¤ 4 ¤

1 0 0
                                    

Le gole dei tre bruciano come l'inferno qualche istante, un lieve mal di testa arriva subito dopo.
I tre respirano affannosamente mentre un buon retrogusto di limone li pervade e il mal di testa va lentamente a scemare.

"Visto? Ha un buon sapore!"

Sorride Giada.

"Avete domande sul luogo? Consigli? Feedback?"

Andrea si alza di colpo dato che si era poggiato ad un divanetto.

"No! No per carità non abbiamo NIENTE da dire o fare, basta. B-a-s-t-a."

Giada ha un lieve glitch, poi sorride e si inchina.

"Per qualunque cosa chiamatemi, si avvicinerà un drone simile a questo"

Indica l'oggetto che la proietta.

"E io risponderò a tutto ciò di cui avrete bisogno. Fornisco anche oggetti che pagherete in seguito e non possiedo una cronologia delle...ricerche"

Sorride e fa un'occhiolino prima di scomparire com'è arrivata mentre il robottino si riposiziona sul soffitto.

"Io quella pazza non la chiamo più. Ci ha fatto più male che bene! Tecnologia avanzata stocazzo se fa queste cose...sembra un pianeta di sadici!"

Sbotta Andrea tenendosi la gola.

"...e io odio il sapore del limone...non hai tutti i torti sulla cosa del dolore sai?"

Aggiunge Erica.

"Hey! Non avete forse perso l'entusiasmo ragazzi!"

Dice Giovanni mettendosi più dritto, anche lui aveva accusato dei due oggetti infernali, va alla finestra guardando fuori.

"La stella del pianeta sta tramontando, direi che è ora di cena no? Scommetto che possiamo trovare un'ottimo posto in cui mangiare e dopo torneremo di buon umore! Anche perché effettivamente neanche io posso dire che quella merda che abbiamo messo in bocca era bella"

Rabbrividisce al pensiero, poi guarda Erica.

"Hai ancora il depliant? Sennò poi chiediamo a..."

Indica il soffitto con il terrore di chiamarla ancora e dover prendere chissà quali pillole maledette.

"Oh...oh, sì! Me ne ero scordata! ...dove l'ho messo..."

Dice lei cercando in tutte le tasche, una volta trovato inizia a cercare l'italiano.

"Eccolo! Allora...luoghi di culto...divertimento...cultura...ristoranti e bar! Ecco. Qui vicino c'è un ristorante gestito da un certo...Natiki
È recensito bene, ci andiamo?"

I due annuiscono e dandosi appuntamento per la stessa sera decidono di ritirarsi nelle due camere, Giovanni resta solo e decide di farsi una bella doccia.

Il viaggio era iniziato malino...ma poteva sempre migliorare, no?
...vero?

Fa una smorfia mentre l'acqua già gli bagna il viso, nell'altra stanza si assapora un calore umano che lui non prova da tanto tempo.
Il tempo gli sembda infinit-

"Giovanni, sbrigati!"

Spalanca gli occhi.
La doccia era finita, il tempo è passato sin troppo velocemente.
Cosa stava facendo prima? Ah sì, giocando con il telefono che ora giace a terra.
È crollato a dormire? Probabile.

"Arrivo!"

Aggiunge con voce impastata mentre si rende conto di essere ancora con un'asciugameno a stringergli la vita.
Velocemente apre la valigia mentre continua a rassicurare Andrea di essere già pronto ed elegante.
Inutile dire che quest'ultimo aveva già la certezza di dover aspettare.

"Sisi, arrivo!"

Pantalone blu oltremare a sigaretta, camicia bianca, scarpe scure, giacca in tinta con il pantalone tenuta al braccio.
Una sistemata ai capelli...sì, ci può stare.

"Eccomi!"

Aggiunge spalancando la porta.
Andrea è in piedi a braccia conserte mentre Erica è probabilmente tornata in stanza.
'Il completo grigio scuro gli sta proprio bene', pensa Giovanni.

"Hey, ma mi ascolti?"

Lo richiama Andrea.

"Scommetto che non hai preso nemmeno il respiratore."

Giovanni spalanca gli occhi, cerca nelle tasche ma notando di essere effettivamente in torto corre a prenderlo.

"Visto? Non l'ho mica scordat-"

E in quel momento arriva Erica.
I capelli sono minuziosamente messi di lato, mossi il giusto per far risaltare il viso decorato da un rossetto acceso.
Gli occhi scendono sul corpo cinto da un tubino in paillettes argento, quando si avvicina si può notare la scelta di voler essere in pan dan con Andrea.
I tacchi non sono troppo alti ma ne slanciano le gambe.
Prende delicatamente il braccio del suo ragazzo.

"Tutto ok? Vi siete ammutoliti-"

Chiede sorridendo imbarazzata.

I due si schiariscono la voce mentre Andrea non ha altra voglia che riportarla dolcemente in camera e restarci fino al giorno dopo.
Questo pensiero lo fa arrossire.

"Tutto...tutto ok, andiamo-"

Taglia corto accarezzandole una spalla.

"Stai un'incanto"

www.Galactic-Holidays.com.un || Giovanni Leveghi FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora