La sveglia suonó puntuale alle 7:00. Non ero più abituata a quel suono squillante da quando era finita la scuola.《Chi è che rompe a quest'ora? Holly spegni quella dannata sveglia!》. Cercai quell'oggetto meccanico sul comodino e quando la trovai finalmente pigiai sul tasto che cessava quella fastidiosa tortura. Anche se mi costava molto faticosamente mi alzai infilandomi le mie morbide ciabatte ancora ad occhi chiusi e mi diressi in bagno. Per fortuna aprii gli occhi in tempo altrimenti avrei picchiato la faccia contro la porta e non era il giorno adatto per finire in ospedale. Decisi di farmi una lunga e rilassante doccia calda, che mi permise di pensare e riflettere non solo al sogno che di nuovo quella notte non mi aveva abbandonato, ma anche a quello che mi aspettava quella mattina e cioè a come sarebbe andato il colloquio e se ci avrebbero prese o no. Sentii la porta aprirsi. Era Anne che finalmente si era degnata di alzarsi.《C'è un odore di bagnoschiuma che riempie tutta la stanza! Hai usato tutta la boccetta per caso?》.《Ah ah, fai pure la spiritosa a prima mattina? Piuttosto vedi di muoverti! Io intanto vado a vestirmi》. Rise.《Ok ok. Come vuoi tu!》. Andai in camera e presi dalla valigia il completo più elegante che avevo:un tailleur nero e delle décolleté nere abbinate. Mi guardai allo specchio e vidi un'altra me, non mi riconoscevo affato, ero così...così diversa! In realtà non lo mettevo quasi mai, ma l'ho infilato nella valigia nel caso ci fosse stato bisogno di indossarlo. Dopo una mezz'oretta mi raggiunse anche Anne.《Oddio, mica devi fare colpo su qualcuno! Sei stupenda anche così!》.《Grazie! Dai vestiti anche tu e raggiungimi in cucina, questa mattina la preparo io la colazione!》. Andai dritta in cucina a preparare il caffè. Poi mi ricordai che avevamo portato dall'Italia un pacco di biscotti. Frugai nella dispensa e li trovai, quindi misi a tavola anche quelli. Arrivò Anne e si sedette a tavola. 《Mmh che profumino di caffè!》. Mi girai e quasi non mi prese un colpo!《Wow! Anche tu non scherzi! Questo color panna ti dona! Muoviamoci dai! Non ci resta molto tempo da perdere! Non voglio arrivare in ritardo nemmeno di un minuto!》. Appena finii corsi in bagno a lavarmi i denti e ne approfittai per truccarmi: applicai un ombretto bianco e l'eyeliner nero e poi un lucidalabbra rosa chiaro. Fece lo stesso anche Anne e poi uscimmo subito di casa.
Non era molto lontano dal nostro appartamento il ristorante. Si poteva raggiungere anche a piedi. Il tempo era lo stesso del giorno precedente: solo nuvole nel cielo
e temperatura né troppo alta né troppo bassa. C'era la stessa confusione di macchine e di persone che correvano di qua e di là e in mezzo a loro c'eravamo noi due. Era completamente diverso dal nostro paese.
Dopo una decina di minuti arrivammo a destinazione. L'impatto all'entrata era sempre lo stesso, ma oggi era sommerso da ragazze e ragazzi come me e Anne che non vedevano l'ora di ottenere quei posti. Anne mi guardò con una faccia disperata.《Holly non abbiamo speranze!》.《Ma no dai! Sono sicura che andrà tutto bene e ci riusciremo!》. Mi mostró un sorriso forzato. Con quella frase volevo convincere più me stessa che la mia migliore amica. Aveva ragione! Con tutte quelle ragazze e e quei ragazzi c'era l'1% di possibilità che scegliessero proprio noi 2! E inoltre avevano probabilmente molta più esperienza. Iniziarono a far entrare i primi arrivati.
*30 minuti dopo*
La fila stava terminando e fra qualche minuto sarebbe stato il nostro turno. L'ansia ormai aveva preso il sopravvento sul nostro corpo, tremavamo come foglie e il cuore ormai era impazzito. Questa situazione mi fece ricordare il giorno degli esami.
Una voce non familiare mi fece ritornare al presente.
《La prossima!》.
《Vai prima tu Holly?》.《Sí, a dopo Anne!》.
《Buona fortuna!》.
《Grazie!》.
Entrai lentamente nella piccola stanza. Era ben arredata, come il ristorante del resto, molto confortevole e c'erano un sacco di quadri attaccati al muro, che era di un colore arancio chiaro. Rimasi sopresa. Seduta alla scrivania, piena di fogli, c'era una donna. Mi accolse calorosamente stringendomi la mano e sorridendomi.《Buon giorno io sono Karoline Dean. La proprietaria del ristorante. Lei è?》.
《Holly. Holly Farrell.》.
《Piacere di conoscerla!》.《Il piacere è tutto mio!》.
Il mio sguardo si spostó improvvisamente su una foto in bella vista sulla scrivania, non una qualunque ma insieme a qualcuno. Si è proprio lui a destra, non è uno scherzo dei miei occhi, è veramente lui: Louis Tomlinson. Non ci potevo credere, come avevo fatto a non accorgermene prima. I miei occhi rimasero lì, immobili, per alcuni minuti che a me sembravano interminabili.
#SPAZIO AUTRICE:
Ragazze scusate se in questi due giorni non ho aggiornato ma ho avuto molti impegni! Cercherò di essere più attiva!
#PUBBLICITÁ: Passate tutti da "Umanity's saviors" di @Mentalmentealtrove
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A dream come true♥
FanficTrama: Lei una ragazza semplice che non chiedeva nulla di speciale alla vita solo di incontrare i propri idoli. Lui uno dei 5 ragazzi della boy band più famosa del Regno Unito. Vi innamorerete di questa storia, o almeno spero, ad ogni parola che leg...