A dream come true♥

Capitolo 15

#SpazioAutrice: ciao bellissime e bellissimi, volevo darvi una bella notizia! Qui sotto, finalmente dopo tutto questo tempo, c'è il 15° capitolo che tanto aspettavate(spero), comunque come sempre scusate il ritardo e ci tengo molto che mi facciate sapere se vi piace o no nei commenti, perché dalle vostre opinioni si migliora e si scrive meglio, quindi se sbaglio ditemelo, mi raccomando ;) Siete pronte/i? Bene, buona lettura!

P.S. Ho cambiato lo stile dei dialoghi; prima li introducevo con:《....》, mentre adesso con: "......".

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Mi tolsi le scarpe come mi aveva suggerito prima Louis. Sentivo la brezza del mare al contatto con la pelle e mi lasciavo trasportare dal rumore delle onde che non mi faceva più tremare, al contrario mi rilassava. Forse perché ero troppo presa da quel fantastico momento, o forse perché ormai era passato così tanto tempo dall'ultima volta che ero stata in spiaggia che ormai non facevo più caso a quel brutto ricordo, stava piano piano svanendo nella mia mente e ne ero soddisfatta. Mi avvicinai alla riva, poi mi abbassai lentamente e sfiorai con le dita della mano l'acqua ormai gelida vista l'ora. La sabbia sotto i miei piedi era fredda, soffice e mi provocava un leggero solletico che mi faceva sorridere. Dopo pochi secondi in cui mi soffermai a guardare l'orizzonte del mare sentii dei passi dietro di me, era Louis. Se ripensavo che lui era lì con me non ci potevo ancora credere. Mi voltai per guardarlo mentre mi veniva incontro.

"Ho solo questa ma è abbastanza grande da poterci stare in due!".

Piegò gli angoli della bocca in un ampio sorriso.

"È perfetta, non ti preoccupare. Al massimo ci stringiamo un po'!".

Gli feci l'occhiolino. Non riuscivo assolutamente a capire da dove trovavo quel coraggio di parlargli così spontaneamente.

"Già era proprio questa la mia idea!".

Mi lasciai andare in una piccola risata.

"Allora siamo stati in due a pensarlo!".

Stese l'asciugamano accanto a me. Poi ci misimo tutti e due a sedere, ma Louis mi disse di sdraiarmi.

"Così ti godi il bellissimo cielo stellato! È da quando ero piccolo che ho questa passione nell'osservare il cielo di notte. Mi rilassa e mi fa riflettere sulla mia incedibile vita!".

"Anche a me piace molto. Il cielo è romantico!".

"Già sono proprio d'accordo con te!".

Mi fecero sorridere quelle parole.

"Raccontami di te, della tua vita, perché tanto credo che tu sia già a conoscenza della buona parte della mia!".

Si mise a ridere.

"Beh forse hai ragione. Noi Directioner siamo peggio del'FBI o addirittura degli stalker, lo ammetto!".

La sua risata fu così forte che risuonò dentro di me da provocarmi un lungo brivido lungo la schiena e mi contagió. Quando finalmente riuscimmo a calmarci continuai a parlargli.

"Comunque non c'è molto da dire su di me. Vengo da una città bellissima, che è Roma e lì vivevo con mia sorella perchè i miei genitori sono morti."

Abbassai lo sguardo, ma ripresi la forza per andare avanti con il mio discorso.

"Ho da poco finito gli studi e mi sono trasferita qui a Londra con la mia migliore amica, a cui voglio un gran bene e per cui darei la mia stessa vita. È come una seconda sorella per me praticamente."

"Mi dispiace per i tuoi genitori, ma sono felice che tu e la tua amica vi siate trasferite qui! Ma come mai a Londra? Cioé voglio dire, c'è un motivo preciso? Se posso saperlo, non voglio essere maleducato".

"Beh...-le mie guance si colorarono di una tonalità rosea-...puoi crederci o no, ma lo abbiamo fatto...-mi fermai qualche istante e poi ripresi a parlare-...per incontrare voi e senza averlo fatto apposta abbiamo conosciuto proprio la tua migliore amica. I miracoli della vita!".

Gli sorrisi.

"Ma dai! Non ci credo!".

Fece una faccia stupita.

"Figuriamoci io!".

Lo guardai sorridendogli e sprofondai nei suoi dolci occhi celesti.