5) Minacce

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Alla mattina, dopo un imbarazzante risveglio tra le braccia di Daisuke, preparo la colazione.
-"Ho chiamato i miei vicini e tornano oggi pomeriggio. Scusa ancora per il disturbo" si scusa Kato mentre usciamo.
-"Nessun problema, anzi mi ha fatto piacere. Era da un po' che non cenavo con qualcuno" dico e per un attimo la tristezza e i ricordi si impadroniscono di me. Ma soprattutto mi blocca il ricordo di quel biglietto...
-"Tutto bene?" mi chiede Daisuke
-"Oh si si!" faccio un sorrisetto forzato e infilo le chiavi nella borsa.
-"Io torno al parco del terzo distretto per cercare il cane, voi?" ci chiede Kato
-"Io..."
-"Deve venire con me per una cosa" mi interrompe Daisuke
-"Cosa? Ma..." provo a protestare ma lui se ne va e l'unica cosa che posso fare è seguirlo.
-"Abbiamo promesso di cercare il cane. Si può sapere dove dobbiamo andare??" gli chiedo raggiungendolo.
Ma Daisuke non mi risponde finché non torniamo a casa mia.
-"Apri" dice
-"Cosa?!" mi viene un colpo.
Non è mia abitudine pensare male ma in questi casi la mia mente vola un po' troppo...
-"Voglio parlare del biglietto, ed è molto più sicuro farlo qui" mi spiega
-"Non ce n'è bisogno!"
-"Ti stanno minacciando di morte" mi ricorda Daisuke abbassando la voce
Faccio un respiro profondo e gli apro la porta.
Daisuke legge il biglietto:

ᴇ́ ᴛᴜᴛᴛᴀ ᴄᴏʟᴘᴀ ᴛᴜᴀ!
L'ʜᴀɪ ᴍᴇssᴀ ᴄᴏɴᴛʀᴏ ᴅɪ ᴍᴇ ᴇ ᴍɪ ʜᴀɪ ғᴀᴛᴛᴏ ᴀʀʀᴇsᴛᴀʀᴇ, ᴠᴇʀɢᴏɢɴᴀᴛɪ!
ʜᴀɪ ʀᴏᴠɪɴᴀᴛᴏ ʟᴀ ɴᴏsᴛʀᴀ ғᴇʟɪᴄɪᴛᴀ́ ᴇᴅ ᴏʀᴀ ɪᴏ ʀᴏᴠɪɴᴇʀᴏ́ ʟᴀ ᴛᴜᴀ ᴠɪᴛᴀ!
ᴛɪ ᴄᴏɴᴠɪᴇɴᴇ ɢᴜᴀʀᴅᴀʀᴛɪ ʟᴇ sᴘᴀʟʟᴇ.

-"Sei contento? Ora puoi andare" dico scocciata.
-"Chi è lui?"
-"Un idiota che abusava, mentiva e tradiva la mia migliore amica" spiego snervata -"Mi sono accorta del suo tradimento per caso e l'ho detto alla mia amica, dopodiché lei mi ha confessato che le chiedeva costantemente dei soldi. Così ho indagato e ho raccolto le prove per poterlo arrestare" concludo sprofondando sul divano.
-"Ed ora che è uscito si vuole vendicare"

-"Quello è il terzo biglietto in una settimana. Lui non sa che anche la mia amica vive in questo appartamento, così appena ho ricevuto il primo l'ho fatta tornare a casa" fisso il foglio scritto.
-

"Perché non l'hai detto?"
-"Cos'è un interrogatorio?! Sono appena arrivata e non volevo disturbarvi, avevamo già i problemi degli altri da risolvere. Ai miei ci penso da sola grazie" sbotto.
Daisuke non dice niente
-"Scusami... è che sono nervosa. Tu stai solo cercando di aiutarmi, ed è una cosa molto carina, grazie" accenno un sorriso
-"Lo troverò. Ma per il momento ti conviene non stare qui" dice guardandosi intorno.
-"Tranquillo, so cavarmela. Ora però andiamo a mantenere la nostra promessa" mi alzo e lo trascino fuori di casa.

