Sono in palpitante attesa da tutto il giorno, controllo l'orologio ogni due minuti sperando che le lancette si muovano più in fretta. Devo ammettere che non pensavo di essere una che si facesse tanto prendere da una scemenza simile. Insomma, chi voglio prendere in giro, probabilmente è solo uno scherzo della Parkinson per attirarmi in un luogo buio e tranquillo per poi lanciarmi qualche maledizione cercando di allontanarmi il più possibile da Draco, che non sarebbe neanche poi così male, visto che lui sembra gironzolarmi in torno come le mosche intorno alla m
lasciamo stare.
Comunque sia sono le otto e mezza, mi alzo di scatto dalla panca in sala grande senza accorgermi che non avevo mangiato quasi nulla perché l'ansia aveva creato una voragine nel mio stomaco, corro in camera e mi cambio.
Mi metto un paio di leggings neri, una maglietta attillata con sopra una felpa della nike e un paio di converse nere nuove di zecca, comprate da mamma prima del nuovo anno scolastico.
Mi incammino verso il lago con il cuore a mille e il tremolio alle gambe.Per un attimo pensai di tornare indietro completamente accecata che fosse tutto uno stupido scherzo
Quando poi vedo quello che si para davanti ai miei occhi, un miraggio, 'non è possibile' penso.
"Ciao Daphne" penso di star per svenire
"Ciao, Harry" la voce mi trema e penso proprio che si sia notato, che imbarazzo.
"Ho bisogno di parlare con te"
"In questi giorni sembra che tutti abbiano qualcosa da dirmi" esclamo ridacchiando, cercando in qualche modo di rendere la conversazione meno pensante, ma Harry non sembra divertito e vorrei sotterrarmi.
"Ho bisogno di stare lontani da tutti, sta circolando un assassino, un certo Sirius Black, ne avrai sentito parlare, per questo motivo non voglio che nessuno dei miei amici venga coinvolto in vicende pericolose, non vorrei che voi vi ritrovaste a soffrire, combattere o ferirvi per colpa mia, quindi per un po' vorrei che non parlassimo, l'ho già detto anche a Ron ed Hermione, spero capirai"
Oh no. Era un incubo, il peggiore, cioè mi aveva appena chiamata amica, ma non riuscivo ad essere al settimo cielo, il mio unico pensiero era 'non lo vedrò per un po'. Non sapevo cosa dire e avevo paura che la mia faccia lo facesse intuire un po' troppo, la tristezza e la gioia giocavano a fare a pugni nel mio cuore.
"Ma frequenterai le lezioni?" ottimo, distaccato ma efficace per sapere di che morte morire
"Si certo, ma fuori dall'orario di lezione non avrò contatti con nessuno, per evitare qualunque cosa"
"Capisco"avevo il cuore spezzato ed ero sul punto di piangere, ma non volevo farlo davanti a lui, rendendomi patetica e sciocca, avrebbe pensato di me cose sbagliate, così mi limitai a dispiacermi nel modo più pacato possibile e a congedarmi alla stessa velocità con cui il mio cuore batteva prima di vederlo.
Ero a pezzi.
"E se invece non volesse vedere me? domani sicuramente lo vedrò insieme a loro e mi si spezzerà il cuore" erano questi i pensieri che rimbombavano nella mia testa, come i tamburi alle partite di quidditch, corsi verso il dormitorio, desiderando di non aver mai accettato quell'invito, e finii per addormentarmi con le scarpe sul letto e il cuscino fradicio di lacrime.
La mattina dopo per mia fortuna era domenica e non avevo lezione, perché mi svegliai molto tardi, non so precisamente quando, so solo che scesa in sala comune, vidi Blaise che rideva insieme a Draco, in modo strano, molto contenuto.
"Che c'è di tanto divertente?"
"Tu dolcezza" mi rispose Blaise
Sono sempre più convinta che Blaise non sia del tutto etero, l'ho visto spesso tenersi per mano con un ragazzo serpeverde del secondo anno, non ricordo il nome, mentre giravano di nascosto intorno al castello di sera; anche se alla luce del giorno ha fatto spesso finta di avere relazioni con ragazzette più piccole stupide e probabilmente facili da ricattare a fargli tenere la bocca chiusa.
Molto spesso non riesco a dormire e mi ritrovo ad osservare il mondo che dorme fuori dalla finestra, ma non dirò nulla, si sa che le ricche famiglie simboliche dei serpeverde, certe cose non le accettano.Blaise non mi è mai stato molto simpatico, però vorrei che potesse essere felice senza nascondersi, sarò anche una stronza, però so essere empatica ogni tanto, più che altro comprensiva, la vita è difficile per tutti.
Dopo quella simpatica battuta di Blaise decisi di tornare in stanza e sistemarmi un po'
avevo voglia di un giro ad Hogsmade
"Draco vieni con me"
"Dove?"
"Hogsmade, ora!"
-------------------------ciao ragaaaaa, scusate l'assenza sono una cacca ma dovevo studiare troppo
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Tutto fa schifo: una storia di Hogwarts
Teen FictionLe segrete sono il mio luogo preferito non ci va mai nessuno, sono piene di vicoli e non rischio di essere vista