Passato

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Lascio un extra alla signora del bar della scuola, afferro le brioche e la saluto educatamente mentre me ne vado.

È una brava anziana.
Sempre con un sorriso amorevole in volto, mi sembra una specie di nonna.

A passo svelto entro nel dormitorio, salgo velovemente le scale fino ad arrivare al mio piano, percorro tutto il corridoio.

Tiro giù la maniglia spingendo avanti la porta della mia stanza ma...

La richiudo subito sorpreso.

Non... Non entro.

È meglio.

Ho visto...

No no no, no.

Non ho visto niente.

Con gli occhi ancora spalancati mi allontano e penso di andare a bussare dal mio ragazzo, ma la porta viene aperta, da qualcun altro non da me stavolta.

-Mika! Yuu è sveglio, sarebbe felice di fare colazione con te! -

Mi dice Yoichi, indicando la stanza in parte.

Ha il viso arrossato, il respiro affannato e indossa una maglietta di Kimizuki che gli sta larga. Non ha i pantaloni e da quel che penso stessero facendo nemmeno le mutande.

"Io... Sì, vado da lui. Grazie mille Yoichi."

Fa un sorrisetto, mentre chiude lentamente la porta.

La lascia prima che si chiuda, sento passi veloci e alla fine di essi un verso straziante.

Non... Non dovevo sentire.

Yuu, sì, andiamo da lui.

I suoi gemiti sono molto meglio di quelli di Yoichi. Ci metto la mano sul fuoco ma so che è così.

Entro in camera del mio ragazzo senza bussare.

Guardo a letto ma non c'è, controllo il resto della stanza ma non lo trovo.

Il luogo è tutto al buio, sposto le tende dalla finestra, dai vetri filtrano i caldi raggi del sole.

Mi avvicino alla porta del bagno, l'unico posto che non ho controllato, sta volta busso.

"Yuu, amore, sei lì dentro?"

Nessuna risposa.

Tanto vale entrare per sicurezza.

Tiro giù la maniglia e spalanco in avanti la porta.

Caldo vapore esce dalla stanza, una spugna bagnata mi arriva in faccia.

-Mika! Vai via. -

Sento la sua voce dall'altra parte della doccia.

Mi avvicino, cerco di muovere la porta scorrevole ma lui la tiene bloccata.

"Yuu che stai facendo?"

-Un doccia? Che altro dovrei star facendo scusa? -

Lo spruzzo dell'acqua diminuisce, non del tutto, solo un po' per farmi sentire la sua voce.

"Senza di me?"

Sussulta, credo sia arrosito.

Di solito lo fà. È sempre carino quando fa il timido.

"Amore, fammi entrare."

- No. -

Voglio solo fare una doccia, forse.

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