✖️ Chapter Six ✖️

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Tirai fuori il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloni e digitai il numero di Tommaso "pronto?" Rispose "ehi ciao Tom, ti volevo chiedere scusa da parte di quel mio amico. Mi dispiace non so perché si sia comportato così" "oh non preoccuparti" "ti ho chiamato per chiederti una cosa" "dimmi" "beh.. Perché prima mi hai baciata? In fondo ci conosciamo soltanto da due giorni" "in verità no" "n-no?" "Ti ricordi il bambino che abita vicino a casa dei genitori di Matteo e con cui giocavate sempre? Beh ero io" "cosa?! Tommy?" "Esatto" "oddio non ti avevo riconosciuto!" "Io si, ed è per questo che ti ho baciata. Fin da piccolo sono innamorato dei tuoi occhi verdi, del tuo dolce sorriso e di quel vestito color limone che ti piaceva tanto e con cui facevi le piroette. Da quando non venivi più qui a Roma non passava giorno in cui non ti pensassi. Ti ho riconosciuta dalle tue fossette e da quel braccialetto che hai sempre tenuto al polso" "non ci posso credere, veramente" passammo circa un'oretta al telefono a ricordare di tutti i guai che avevamo combinato noi tre insieme "ti va se domani pranziamo insieme?" Cambiò discorso "certo, vieni alle 12.45?" "Perfetto. Ora vado ciao Carrie" "ciao Tommy" chiusi la telefonata e mi fermai a pensare un momento. Avevo davvero un appuntamento con il bambino dagli occhi color ghiaccio che conoscevo da piccola? A quanto pareva sì.
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Il mattino seguente ci precipitai in bagno a fare una doccia e subito dopo uscì per scegliere i vestiti che avrei dovuto indossare per "l'appuntamento" se così si poteva chiamare. Quindi presi una canotta nera, dei pantaloncini rossi, una camicia di jeans, le converse bianche e una collana. Per quanto riguarda i capelli decisi di tenerli semplicemente sciolti.
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12.20
Mi squilla il telefono e sperando fosse Tom rispondo "ehi ciao T-" senza nemmeno finire la frase una voce maschile mi interruppe, ma non era quella di Tom "Carrie sbrigati- Lorenzo- ospedale- in fretta" la chiamata si concluse e la voce era quella di Matteo. Da quello che avevo capito da quella "conversazione" dovevo andare all'ospedale e in fretta! Ma con Tom? Cosa gli l'avrei detto? Senza pensarci due volte aprì la porta di casa e mi precipitai all'ospedale dove per il corridoio incrociai Matteo, che stava camminando per la sala d'aspetto avanti e indietro pensieroso "Carrie" quando si accorse della mia presenza mi venne incontro e mi abbracciò "Matt cos'è successo?! Perché quella chiamata?" "È Lorenzo.. Lui.. Sulla strada.. Poi una macchina e boom.." Non avevo capito molto, le sue parole erano continuamente interrotte dai singhiozzi e iniziò a piangere. Non l'avevo mai visto così. "Mi vuoi spiegare cos'è successo?" Gli chiesi iniziando a preoccuparmi "Lorenzo è stato in-investito da un'auto e o-ora non si sa come s-sta" in un attimo mi crollò il mondo addosso "lui dov'è?" Dissi con un filo di voce "stanza 48 ma n-non puoi entrare, solo i parenti" andai dritta da un'infermiera "scusi cerco la camera 48" "solo i parenti possono entrare" "io sono.. La sua ragazza" mi bloccai "mmh.. D'accordo seguimi" fu un po' titubante "grazie" risposi quando mi accompagnò sulla soglia della porta, chiusa. Con la mano girai lentamente la maniglia, davanti a me c'era un Lorenzo con una miriade di lividi. "È stato investito da un auto e i danni sono molti lividi, un labbro spaccato, un polmone perforato e un paio di costole rotte" sentì dire l'infermiera "posso restare da sola con lui?" Chiesi con le lacrime agli occhi "certo cara" e se ne andò. Vicino al suo letto c'era una sedia e decisi di sedermi vicino a lui. Con una mano presi la sua e con l'altra gli accarezzavo lentamente i capelli "M-mi dispiace - dissi iniziando a piangere - non so quando ti risveglierai e non volevo che la nostra ultima conversazione fosse una litigata" ricevetti una chiamata "p-pronto?" cercai di calmarmi ma era più forte di me "Carrie? Ma stai piangendo" "no non preoccuparti sto bene. Oddio mio! Ma che ore sono? Tommy mi dispiace non ti ho avvertito! Io.. C'è stato un problema.. Non posso uscire con te. Scusami tanto se non te l'ho detto prima" "stai tranquilla, sarà per un'altra volta" scusa ancora Tom" riattaccai. "Mi sto rovinando la vita sociale per te" risi asciugandomi le lacrime che non smettevano di scendere. "mi dispiace" una flebile voce aveva pronunciato quelle parole "Lorenzo! Ti sei svegliato! Io non.. Lasciamo perdere ne parliamo un'altra volta, vado a chiamare un'infermiera" dissi con un sorriso a 32 denti "no aspetta - mi richiamò - prima ti devo delle scuse. Non mi dovevo mettere in mezzo nella tua vita, non dovevo rovinarti l'appuntamento" "hai sentito quindi.." "Si.." "È solo un amico lui mi invitata fuor-.." "Non ti preoccupare, non devi raccontarmi tutto quello che ti succede, le persone che incontri. In fondo io ne sono fuori, non stiamo insieme.." mi interruppe "beh questo non è quello che pensa l'infermiera. Per entrare qui ho detto che sono la tua ragazza" ci mettemmo a ridere "beh potrebbe realizzarsi" piano mi avvicinai, lui fece lo stesso (per quello che poteva). Ci baciammo.

What's Wrong. || Lorenzo PaggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora