Manca solo un giorno al mio compleanno e voglio che sia tutto perfetto, nessuna distrazione, niente di niente, non voglio che quest'anno per colpa di quello che sta accadendo intorno a me, qualcuno possa rovinare il mio giorno speciale.
Ho già chiamato la pasticceria e domani via gufo arriveranno i miei pasticcini, sono al limite di peso portabile da un gufo normale, e come ogni anno ho dovuto pagare il doppio per la spedizione, ma ne vale la pena...
Oggi è stata una giornata tranquilla, monotona la definirei, poco produttiva la mattina, ma ho già fatto tutti i compiti della settimana per avere domani un giorno libero e spensierato. La malinconia mi fa sentire così male in certi momenti, ma in altri, cavolo se mi piace, sono simpatica infondo dai, o almeno lo è la personcina che parla nella mia testa.
Per fortuna il mio compleanno cade di sabato quest'anno, quindi non avrò neanche lezione, meglio di così.
È già sera, metto il pigiama che mi ha regalato mamma prima di partire e mi infilo le pantofole di pelo regalatemi da Tiffany, la mia amica babbana.
I suoi genitori la chiamarono così perché alla nascita aveva gli occhi di quel colore strano, l'azzurro Tiffany, e devo dire che averla avuta nella mia vita è stato come trovare un gioiello in mezzo a tanta ipocrisia; ci vediamo poco, ma quando succede, è come se il tempo non fosse passato mai.
Mi sveglio durante la "notte", rendendomi conto di essere andata a dormire alle nove e mezza,
Guardo l'orologio, ah ok erano solo le undici, mai andare a dormire tanto presto, ma sinceramente non ho nulla da fare, e gli amici continuano ad essere 0, confidavo almeno in Astoria, ma lei è molto popolare perché ex di Draco, quindi ha ben altro per la testa che pensare ad una sfigata come me.
Mi affaccio alla finestra, pensierosa e speranzosa che l'orologio si affretti a scoccare la mezzanotte: ho deciso che voglio farmi gli auguri subito, non aspettare fino a domattina.
Sento degli schiamazzi provenire da fuori, apro la finestra e una folata di vento gelido mi accarezza il viso, gelandomelo, ma dandomi anche uno strano senso di appagamento.
Sono due bambini del primo anno che sembrano discutere vivacemente, forse al limite della decenza, uno ha i capelli lunghi e scuri, come i miei, legati in un codino e l'altro, quello più alto, ha una testa di capelli biondo platino, mi ricorda un po' Draco.
Poi il biondino sbatte il bimbetto moro contro il muro e lui grida:
"LASCIAMI! Basta, lasciami!"
Mi pulsa la testa... quelle parole... la voce è dentro di me...
Lasciami, lasciami, lasciami... vedo, sogno, sembra così lucido e vero, sono io che lo urlo:
"Lasciami Harry!"
"Sciocca credo tu abbia sbagliato persona"
Ricordo le voci, il mio volto, le mie mani contro il muro, la schiena sul gelido sasso, un bacio, qualcosa, mi sfiora, un grido, urla, divincolamenti, strette, sguardi, intesa? Un profumo, menta, tabacco, deodorante, muschio? Biondo, capelli, qualcosa si intreccia alla mia mano, un altro bacio, sento dolori ovunque, un profumo...
"Basta voi due! O devo chiamare il preside?"
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beh non aggiungo altro...
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Tutto fa schifo: una storia di Hogwarts
Fiksi RemajaLe segrete sono il mio luogo preferito non ci va mai nessuno, sono piene di vicoli e non rischio di essere vista