~•UN GIOCO DI SGUARDI•~ Akihikoxreader

Epilogo

Skip time di 10 anni

<Ok, va benissimo. Quindi vada per domani alle nove e mezza. Arrivederci>

Chiudo la telefonata prima di entrare a casa. Giro la chiava nella toppa e appena apro la porta un ciuffetto di capelli biondi entra nella mia visuale.

K<Okasan!> dice e io mi abbasso in modo che mi possa abbracciare bene.

<Kento>

In dieci anni sono cambiate un bel po' di cose.

Io e Kaji siamo sposati da nove anni, abbiamo traslocato e abbiamo un bambino di cinque anni. Il suo nome, Kento, significa "felicità", o come preferisco dire io, "rimedio alla tristezza". Non c'è un momento che passi con quel bambino in cui io non sorrida o non sia serena, anche quando mi fa arrabbiare.

Lavoro in agenzia che organizza tour ed eventi in tutta la città di Tokyo e le varie prefetture, l'agenzia per cui lavoro è una delle più grandi ed importanti di tutto il Giappone.

Akihiko è un insegnato di violino in un conservatorio.

Una delle cose più belle successe in questi anni, oltre al matrimonio e alla nascita di Kento, è il fatto che la band non si sia sciolta. Capita, infatti, che io organizzi alcune "rimpatriate".

Anche Haruki e Akane si sono sposati, due anni dopo, e hanno anche loro un figlio, lo hanno chiamato Eita, che significa "cristallo". Ha la stessa età di Kento, infatti sono migliori amici, come i loro genitori. Haruki si è comprato un bar e Akane lavora lì. Non ho mai visto la mia migliore amica così felice.

Uenoyama e Mafuyu sono andati a convivere e loro ancora studiano. Spesso, Sato, fa da babysitter a Kento e Eita, è bravissimo con i bambini.

<Allora, com'è andata la giornata?>

K<Alla grande> dice facendo un sorriso

<Cosa ti ha fatto fare papà?>

K<Mi ha fatto suonare la batteria e poi mi ha aiutato a dipingere, guarda! Siamo noi!>

Prendo il foglio ancora umidiccio e sorrido.

<È bellissimo> dico lasciando un bacio delicato trai suoi capelli

<Dov'è papà?>

K<Otosan sta parlando con O bachan (nonna)>

<Va bene. >

Vado verso la stanza e mi sporgo oltre lo stipite.

Lo saluto e gli mando un bacio, poi torno in soggiorno.

K<Okasan, mi annoio> dice cominciando a saltare.

<Mhm> guardo l'orario sul display del mio orologio e vedo che è ancora presto.

<Ti va di andare a fare un giro al parco?>

K<SI>

<Bene, allora a pena papà finisce di parlare al telefono andiamo>

A<Qualcuno mi ha nominato?>

K<Otosan!> dice per poi correre verso di lui, Kaji apre le braccia e lo prende in braccio

K<Okasan ha detto che andiamo al parco, vieni anche tu?>

Ak<Certo, ma tu ti devi cambiare. Su>

Lo mette a terra e lui corre verso la sua stanzetta.

Io, invece, vado verso Kaji.

Ak< Com'è andata?> chiede prima di inclinare la testa per poter baciarmi.

Rispondo al bacio e poi rispondo.

<Bene, sono riuscita a fissare un appuntamento importante per domani mattina. E a te? Kento è pronto per fare il batterista?> dico ridendo

Ak<Quel bambino ha talento, fidati, te lo dice un esperto>

<Certo>

K<Sono pronto> dice

<Bene, allora andiamo>

Riprendo la borsa che avevo lasciato sul tavolo e prendo il giubbottino di Kento e poi il mio.

Usciamo di casa e ci dirigiamo verso il parco.

Mentre camminiamo, io mano nella mano con mio marito e nostro figlio che cammina avanti a noi, ripenso a quella sera di undici anni fa, quando nel locale dove lavoravo mi sono scontrata per la prima volta con quegli occhi verde smeraldo.

FINE

Angolo autrice

E bene sì, sono arrivata al mio ultimo angolo autrice.

Come ho già detto nel capitolo precedente sono molto soddisfatta del percorso che ha fatto questa storia.

Ed è tutto merito vostro.

Mi piace scrivere, ma sono una ragazza abbastanza insicura, quindi avevo paura, ma alla fine ho deciso di buttarmi. Ed ecco dove la decisone che ho preso a febbraio dove mi ha portato.

Vi devo letteralmente tutto.

ARIGATOOOOOOOOO.

Mettere la parola "fine" ad una storia fa un po' male. Ma sono soddisfatta di me stessa.

Detto questo, spero che la storia vi sia piaciuta, chiedo scusa per eventuali errori grammaticali presenti all'interno della narrazione e noi ci vediamo alla prossima storia