1- il cuore delle montagna

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Il cuore della montagna

Era la ragazza più bella che io avessi mai visto.

Certo era un po’ strana, buffa e pazza a tratti, ma in lei brillava una luce particolare; adesso capivo perché erano stati tutti conquistati da lei, altro che dolci..!!

6 anni prima…

George

Sul treno vidi una ragazza estremamente triste, sola, con uno zaino, gli scarponcini slacciati, gli occhiali da vista abbassati sul naso in compagnia di una pigna di libri. Mi chiesi cosa potesse essere successo a una ragazza così giovane, sulla ventina circa, per essere così turbata; i suoi occhi fissavano il libro aperto sulle sue ginocchia inclinate, perché poggiava i piedi sul sedile di fronte, ma si vedeva chiaramente che non stava leggendo…la sua mente era altrove. Mi distrassi quando il servizio del treno mi chiese se volessi qualcosa da bere, accettai perché mancavano ancora molte ore all’arrivo, un caffè mi avrebbe aiutato, sarebbe stato il mio ultimo caffè su questo treno russo, dopo il confine sarebbe esistito solo il the.

Pensai ‘Cosa mai ci troveranno questi cinesi nel the? È un pochino sciapa come bevanda, insomma senza una grande verve’…mi soffermai a chiedermi se una bevanda potesse avere della verve. – risi di me stesso –

I miei occhi ricaddero sulla ragazza che accettò volentieri un tazzone enorme di caffè, pensai ‘Sarà per questo che ha quelle occhiaia, tutta quella caffeina resusciterebbe anche un bradipo!’, probabilmente dormiva poco. Bevve il caffè, e per un attimo vidi riempirsi i suoi occhi di un brillo particolare, sembrava che quella bevanda bollente le avesse scaldato il cuore.

Mi resi conto che la stavo fissando, e soprattutto mi resi conto che lei se ne era accorta e alzò un sopracciglio. Mi avrà scambiato per un maniaco, con quello sguardo sembrava mi avesse fatto la radiografia e perché no, credo anche l’esame del sangue: uomo - 40 anni –viaggia in treno solo - mi fissa – gruppo AB rh positivo.

La salutai chiedendole dove fosse diretta e lei mi rispose indicandomi la copertina del libro che stringeva nella mano destra

“Interessante” le dissi. “Anch’io” le risposi con convinzione.

“Anche lei va per seguire il corso del maestro Shian Wu?”

“Diciamo che più che altro vado per documentare quello che fa, mi ha sempre affascinato il mondo Shaolin, e finalmente ho la possibilità di poterlo vedere da vicino e poi poterlo far vedere a tutto il mondo, vedi…tu viaggi con uno zaino e i tuoi libri io, viaggio con uno zaino e questa.”

Alzai in aria la mia canon agitandola con la mano…

“Sei un fotoreporter allora, deve essere un lavoro stupendo, puoi fare la foto dalla punta più alta del mondo oppure scavare dentro l’anima di una persona scattando un flash nei suoi occhi, non tutti i lavori sono così affascinanti… - fece una pausa appoggiando il libro sul sedile di fronte – mi chiamo Noelle.”

“Umm francese?”

“No. – rispose schietta – mia madre impazziva per un film e mi ha chiamato come la protagonista, niente di più semplice”.

“Io sono George O’Connor”

“Irlandese suppongo…”

“Si di origine, ma sono nato e cresciuto a Holmes Chapel, una minuscola cittadina nel centro ovest dell’Inghilterra, fino a che non ho preso il volo per il mondo”.

è tutta una questione di Styles || Harry Styles - The Styles TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora