Butto la testa all'indietro, facendola ricadere sui cuscini mentre il mio cliente da altre spinte dentro di me.
"Cazzo! Ancora signore, ancora."
Mi morde il collo, mentre io gemo più forte sentendo i suoi denti nel derma della mia pelle.
- Signore? Ho la tua età, non darmi del vecchio, puttanella. -
Apro la bocca per urlare ma la voce mi rimane incastrata in gola. Il mio cliente viene prima di me ed io, di conseguenza, vengo con lui.
Appena in tempo. Il timer suona, avvisandomi che ho 20 minuti per prepararmi per prossimo cliente.
Salto dal letto, correndo verso il bagno dell'albergo.
- Vuoi andartene? Di già? -
Non è che voglio, devo.
Cioè, in realtà voglio anche andarmene, da quanto tempo è che mi scopi? Cinque, forse sei ore?
"Mi scusi signore, ma ho un altro cliente, posso prenotare un posto per lei dom..."
-Puoi tranquillamente disdire il tuo appuntamento per me. Posso pagare per tutte le ore in cui tu starai con me, coprendo anche quelle che dovevi passare con lui, non mi crea alcun problema. Voglio averti qui, con me. -
Sì, ma non come loro. Tu hai diciassette anni come me, non avrai mai tutti i soldi che hanno quegli altri.
Roteo gli occhi, apro il rubinetto per far scendere dell'acqua fredda e mi do una sciacquata alla faccia.
"Ti ho sempre fatto uno sconto, paghi di meno rispetto agli altri, capisci bene che non sarebbe la stessa cosa."
-Davvero? Come mai? -
Prendo il primo asciugamano che trovo sullo scaffale, ma essendo l'ultimo della fila, gli altri cadono sul pavimento a causa del movimento, facendo un disastro. Storco il naso, lasciandoli lì.
Non ho tempo per occuparmene.
"Perchè come hai detto tu, hai la stessa mia età, tu sei l'unico cliente sotto i trent'anni, non voglio perdermi un belloccio come te."
-Ne sono onorato, quindi siccome non mi vuoi perdere, vieni a fare un altro round? -
Sbuffo, prendendo una tazzina di caffè dalla macchinetta che si trova nella stanza, porgendogliela.
"Signore..."
- Porca miseria, smettila di chiamarmi signore! -
I suoi occhi blu mi fissano, non accettano no come risposta.
"Come la dovrei chiamare allora?"
Mi siedo sul bordo del letto, in parte a lui, che si trova ancora sdraiato sul letto.
Sì mette a sedere a gambe incrociate, prendendo la tazzina di ceramica dalle mani, sfiorandole con la punta delle dita.
-Puoi benissimo chiamarmi Mika. -
Mi alzo di scatto, le regole!
Informo tutti sulle regole prima di scopare, ogni volta.
E con lui faccio sesso una volta a settimana, da quasi un anno, dovrebbe saperle ormai a memoria!
"Non devi dirmi il tuo nome! Lo sai che..."
-Hai delle regole, lo so. Ma non ti ho detto quello vero, solo che gradirei di più se mi chiamassi Mika, con la tua voce seducente. Sai, non voglio essere chiamato come tutti gli altri tuoi clienti. -
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Questo Nostro Amore.
FanfictionYu, non ha mai avuto niente. Ha solo 17 anni eppure per vivere fa il prostituto da due anni. Quando finalmente può liberarsi di questa vita, Mika gli confessa il suo amore per lui. Come andrà la loro storia? (Credo sia una descrizione decente, non...