35.

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-sono così contento,lo sai- dice mio padre avvicinandosi a me per abbracciarmi,mentre tutti intorno a noi festeggiano per la scoperta del sesso dei bimbi
-papà,tutto questo se non fosse stato per te,non sarebbe successo- gli dico stampandogli un bacio sulla guancia
rimaniamo abbracciati per un po' fin quando una voce,che fra le tante non riesco a riconoscere,ci richiama
-taglio della torta!-


io e nicolò ci posizioniamo dietro al tavolo con la torta bianca
lui prende l'utensile per tagliare la torta ma proprio quando sta per porgermelo ed unire le nostre mani, gli cade sul prato
quando sto per abbassarmi,mi ferma con una mano e si abbassa al posto mio, rimane fermo per qualche attimo con lo sguardo rivolto verso il prato,per poi guardare verso di me,ma senza alzarsi
-lo so che non è facile sopportarmi giorno per giorno,col carattere che ho- mi dice sorridendo -so che non è facile sopportare i giorni distanti,anche se non ti vorrei mai lasciare da sola,ma nei miei pensieri ci sei sempre- ammette stavolta facendo sorridere me a trentadue denti,ma dove vuole arrivare?

-voglio andare dritto al punto,giorgia,io ti amo infinitamente,e voglio vivere con te tutto il resto della mia vita-
lo guardo dritto negli occhi e si,nei suoi occhi c'è la sincerità che vedo costantemente
-giorgia,mi vuoi sposare?- mi chiede cacciando una scatolina e aprendola,facendo vedere l'anello
non ho alcun dubbio,ma non riesco a farmi uscire mezza parola dalla bocca
annuisco muovendo freneticamente la testa,per poi buttarmi fra le sue braccia

se un anno fa mi avessero detto che grazie a mio padre ed il viaggio per l'europeo avrei conosciuto il mio primo amore,sarei rimasta incinta di lui e in futuro mi sarei sposata con lui,probabilmente ci avrei riso sopra.

l'amore sei tu.-nicoló barellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora