11 - Harry apri gli occhi!

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Harryapri gli occhi!

 

Harry

Aprii gli occhi e non riconobbi la camera. Questa non è la mia camera! Ma dove cazzo sono? C’è un profumo così forte, dolce da dare la nausea, mi viene da vomitare, alzo piano la testa, mi gira…mi gira forte. Sento dell’acqua scorrere, sprofondo di nuovo nel cuscino e le palpebre mi si chiudono pesanti.

“Harry svegliati! Ma che ci fai qui Cristo? Ma che cazzo hai combinato? Su…alzati! Harry…apri gli occhi!”

Sentii scuotermi il corpo…lo sentivo pesante, provavo a muovermi ma le braccia e le gambe non reagivano ai comandi del mio cervello; due braccia forti mi sollevarono e provarono a trascinarmi sorreggendomi con le spalle, ma senza successo: le mie gambe non ne volevano sapere di camminare.

“Harry…non so cosa tu abbia combinato questa volta, ma hai veramente esagerato!” quella voce maschile mi era familiare ma non riuscivo a vedere bene chi mi stesse parlando, sentii le sue braccia sollevarmi e caricarmi su una spalla e lì i miei occhi si chiusero ancora.

Noelle

Sono tre giorni che non sento Harry…ci siamo sentiti la sera che è arrivato in Svezia, poi anche i due giorni dopo…poi di punto in bianco niente. Il nulla. Un po’ mi preoccupa la cosa, ma probabilmente è tanto preso dalle sessioni di registrazione, che non ha il tempo. Si, deve essere per quello.

Presa dai miei pensieri guardavo fuori dalla finestra…era una settimana insolitamente calda…era novembre ormai…eppure a Holmes Chapel si girava in maglietta a maniche corte. Sta impazzendo anche il tempo…non solo io! Armeggiavo con la tazza di caffè in mano…era lunedì e la botega quella mattina era chiusa, probabilmente avrei dovuto dormire…ma chi ci riusciva? Afferrai il telefono e  camminai fino al parco, mi appoggiai al muretto di cinta e guardai il fiume scorrere velocemente sotto il sole che scaldava troppo per essere novembre, lasciando accarezzare la mia pelle nuda da quel vento caldo proveniente da sud.

Mi torturavo la pelle del ginocchio e guardavo ripetutamente il telefono. Ok gli avrei scritto io…non volevo disturbare, ma non potevo stare un altro minuto senza sentirlo. Feci scorrere la foto di blocco schermo e prima di schiacciare un solo tasto, la faccia di Zayn apparve lampeggiante.

 “Zayn! Ehi…che bello sentirti! Come stai?”

“Noelle dobbiamo parlare.”

“Dimmi!”

“No. Non al telefono. Dobbiamo vederci, riesci a venire a Londra?”

“Oddio Zayn. Mi fai preoccupare! È successo qualcosa? Harry sta bene? Niall? Gli altri?”

“Tranquilla non è successo niente o quasi. Ma ho bisogno di vederti, di parlare con te guardandoti negli occhi.”

“Ok. Zayn…va bene…prenderò il primo treno…credo sia oggi pomeriggio.”

“No. Ho bisogno di vederti il prima possibile…vai in botega…ti ho mandato un’auto a noleggio…così potrai partire subito.”

è tutta una questione di Styles || Harry Styles - The Styles TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora