Capitolo 23

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MIRIAM

Nella mia testa qualcosa mi diceva che sarebbe finita male infatti così è stato.

In questo momento è come se non avessi più la terra sotto ai piedi,come se qualcosa mi stesse risucchiando e quel dannato dolore che si fa strada nello stomaco mi sta mangiando viva.

Sto sudando freddo e ho la vista appannata ma riesco comunque a sentire e a vedere i ragazzi che corrono verso il corpo di Chris...
Arrivo vicino al ragazzo che respira a stento e mi immergo nella sua pozza di sangue cercando di portare la sua testa sulle mie ginocchia.

Scoppio in un pianto liberatorio mentre con le mani cerco di fermare il sangue che fuoriesce dalle ferite

"Christian"
Sussurro disperata

Sento il mio cuore lacerarsi come se mi stessero pugnalando con delle lame incandescenti.
Mentre continuo a chiamarlo me lo strappano dalle braccia alzo la testa e lo vedo su una barella senza neanche accorgermene è arrivata l'ambulanza.

"Fermi"
Urlo

"Fatemi sali vi prego,vi supplico"
Continuo disperata così un medico mi afferra la mano e mi fa salire sul mezzo che parte subito e in meno di 15 minuti siamo arrivati.
Prendono Chris è lo portano subito nella sala operatoria mi siedo difronte alla porta della sua camera e resto lì e mentre lo operano sono arrivati tutti i ragazzi.

Non riesco a muovermi sono terrorizzata,dalla fronte gocciolano gocce di sudore che cadono sul pavimento lucido e il resto del corpo mi trema mentre il mio sguardo e fisso in un punto.

NOAH

Siamo arrivati tutti in ospedale e ci siamo fiondati su Miriam per sapere se ci fossero notizie ma è come se con la testa e il corpo fosse altrove.
Mentre parlo con i ragazzi mi giro nella sua direzione vedendola sempre peggio.

Sta sudando e tremando mentre i suoi occhi ora riescono a chiudersi lentamente come se avesse appena assunto droghe.

Mi precipito da un medico chiedendogli dei farmaci specifici che possano calmare questi suoi "attacchi di panico"

Torno da lei e prima che possa fare qualcosa le inserisco una pillola nella piccola fessura delle sue labbra e gli alzo la testa per fargliela ingerire.

Mi spinge con tutte le sue forze facendomi scontrare contro la parete fredda

"Non mi devi toccare"
Mi dice come una tossica in astinenza ed è proprio qui che ho paura che la sua sanità menarle possa ritornare quella di una volta

"Che succede qui"
Dice un dottore che aveva assistito alla scena si avvicina lentamente a Miriam che era di spalle e appena la sfiora si gira molto lentamente e incastra i suoi occhi in quelli del dottore che aggrotta la fronte così afferro il braccio del dottore chiedendogli di seguirmi e una volta lontani da Miriam gli racconto delle sue vecchie problematiche.

"Io credo che sia solo una fase di "terrore" se così possiamo definirla credo che vedere un scena così l'abbia turbata molto ma se ci dovessero essere manifestazioni specifiche non esitate a portarla da noi ragazzo con queste cose non si scherza"
Mi dice così ritorno di la e la ritrovo seduta dove si trovava prima a fissare il pavimento mentre i ragazzi la guardano incuriositi e spaventati.

3 ore dopo

"Salve siete con il paziente Christian Patterson"
Ci chiede un dottore e scattiamo tutti in piedi guardo Miriam e Angelia che ha saputo dell'accaduto due ore e mezza fa ed è corsa qui lasciando la bambina con la baby sitter vedo un luce,vedo la speranza negli occhi della madre e della mia amica che si fiondano sul dottore

"Il ragazzo è messo male ora è in coma sarà fuori pericolo solo se si sveglierà altrimenti non ci sarà più niente da fare"
quelle parole hanno fatto male a tutti i presenti ma sopratutto alle due donne che tengono di più a quel ragazzo

Angelina si fionda nella stanza dove si trova il figlio e la scena è straziante.
Vedere una madre piangere sul corpo del figlio pregandolo di restare con lei credo sia una delle scene più brutte.
Invece Miriam guarda impassibile come se la scena non la toccasse

Si avvicina lentamente a Chris sfiorandogli la mano in questo momento nessuno può capire il dolore che sta provando.
Angelina si alza e si asciuga le lacrime sedendosi sulla poltrona e bevendo un sorso d'acqua cercando di calmarsi mentre Miriam si siede sul letto e sprofonda la testa nel collo di Chris

"Ti prego"
Gli sussurra prima di scoppiare in una valle di lacrime e stessa cosa tutti noi,Chris ci tratterà anche male ma infondo sappiamo quanto lui tenga a noi e quanto noi teniamo a lui.

3 giorni dopo
Miriam è ancora qui,non è uscita da questa camera neanche per un secondo si è fatta portare una valigia piccolina con dei vestiti comodi come tute e felpe.

Ha legato molto con Angelina che sta cercando di prendersi cura di entrambi ma l'affetto che gli sta dando non la sta migliorando.
Sta sempre seduta sulla poltrona o stessa sul letto di Chris non mangia niente ha due occhiaie che sembrano dei buchi e se parla e solo per parlare con Chris.
La cosa che mi preoccupa è che lei fa dei veri è proprio discorsi risponde a domande che non le vengono fatte e che evidentemente si immagina.
Non so come fa ad andare avanti siccome ha bisogno di forze ma noi siamo tutti qui per lei è Chris.

MIRIAM
sono passati 5 giorni da quando Chris è in coma.
Ormai la mia routine e alzarmi lavarmi mettermi una tuta e piangere.

Tutto questo per un suo semplice errore se lo avessi perdonato subito tutto questo ora non esisterebbe ho ucciso emotivamente una madre e forse potrei perdere Chris solo per colpa mia e dei miei comportamenti.
Ora sono stesa accanto a lui con la testa nell'incavo del suo collo

"Chris io so che mi senti quindi ti chiedo solo una cosa"
Sussurro afferrandogli la mano

"Combatti"
Nello stesso istante entrano i dottori mi alzo e poco dopo arriva anche Angelina

"è passata quasi una settimana,e non abbiamo notato miglioramenti...crediamo che non ci sia più niente da fare ci dispiace molto signore"
Detto questo escono tutti e tre dalla stanza chiudendo la porta

Angelina cade sulle sue ginocchia mentre io sono ferma come se fossi sotto choc.

Non posso vivere senza Chris.
In quel momento nella mia testa si attivano così tante voci.

<<è colpa tua>>

<<se solo fossi stata più comprensiva>>

<<lo hai deluso>>

<<gli hai urlato contro>>

Tutte queste colpe mi invadono la testa e conosco solo un modo per farle tacere.

Ricomincio da me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora