Avete presente quel momento in cui siete in pace con voi stessi? Come quando dopo aver pianto lacrime amare decidete di calmarvi, soffiarvi il naso e i problemi sembrano del tutto svaniti?
Era come mi sentivo mentre trotterellavo verso il dormitorio, con le braccia talmente agitate da creare turbinio di vento e senza rendermene conto, andai a sbattere contro Draco
"Ciao! Stavo venendo da te"
"Oh beh ecco mi hanno lasciata andare prima, grandioso no?" Non so perché tutto ad un tratto la mia vita sembrava più colorata e veloce, quasi che dovessi inseguire il tempo
Parlavo a raffica senza pensare troppo a quello che stavo dicendo, ero troppo su di giri per pensare a quello che poteva essere successo con Draco domenica sera
"Vedo che ti sei ripresa alla grande" il suo tono non sembrava entusiasta quanto il mio, a differenza mia probabilmente stava ancora pensando ad altro...
"Già, stasera ci sarà una mega festa per il mio compleanno" anche io avevo cambiato tono, mi sembrava di essere eccessiva e tutto l'entusiasmo si era smorzato.
"Lo so me l'ha detto Hermione, come mi devo vestire?"
"Più elegante che mai" ammiccavo, sperando di ammorbidirlo.
"Sarà fatto peach" il suo tono dolce mi scaldò il cuore, forse alla fine andava tutto bene.
"Come mai questo nome?"
"Hai le guance color pesca, e quando ti parlo di solito mi fermo ad osservarle"
"Che bella cosa"
Stavo arrossendo? Ma no, è solo Draco, cioè, Malfoy, e a me piace Harry, sono solo grata che qualcuno noti le mie peculiarità. Solo grata.
"Anche mio nonno mi chiamava così"
"Era sicuramente un bravissimo uomo, per avere una nipote così"
"Si, hai ragione, mi manca molto..."
Continuavo a ricevere complimenti e mi appagava più di quanto avrei mai ammesso
mi sentivo molto apprezzata, era meglio di quella patetica lettera di scuse, che adesso mi sembrava soltanto una leccata di 'non si dice' da parte di Harry.
Tutto si era ribaltato ed ero più confusa di prima, che Harry fosse solo adrenalina per la partenza e Draco la verità in fondo al tunnel?
Ma che sto dicendo, mi sembrava di essere tornata al delirio di prima"Hei senti io vado a provare una cosa in camera" mi dileguai velocemente, non so per quanto ero stata zitta a pensare al nulla e mi sentivo a disagio.
"Ah ok va bene, ci si vede!"
"Ciaoo"
Mi diressi verso la mia camera dritta come un fuso, ero così impaziente di vedere che vestito avevano scelto per me, anche se adesso più che un piacere mi sembrava una scelta egoistica, come se al mio compleanno dovessero decidere gli altri al posto mio.
Tutto era diventato diverso intorno a me, che solo un piccolo complimento da amico mi abbia fatto uscire di testa? Saranno solo i farmaci...
Decisi di mettere da parte ogni tipo di rancore che stava ribollendo nel mio stomaco e di vedere le cose nel modo più positivo possibile, anche se stava diventando difficile, perché più ripensavo alle parole di Harry e più mi sembravano una presa in giro.
"Mah" feci ad alta voce, consapevole di essere sola.
Il vestito era impacchettato con un nastrino e appoggiato con delicatezza sul mio letto, sembrava volasse su una nuvola visto il massiccio piumone che faceva da armatura al mio letto verdognolo, che da tre anni era il mio luogo di riposo preferito, amavo il letto e il materasso, comodi e leggeri come piume.
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Tutto fa schifo: una storia di Hogwarts
Ficção AdolescenteLe segrete sono il mio luogo preferito non ci va mai nessuno, sono piene di vicoli e non rischio di essere vista