Introduzione: Questione di sopravvivenza!

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Nella vita ci sono dei momenti nei quali capisci l'importanza dell'amicizia guardando le altre persone felici con i loro rispettivi coetanei e pensi "chissà se anch'io un giorno proverò la stessa felicità con qualcuno" ma poi ti ricordi che sei solo perché nessuno è in grado di comprenderti e capisci anche che quello scenario di risate non è per te, non fa per te.
Tu hai il tuo mondo che è diverso da quello reale, è un mondo a sé nel quale hai impedito l'ingresso a chiunque al di fuori di te stesso eppure ogni tanto vorresti aprirla quella porta che ti collega ad altre persone, vorresti lanciare una corda dall'alto e urlare "Salite se ne avete il coraggio!" per vedere se effettivamente per qualcuno ne vali la pena, ma non lo fai, resti lì fermo con la tua corda che non lancerai mai, ma come puoi aspettarti che qualcuno costruisca una navicella per arrivare in un universo che neanche sa che esiste?
E allora ti arrendi.
Ti rannicchi giù sul pavimento fino a toccare il fondo e sprofondare ancora di più.
La tua unica salvezza, se così si può chiamare, è una stanza nera che odi ma nella quale trovi riparo da te stesso, ma se urli contro una montagna nevosa provochi solo una frana si sa, e io sto urlando in una stanza con le pareti che fanno eco contro di me.

Quando vieni continuamente derisa, quando vieni continuamente bullizata allora realizzi di dover reagire e dover diventare la stronza di turno per la sopravvivenza, la stronza impassibile contro la quale nessuno avrebbe mai il coraggio di mettersi contro e allora ti isoli ancora maggiormente per evitare i beffeggiamenti della gente che sbrano ormai non sfiorarti più ma quanto fanno male nessuno lo immagina se non sulla propria pelle e allora decidi di diventare tu la bulla cacciando fuori la parte più meschina di te stessa che neanche tu conoscevi.
Ma tutto cambia con il passare del tempo, tutto cambia quando vedi un arpione fare breccia nel tuo mondo e vedi anche una persona nuova esplorare le meraviglie che esso riserva e allora te ne stai lì nascosto in attesa che questo invasore vada via prima di doverlo cacciare tu con forza.

Un albero mette radici dove il terreno è più concimato ed è così per l'amicizia, tranne che per quell' amicizia.
Quest'amicizia decise di mettere radici nel posto più insolito e meno ospitale del pianeta, nel mio cuore.
E si sa, dove c'è un albero crescono anche i fiori e presto il mio sarebbe diventato un giardino.
Mai mi sarei aspettate di ritrovare in questo nuovo intruso un/a amico/a, un/a complice eppure eccola lì, ancora al mio fianco.
Andrebbe contro tutti per me e io andrei contro tutti per lei.
La mia stanza nera si stava sgretolando, ma non su di me, io ne sono fuori.

«Che facciamo stasera?» mi chiede Malia.
«Non ho molta voglia di uscire stasera.» le rispondo sperando che si arrenda ma conoscendola già so la risposta.
«La mia non era una domanda, era una minaccia con un punto interrogativo.» ecco la sua solita risposta.
Ormai siamo diventate le perfette complici che si minacciano a vicenda.
Alcuni potrebbero pensare in modo scherzoso ma io non ne sarei tanto sicura.
«Non usare le minacce con me.» la minaccio di conseguenza in tono scherzoso.
«Vengo a prenderti a casa tua.» ribadisce lei e quasi mi fa paura perché so che lo farebbe seriamente.
Mi arrendo e accetto il suo invito per la serata.

Ma ora siamo troppo avanti, aspettate di leggere l'inizio della storia per capire da dove è nata questa complicità.

{Se avete bisogno di un consiglio, di sfogarvi, o semplicemente di parlare, io sono qui! 💘}
Buona lettura! ❤️

Baci Rebelliousheart01! 😘

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