4 giorni dopo
É arrivato il giorno della partita, Juventus - Atalanta.
Siamo arrivati allo stadio da 10 minuti, lui è nello spogliatoio con gli altri, mentre io sono già seduta nei posti riservati. Con me c'è Alice Campello, stiamo parlando da un po' e devo ammettere che mi sta proprio simpatica, ha portato con sé i suoi figli Alessandro e Leonardo, sono dei bambini molto attivi e giocherelloni.
"Come si chiamerà invece lui?" chiedo indicando il pancione
"lo chiameremo Edoardo"
"Che bello" dico esaltata "lo avete scelto insieme?"
"no, in realtà l'ho obbligato a fargli piacere questo nome" dice facendomi ridere "ti va se ci scambiamo il numero? Così magari qualche volta possiamo uscire noi due" dice sorridendo
"si, è una bella idea"Ci scambiamo i numeri ed entrano i giocatori in campo per riscaldarsi, mancano 20 minuti alla partita. Sono già stata allo stadio, ci andavo spesso con papà, e poi anche con Aurora ci andiamo quando riusciamo. Quando gioca il Valencia io e mio padre guardiamo la partita insieme di solito, se non siamo insieme ci chiamiamo al fine tempo.
Ho un bel rapporto con la mia famiglia, le devo tutto davvero. Dopo chiamo mamma.La partita è iniziata da 20 minuti e hanno già fatto goal, dobbiamo muoverci oppure qua la perdiamo.
38º minuto goal di Alvaro. Io e Alice ci mettiamo ad urlare
"MI AMOR!" la sento
"SIAMO PARI, TIÉ" urlo invece io.
Diciamo che sono molto competitiva, e quando guardo il calcio lo divento ancora di più.fine primo tempo
io e Alice ci andiamo a prendere un caffè velocemente, prima che ricominci la partitia.
"ci rifaremo, ne sono sicura" dico
"anche io, nel secondo tempo li stracciamo" concorda lei. Nel frattempo che beviamo il caffè metto nelle storie una foto che ho fatto prima.@soleed
ci ho messo Formula di Labirinth per accompagnare.
Soddisfatta spengo il telefono ed il secondo tempo inizia.Al 60° minuto Dybala segna un bel punto per noi.
Tutto i bianconeri nello stadio esultano, io e Alice comprese. Arrangiamo un balletto imbarazzante, diciamo che siamo abbastanza competitive si.75° minuto, siamo pari. Iniziamo a pregare in tutte le lingue possibili. Siamo imbarazzanti e molto probabilmente ci stanno prendendo per pazze, ma non ce ne frega niente.
Iniziamo a prepararci ai supplementari, quando allo scoccare del 88° minuto Bernardeschi passa la palla a Fede che tira e segna. Il goal della vittoria.
Tutta la parte bianconera esulta, vedo tutto il gruppo che va ad esultare con fede, mentre lui cerca qualcuno sugli spalti. I nostri occhi s'incontrano, non mi spiego come, gli sorrido e gli mando bacini.
Lui mi fa un cuore con le mani e io mi tocco il petto, proprio sopra al mio cuore.Mi giro e Alice sclera come un'idiota, mi aggiungo anche io. La partita finisce e aspetto di poter rivedere il mio piccolo campione.
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Esco nel parcheggio e quando lo vedo gli salto addosso. Non se lo aspettava, ma mi prende al volo e mi fa girare. Ridiamo felici.
"l'ultimo goal, quello te l'ho dedicato. Il goal della vittoria alla mia persona preferita" mi dice poggiandomi a terra e baciandomi
"sei stato bravissimo, sono orgogliosa di te"
mi guarda negli occhi, sorride e mi bacia come non ha mai fatto, è un bacio dolce che racchiude tutto ciò che non si può dire a parole. Provo a trasmettere tutto ciò che provo per lui, tutto il mio amore.odiatemi, vi capirei. Però non ho avuto proprio nemmeno un po' di ispirazione in questi giorni. Mi sono obbligata a continuare ed è uscito questo capitolo, che di sicuro non è dei miei migliori. Farò del mio meglio lo prometto
A xx
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il regalo mio più grande // Federico Chiesa
Fiksi Penggemartesto, capitolo 1: "ora devo andare" dico sorridendo "ci si rivede Solidad" "ciao Federico Chiesa"