Capitolo 2. -Memorie ed Ombre-

41 2 4
                                    

(Pov prima persona Laila)

Il rumore dell'autobus non mi stava disturbando più di tanto, nemmeno le buche che prendeva ad essere sincera, quello è il mio ultimo pensiero a dir la verità... Il pensiero che ora mi stava angosciando in questo momento era il giorno in cui sarei dovuta andare a trovare i miei genitori al cimitero... E' da tantissimo tempo che non li andavo a trovare e forse era meglio così.

Purtroppo mi ricordo ben poco di loro, sono morti quando io avevo due anni e mezzo... mi ricordo solo qualche frammento di ricordo, ma non di più.Tutto quello che avevo era mio zio,e sono sempre stata grata di questo, era come se fosse un vero padre per me...

Mentre pensavo a tutte queste cose guardavo la strada, sia per non perdere d'occhio le fermate e sia per osservare il paesaggio autunnale che passava. Le colline sono tutte ricoperte di alberi di betulla e pini e l'erba verde satura di pioggia, questo scenario mi tranquillizza molto e attutisce il dolore che provo in viso, sul mio occhio.La mia cicatrice fa meno male ora grazie al freddo.

Emetto un leggero sospiro di sollievo mentre guardo fuori dal finestrino e mi massaggio le mani, ripensando a tutto quello che avrei dovuto fare oggi, test scolastici, studio e magari anche svagarmi un pò.

Anche se non sono quel tipo di persona che si svaga detto sinceramente...

Un ramo colpisce la mia finestra e questo mi riporta alla realtà, costringendomi a guardare fuori, vedendo il bosco accanto a me...Nulla di strano no?

<<Signorina!La sua ultima fermata è questa!Non posso proseguire oltre!>> la voce dell'autista mi fece brevemente sobbalzare.

<<Ma questa non è la fermata giusta!Non può essere questa l'ultima fermata!Siamo vicino al bosco!>> risposi io alzandomi dal sedile e avvicinandomi a lui,abbastanza arrabbiata.

<<Si, è l'ultima fermata per oggi.Non posso procedere oltre perché ci sono dei lavori in corso per questa linea!Deve scendere, camminare e prendere un altro autobus per arrivare là!La linea 6!>> rispose quest'ultimo con non curanza, estraendo una sigaretta dalla sua tasca <<Ti conviene sgambettare>>

Lo guardai con uno sguardo pungente, non potevo far altro se non quello.Sbuffando presi il mio zaino dal sedile e uscìì dal bus, saltando dal gradino e atterrando di punta sul marciapiede della fermata.

Rimasi leggermente sorpresa da questo, pensavo di aver dimenticato del tutto i passi di danza, non la facevo da un anno ormai.

Sentì dietro di me le porte dell'autonus chiudersi e successivamente il motore partire per poi sfrecciare verso la strada;si vedeva che quell'essere aveva fretta di lasciarmi qui.

<<Bhè, posso fare una passeggiata ora che ci sono, tanto sono in largo anticipo comunque, arriverò in orario ad ogni modo>> dissi fra me e me mentre iniziai a camminare verso il sentiero per il boscetto <<Ci vorranno 30 minuti per arrivare a scuola a piedi da qui... Meglio, posso prendermela con MOLTA calma...>>

E infatti così feci.

Camminai con calma all'interno di quel bosco di abeti scuro, osservando con calma ogni singola cosa, dalle foglie umide fino ai più piccoli degli insetti. L'aria era così pulita e c'era un silenzio assordante, proprio come piaceva a me, la calma più totale... E la solitudine.

Percorsi un bel pò di strada, e ci impiegai anche tanto, fino a quando un'idea non mi balenò nella testa.

<<Magari potrei fare una cosa visto che sono da sola...>>dissi fra me e me fermandomi sul posto,in una piccola radura illuminata dai deboli raggi del sole e coperta di muschio e tronchi <<...Magari potrei riprendere i miei vecchi passi>>

A king's Dream (  Grimm x Human)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora