, domani sarà un grande giorno.Chiedo la giornata libera a lavoro impaziente che arrivi la sera per festeggiare il suo compleanno.
Mi sveglio felice sapendo ciò che mi attende la sera.
La mattina la scuola sembra non voler proprio passare.
Il telefono vibra facendo muovere tutto il banco ma ora non posso rispondere perché ho Diritto e la professoressa ha occhi dappertutto anche stando girata, mi confischerebbe il telefono.
Aspetto che la sua ora finisca prima di vedere chi è al messaggio.
"Compleanno Sharon!"
Ancora nessuna è uscita da quel gruppo, proviamo tutte piacere nel massaggiare tra di noi e ormai ho anche salvato tutti i numeri di telefono.
«Cosa vi mettete stasera?» Malia.
«Io un vestito lungo rosso con le rose.» risponde Diana con una faccina innamorata.
«Io non so proprio.» entra nel panico Selena e non è l'unica.
Cosa posso mettermi per andare ad un diciottesimo?
Ho tantissimi vestiti tra cui scegliere ma ho sempre la sensazione di non vestirmi adeguata, di non essere bella come le altre ragazze della mia età e non solo.
È l'insicurezza a far prigioniero l'uomo.
I messaggi nel gruppo continuano incessantemente mostrano l'ansia di tutte per stasera.Finita la scuola torno a casa, mangio e mi getto sul divano stanca della giornata scolastica appena passata. 17:30 pm:
Corro a prepararmi nonostante sia abbastanza presto.
Eyeliner, mascara, ombretto e rossetto.
Applico sui capelli il frisè e acconcio i due ciuffi avanti formando delle trecce che lego tra loro.
Ora è il momento dei vestiti.
Apro l'armadio e inizio a frugare.
Opto, dopo diversi tentativi, per una gonna nera con una cerniera laterale dorata e una maglia con fantasia floreali rosa e mi sento bella.È quasi ora.
L'invito dice di presentarsi alle 20:30 e non potrei essere più puntuale.
Indosso i tacchi a zeppa larga che mi ha regalato mia zia e una giacca nera aspettando che mio padre mi accompagni al ristorante.
Arrivo e non trovo assolutamente nessuno, sono la prima, mi sento come la bella del ballo che scende le scale ma questa volta inciampa.
Scrivo nel gruppo allarmata.
«Ragazze sto solo io!»
«Seria?» risponde subito Malia.
«Ofe.» Selena.
«Io passo a prendere Selena e veniamo.» mi consola Malia.
Mi guardo intorno in imbarazzo e i piedi già iniziano a farmi male.
Passano circe dieci minuti e finalmente vedo le altre arrivare: Malia indossa un vestito nero e beije, Selena uno nero con il sotto brillantinato e Clarissa una gonna nera con una maglia scollata a fantasia animale.
Nessuna traccia di Nicol.
«Mi sentivo davvero sola.» affermo ringraziando mentalmente le altre di essere arrivate.
Malia sorride.Il male ai piedi sta diventando così forte che chiamo più padre per farmi portare dei tacchi più bassi e per fortuna lo fa, non mi immagino di passare tutta la serata con questi.
Arrivano anche gli altri ospiti e l'ultima ad arrivare è Sharon, è sempre stata ritardataria ma non pensavo facesse tardi anche al suo compleanno.
Ha uno splendido abito a tutone turchese ed è davvero stupenda con i capelli così raccolti.
Al tavolo sono seduta tra Selena e Diana intente a farsi foto.
I piatti arrivano l'uno dopo l'altro con la distanza di mezz'ora o più e nel mentre usciamo fuori a farci foto anche lì.
Prendo Nicol per le spalle, mi tolgo i tacchi e tutte rimangono interdette dal mio gesto.
«Chi viene in spiaggia con me?» chiedo sorridendo.
Malia è la prima ad avviarsi con me mentre Clarissa si ferma lungo la discesa a causa dei tacchi che le impedivano di scendere.
«Adoro il mare.» affermo una volta arrivate giù.
«A chi lo dici.» continua Malia.Il tempo passa ed è come ritornare bambine, io rimasta incastrata sullo scivolo mentre Malia si gode l'altalena e Selena il dondolo.
Avevo appena trovato la mia complice ideale ma ancora non lo sapevo.{Se avete bisogno di un consiglio, di sfogarvi, o semplicemente di parlare, io sono qui! 💘}
Buona lettura! ❤️Baci Rebelliousheart01! 😘
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Una complice per amica!
Teen Fiction"L' amicizia vera non esiste" ripeto nella mia mente. "Tutti se ne vanno, e tu rimani sola in quella stanza che tanto odi" la voce nella mia testa non smette un attimo di parlare. Ho paura di andare in quella stanza, quella stanza tutta nera dove l'...