19. "Una voce poco fa"

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Non fu difficile raccontargli come lo avessi amato e cosa avessi pensato di lui

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Non fu difficile raccontargli come lo avessi amato e cosa avessi pensato di lui.

Volevo essere completamente sincera con lui e finché niente mi impediva di essere me stessa, lo sarei stata. Ogni parola, ogni pensiero di quelle giornate trascorse tra il bisogno di vederlo, la paura di cosa mi stava accadendo e la realtà, uscirono dal mio animo, come non aspettassero nient'altro.

Gli dissi anche dei miei genitori, del mio anello e della balia: cosa mi avevano detto, cosa era accaduto. Fu terribilmente semplice parlare di tutto ciò; quasi come se del dolore provato non fosse rimasto che un sorriso malinconico e nient'altro. Il tempo trascorse, io chiusi gli occhi e terminai il mio racconto.

Ormai, era il tramonto.

«Angelica, perché non guardi il cielo? Sembra quasi che tu ti stia nascondendo, pur di non vederlo.»

Io chiusi gli occhi. «Umm... se ti dico perché lo faccio, non riderai?»

«No, mai.»

Sospirai. «Hai presente tutti i film e i romanzi d'amore?»

«Sì», rispose «Anche se, come immaginerai, non mi sono mai interessato più di tanto al genere... Diciamo che, casa mia non è mai stata un luogo in cui poter guardare liberamente film o leggere storie di questo tipo.»

Per un attimo rimasi senza parole. Avevo toccato ancora un tasto dolente per Fabrizio, gli avevo fatto ricordare la sua infanzia.

Scema, scema!

«Scusami Fabrizio, sono un'idiota», mormorai.

Lui mi baciò una ciocca di capelli. «Non è vero...»

Gli sorrisi. «Vuoi che continui?»

«Mm-mm.»

«Sicuro?»

«Mm.»

«Va bene. Dicevo? Ah, sì. In tutte le storie d'amore, c'è sempre un momento in cui i due innamorati hanno sullo sfondo un paesaggio incantevole: tramonti, albe, notti stellate, eccetera. Anche noi abbiamo vissuto dei momenti splendidi in scenari simili, così, mi chiedo: se ora guardassimo insieme il tramonto, non sarebbe il coronamento di un amore perfetto?»

Fabrizio intrecciò la sua mano nella mia. «Credo di capire dove vuoi arrivare. Quindi, non vuoi guardare il tramonto, per non ricalcare gli amori "preconfezionati" dei film e dei romanzi?»

Scossi la testa. «Esatto. Voglio che questo sia il nostro amore e non la copia di un altro. Io non ho bisogno di quello di cui gli altri ragazzi della nostra età non possono fare a meno – non mi basta il loro tipo d'amore. Non parlo di tutti, ma di molti. Troppi, forse. Ci sono storielle nate per caso che finiscono poco dopo essere iniziate, altre relazioni hanno uno scopo ben preciso, altre ancora che nascono più per noia che altro. In questo mondo, a volte, è davvero difficile credere nel vero amore...

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