- 12 -
Amnesia
stavo sdraiata sul letto un po’ scomodo dell’ospedale, sveglia da ore ormai per colpa di un fastidioso bip da segreteria telefonica che continuava a suonare; mi decisi a rovistare nella giacca del dio greco appoggiato al mio letto e trovai il cellulare, ascoltai il messaggio non riuscendo a capire di che si trattasse, ma finalmente mi ero liberata di quel suono irritante. La giornata era passata e le prime ombre della sera stavano scendendo su una Londra comunemente grigia; continuo a guardare questo splendore addormentato sul bordo del mio letto, gli accarezzo i ricci…sono morbidi. Non si sveglia…aprirà mai gli occhi? Ha un viso familiare…la bocca a forma di cuore, due labbra piene, il naso dritto eppure…non so chi sia; ha un profumo buonissimo, avvolgente…vorrei svegliarlo, ma dorme così bene. Attorcigliai un riccio ribelle sul mio indice e lo vidi stiracchiarsi, aprì gli occhi. Wow. Che occhi! Occhi così non li ho mai visti in tutta la mia vita, eppure sembrano conoscermi molto bene. Qualcosa in questi occhi ha uno strano potere su di me…hanno creato una certa tensione tra noi…scintille…magia…mi manca il respiro…sto per svenire o morire…fa lo stesso! Dopo aver visto questi occhi può succedermi qualsiasi cosa!
“Ciao!” dico con voce vellutata, per poi continuare “Hai dormito molto!”
“Ehi…bambolina! Come stai? Mi hai fatto preoccupare! Sono morto di paura!”
“Mi dispiace…io sto bene comunque. Ma come mi hai chiamato?” il bellissimo, affascinante e trasandato ragazzo davanti a me si accigliò.
“Bambolina…io ti chiamo sempre così Noelle…ma…ma che ti succede?”
“Niente…nessuno mi ha mai chiamato così che io mi ricordi…e…non so per quale motivo…mi sembra di conoscerti…cioè hai un’aria familiare…ma, scusami…non so veramente chi sei.”
Quei due smeraldi verdi sembrarono cristallizzarsi e immobilizzarsi…perdersi.
Harry
“Noelle sono io…Harry!” la guardavo cercando di trovare una risposta nelle sue iridi dorate, ma non c’era: non sapeva chi fossi. Il mondo smise di girare, sentii un tonfo al cuore, una morsa allo stomaco e mi fece realmente male.
“Noelle…guardami! Sono Harry…” le afferrai il viso e la reazione di sorpresa sul suo volto mi impietrì; per lei sembrava una cosa nuova…non era più abituata a me.
“Mi dispiace veramente tanto…ma io non ti riconosco…o mio Dio…ma che mi succede? Che ci faccio in ospedale, fino a ieri ero al lavoro!”
“Lavoro! Ecco…che lavoro fai?” un barlume di speranza si fece strada dentro di me.
“Lavoro in una panetteria con annessa una caffetteria un po’ speciale!”
Quando mi diede questa risposta mi tranquillizzai un pochino e poi continuai:
“Barbara…tu lavori con Barbara!”
“SI! Esatto! Tu la conosci? È fantastica!”
“Si…la conosco…in realtà è grazie a lei che noi due ci conosciamo…anche se tu non ti ricordi…”
“Mi spiace molto…ho come un vuoto…molta confusione in testa…uffiiiiii…! Mi servirebbe del caffè…”
“Ahahahah almeno questo non te lo sei dimenticata!”
“Cosa?”
“La tua dipendenza da caffeina!”
Si mise a ridere e per un attimo il mio mondo prese a girare vorticosamente, la cosa più bella in assoluto era il suo sorriso, mi era mancata da morire e ora questa maledetta cosa…non si ricordava di me, di tutto quello che c’è stato tra di noi e cazzo, quella maledetta foto…probabilmente è qui in ospedale solo per colpa mia…o meglio di Taylor. Scossi la testa obbligandomi a pensare più tardi a tutte quelle cose e mi alzai:
STAI LEGGENDO
è tutta una questione di Styles || Harry Styles - The Styles Trilogy
FanfictionSexy, divertente, romantico a tratti misterioso. Ragazza spumeggiante incontra il principe dei bad boy...sono subito scintille tra i due: mille situazioni, viaggi e incontri inaspettati. Nuove amicizie, tradimenti e liti furibonde. Ma se è vero che...