Kato e Nomura si sono dati da fare ad appendere volantini per tutto il quartiere.
-"Oh poverino" commenta un signore guardando il manifesto
-"Scusi, lei ha visto questo cane?" chiedo
-"Certo, l'ho venduto io ad un ragazzino. Ma purtroppo l'ho visto anche morire" si rattrista il vecchio
-"Quindi lei è il signor Satomura" chiede Daisuke e il signore annuisce.
-"Che intende con morto?"
-"Beh, il piccoletto stava attraversando la strada senza il suo padrone ed una macchina l'ha investito" spiega triste.
-"Oh poverino, Nomura sarà distrutto" abbasso la testa
-"Venite con me ragazzi, potrei avere una soluzione" ci fa cenno il vecchietto e lo seguiamo fino a casa sua, dove ha un piccolo allevamento di cani di piccola statura.
-"Che carinii" mi accovaccio per accarezzarli e i cuccioli ricambiano leccandomi le mani.
Daisuke si imbroncia.
-"Eddai, non hai mai avuto un cane?" chiedo mentre gli afferrò una mano per fargli accarezzare un cagnolino.
Alla fine anche lui è costretto ad accovacciarsi e viene travolto dai cuccioli giocosi.
-"Sembrate piacergli entrambi. Comunque è lui la soluzione" Satomura ci mostra un cucciolo bianco che tiene in braccio.
-"È uguale al disegno"
-"È il fratello del cucciolo che ho venduto al bambino, l'ultimo della cucciolata" ci spiega.

È quasi il tramonto quando torniamo al parco del terzo distretto, sicuri di trovare Kato e Nomura ancora là.
E infatti è così.
Il bambino ci corre subito incontro appena vede la piccola palla di pelo bianca che teniamo al guinzaglio.
Daisuke spiega a Kato che il cane non è lo stesso...
-"Sono certo che non li saprà distinguere, ma parlane coi suoi genitori" conclude
-"Cosa?! Devi smettere di pensare che tutto può essere sistemato coi soldi!" incomincia a rimproverarmi Kato
-"Shiro non è più qui" intervengo in difesa di Daisuke ma cercando di farmi sentire il meno possibile da Nomura.
-"È stato investito da un'auto dopo che si è separato da Nomura. Abbiamo controllato alla struttura sanitaria del quartiere" spiego e Daisuke mostra il certificato.
-"Mi prendo la giornata libera" dice Daisuke
-"Torni a casa?" chiede Kato
-"Sì, non voglio farli preoccupare tropo" si gira dall'altra parte e poi mi chiede di accompagnarlo alla stazione.
In realtà ci fermiamo al minimarket a fare la spesa per Daisuke e poi mi riaccompagna a casa
-"Prestami il telefono per chiamare" mi chiede una volta davanti alla porta
-"Pensavo che volessi tornare in treno"
-"Non ti lascio sola in una stazione piena di gente. Potrebbe attaccarti in ogni momento" mi spiega e io non posso fare a meno di arrossire davanti a queste improvvise attenzioni.
Lavoriamo insieme solo da due settimane... Pensavo che fosse solo un ricco esibizionista che prende questo lavoro come un passatempo, e invece sembra esserci molto più di quanto lascia a vedere.
Finita la telefonata mi restituisce il telefono
-"Ho deciso che verrai da me finché non troviamo questo tizio. Prepara quello che ti serve, arrivano tra venti minuti" mi sussurra dopo che ho aperto la porta.
Arrossisco violentemente ma lo invito lo stesso ad entrare.
Dopo mezz'ora sono a casa di Daisuke...
-"Scusate per il disturbo" mi inchino
-"Non preoccuparti cara" mi sorride la nonnina
-"Vieni, ti mostro la tua stanza" mi accompagna Suzue.
Che situazione incredibile ed imbarazzante!

𝙱𝚊𝚕𝚊𝚗𝚌𝚎: 𝚄𝚗𝚕𝚒𝚖𝚒𝚝𝚎𝚍_  𝐿'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑎!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora