Elizabeth

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Siamo rimasti a parlare in pizzeria fino a tardi: è stato divertente...la pizza era buona, e la compagnia non era poi così male!
Chloe è quella che, ovviamente, ha finito per prima.
ho anche notato qualche occhiata di Ginny e Joe, sospetti.
Appena finita la pizza, abbiamo deciso di alzarci e dividerci per tornare a casa: era arrivata troppa gente.
"è stato un piacere!" saluta Chloe facendo uno dei suoi sorrisi migliori.
Invece Ginny saluta, ma stranamente guarda solo Joe.
Io faccio un saluto generale, e sorridendo mi allontano con le mie due amiche pazze.
                                      * * *
"era buona la pizza!" dice Chloe che stavolta è davanti.
Ginny non parla, ha gli occhi fissi sul display del telefono.
"che messaggio aspetti?" dico mentre la guardo dallo specchietto facendo un sorriso malizioso.
"ehm, nessuno" balbetta spegnendo il cellulare
Non vado avanti...anche perchè so già la risposta, Joeeee.
Guardo Chloe, e la sua faccia da bambina quando le dico di abbassare la musica, mi fa troppo ridere.
"eccoci" ho portato a casa Chloe, ovviamente per prima, così Ginny si metterà davanti e mi spiegherà cosa succede tra lei e Joe.
"ciao ragazze, buonanotte" sorride e chiude la porta.
Prima di partire aspetto che lei entri in casa.

"Allora?" rompo il silenzio, perchè Ginny si era messa a modi "film" a guardare fuori dal finestrino pensierosa.
Mi guarda con espressione incuriosita.
"ti sei messa a sorridere mentre scrivevi a qualcuno" dico fissando la strada.
"oh...era Joe" è chiaramente a disagio, l'ho capito appena si è rimessa a guardare fuori dal finestrino.
"certo, lo sapevo"
lei rimane in silenzio...
"ti piace?" continuo
"forse un pochino" capisco dal tono che si è messa a sorridere.
"sembra che lui ricambi" dico rassicurandola
"può darsi, si" si sposta i capelli, e con la coda dell'occhio, riesco a intravedere il suo volto.
Sembra felice, e sono contenta per lei
"eccoci signorina" freno, e accosto davanti a casa sua aspettando che esca.
"grazie Elizabeth! buonanotte" chiude la portiera
"notte!" dico per poi partire.

Sento il telefono squillare
"oh...andiamo" sussurro
trovo un posto per fermare l'auto, e prendo il telefono dalla borsa.
Faccio partire la chiamata, appena vedo la scritta "Liam" sul display. Porto il telefono all'orecchio.
"Ehi liam, dimmi"
"Ehi! mi sono appena ricordato che Theo ha lasciato lo zaino in pizzeria...non è che potresti andarlo a prendere tu?"
perfetto...
"oh...uhm, certo!" Faccio un sorriso falso, anche se lui non può vedermi in questo momento, e menomale.
"grazie, sei gentilissima!" riattacca.
"figura-" lascio la parola in sospeso appena sento che ha riattaccato.
okay...devi solo tornare in pizzeria, e prendere lo zaino: forza Elizabeth.
Faccio ripartire l'auto, e percorro la strada per la pizzeria.
Che casino...
                                      * * *
Fortunatamente ho trovato lo zaino; Era pieno di gente.
sono uscita sana e salva.
Il problema, sorge quando mi viene in mente che lo zaino è di Theo...e devo riportarlo a casa sua. Quindi in poche parole dovrò vederlo.
Non è che non mi sta simpatico, ma ha dei modi di fare che non mi piacciono.  A volte può diventare davvero fastidioso.
Parcheggio davanti casa sua, e scendo dall'auto

Cammino nel viale, e mi fiondo davanti alla porta.
Non posso mentire sul fatto che sono agitata, ovvio.
Busso...forse un po' troppo forte.
Appena vedo Theo comparire sulla soglia, spalanco gli occhi.
Non so cosa dire, non trovo le parole per formulare una frase. Lui è davanti a me: indossa una maglietta bianca, e dei pantaloni della tuta grigi, ha il ciuffo tutto scompigliato...ed è sorpreso di vedermi.
"che ci fai qui?" si chiude la porta alle spalle.
Dopo poco, sposta il suo sguardo sul suo zaino.
"ti ho riportato lo zaino, a metà strada mi ha chiamato Liam chiedendo se potessi andarlo a prendere"
"okay" me lo strappa dalle mani...non ringrazia, è semplicemente freddo.
"potresti essere un po' più gentile"
Lui non risponde, mi squadra da capo a piedi e fa un ghigno.
Potrei iniziare ad odiarlo, anzi lo odio già.
"grazie!" fa un sorriso falso
"ora va meglio?" continua e smette di sorridere
Non rispondo, indietreggio e basta.
"dov'eri andato?"
perchè l'ho detto...perchè l'ho chiesto, dio
"non credo siano affari tuoi" guarda lo zaino, e poi i miei occhi.
"ora vado" sbuffo, e mi giro.
"notte, Coney"
Proseguo la strada senza dare una risposta a Theo, che dopo poco chiude la porta d'entrata.
Mi chiedo come faccia a sapere il mio cognome, non ci conosciamo per niente...questo non vuol dire che io non lo odi, perchè lo odio lo stesso.
Con quei modi...maleducato.

Appena mi butto sul letto, mi addormento subito.
Sono contenta che comunque la serata sia finita bene, soprattutto quando mi sono infilata sotto la doccia calda e quando ho messo il mio pigiama morbido.

Penso di essermi innamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora