Capitolo 7. -Conoscenza-

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Tenevo la mia attenzione e la mia vigilanza sempre molto alta mentre camminavamo per quella che Ghost aveva definito "Città delle lacrime", osservavo l'ambiente con occhi attenti e più osservavo più rimanevo ammaliata dalle grandi differenze del mio e del suo mondo.

Ci eravamo allontanati molto da quel posto orribile -Il Colosseo- e pian piano l'atmosfera e la vegetazione dell'ambiente circostante cambiava al passaggio.

Mentre camminavo qualche volta accarezzavo la testa di Icaro piano piano ,cercando di non fargli male con il mio nuovo paio di "mani" comprese di artigli. Ad ogni passo che facevo e ad ogni movimento del mio corpo sentivo un leggero scricchiolio del carapace che indossavo e talvolta rischiavo anche di scivolare a causa anche della scarsa presa che avevo ai piedi. Avevo indossato tutto quello che Ghost mi aveva dato della carcassa di quella che era una farfalla, busto, braccia, gambe, piedi e mani... Infatti mi sentivo parecchio scomoda e a disagio sapendo che stavo indossando un cadavere, ma non c'erano altre alternative per sopravvivere a quanto pare. Inoltre avevo abbandonato i miei Jeans, maglia e scarpe al Colosseo visto che non li potevo portare con me, essendo praticamente inutili. Gli unici indumenti che erano rimasti e che stavo tutt'ora indossando erano un paio di leggins neri e una maglia nera con maniche lunghe a collo alto...Insieme ad un paio di calze nere.

Insomma, tutto quello che avevo indosso al momento mi serviva soltanto per coprire i lembi di pelle che potevano vedersi fra le parti di congiunzione dei vari arti.

Di tanto in tanto notavo Ghost guardarsi dietro alle mie spalle, magari per assicurarsi che fosse tutto ok e che non fuggissi via con Icaro. Non mi sarei mai permessa di fare una cosa del genere... E ora che ci stavo pensando, lui prima mi aveva accusato di averlo rapito...

<<Ehm ehm...>> tossico leggermente per attirare l'attenzione di lui mentre camminavo.

Ghost continua a fare qualche passo e poi gira la sua testa per guardarmi. I suoi occhi erano completamente neri e vitrei, davano una strana sensazione. Sembravano completamente inespressivi, completamente vuoti.

<<... Non vuoi nemmeno rivolgermi la parola?>> chiedo con tono calmo, anche se in quest'ultimo c'era una punta di delusione o magari anche irritazione.

<<In realtà stavo aspettando che tu parlassi per prima, osservo molto prima di interagire>> risponde Ghost guardandomi e tirando fuori la sua lama <<Inoltre sto facendo molta attenzione all'ambiente circostante, non hai idea di quanti pericoli si aggirano in questo posto.>>

Mi limito ad osservarlo nel mentre che continuavo a camminare, cercando anche di non svegliare Icaro che dormiva tranquillo sulla mia spalla.

<<Per "pericoli" intendi quei "cosi " che abbiamo visto nell'arena?>> rispondo mentre facevo qualche grattino sulla testa di Icaro.

<<Sei qui da pochi secondi e già ci declassi a "cosi"? Siamo esseri viventi proprio come te no? Con una volontà e intelletto.>> risponde Ghost tagliando una pianta rinsecchita con la lama e mi fa cenno di seguirlo.

<<Ho detto così perchè non so come definirvi... Non ho mai visto nulla di quello che ho visto oggi in tutta la mia vita e perdonami se ti ho offeso.>> rispondo mentre oltrepassavo la pianta e appoggiavo i piedi sui sassi innevati <<Ma penso che anche tu nella mia posizione non avresti agito o parlato diversamente... Hai mai visto un essere come me prima d'ora?>>

Sbatto leggermente le palpebre e vedo che Ghost era sparito dalla mia visuale, non lo vedevo più e infatti mi stava salendo leggermente il panico. Finchè non sento la sua vocina provenire dall'alto, sopra una parete di pietra con edera secca.

A king's Dream (  Grimm x Human)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora