Capitolo 1: Disperato🩸

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Gridai di dolore mentre il mio corpo veniva gettato a terra in modo aggressivo. Il mio aggressore di cannibale era in piede sopra di me, i suoi occhi rossi cremisi mi facevano rabbrividire. Mi ha bloccato le mani a terra e ho preso a calci e urlato di più nel vicolo buio.

"Lasciami andare! Qualcuno! Aiuto!" ho urlato sperando che qualcuno mi sentisse.

"Siamo solo io e te, ragazza, non sperare troppo. Nessuno ti sentirà." il ghoul maschio mi ha tirato giù la giacca e ha preso un enorme morso dalla mia spalla. Urlai di dolore mentre i suoi denti mi affondavano come se fossi un succulento piatto di pasta.

All'improvviso, mentre guardavo il mio sangue schizzare sul marciapiede, il mio aggressore è stato improvvisamente spinto a terra e picchiato a morte da un ragazzo dai capelli bianchi disordinati. la mia vista ha iniziato a svanire mentre svenivo.

...

"signora t/n?" Ho sentito un dolce voce femminile chiamare mentre mi svegliavo. I miei occhi si spalancarono quando vidi un'infermiera in piedi.

Ho aggrottato le sopracciglia confuso quando ho visto la stanza d'ospedale in cui mi trovavo. Ma non ero solo-?

"Signora T/N, hai un visitatore che stava aspettando che ti svegliassi, stupida." Ride scherzosamente con un sorriso gentile.

"Chi è?" ho chiesto.

"Ken Kaneki."

Quel nome mi suona familiare...improvvisamente mi ha colpito. Era in tutte le mie classi prima di lasciare la scuola! era quel ragazzo timido con i capelli scuri. Ma perché dovrebbe volermi vedere? Come fa a sapere dove sono?
"uhm-Okay. Mandalo dentro, immagino.." Annuii mentre lei si chinava e poi usciva.

Era un tale verme dei libri a scuola. Così timido! Ho ammirato me stesso. Forse posso scoprire perché ha lasciato il campus: era come se fosse sparito del tutto. Non sono passati 3 o 4 anni ormai?

Mentre pensavo non ho sentito la porta aprirsi e chiudersi.

"Chissà se è ancora così timido." dissi ad alta voce.

"Se sono cosa?" Sussultai leggermente non sapendo che il mio ospite era arrivato nella mia stanza.

"Oh niente!" Ridi nervosamente prima di alzare lo sguardo. "Così, è da tanto che non ci vediamo Ka-" Mi fermai quando guardavo bene il ragazzo di fronte a me. "Chi sei?" Ho detto completamente all'oscuro come sono di solito.

"Kaneki." Disse con un'espressione spenta. I suoi occhi erano coperti dai suoi capelli bianchi.

Mi misi a sedere e mi chinai in avanti, scostandogli gli capelli dagli occhi. Le mie dita scorrevano tra i suoi morbidi capelli di seta. Arrossii quando vidi i suoi occhi scuri che mi fissavano, il colore opaco sembrava brillare mentre li fissavo. "Oh, sei tu." Sorrisi facendo del mio meglio per non arrossire.

Annuì, ancora senza sorridermi. Sembrava così diverso.
Evidentemente aveva passato l'inferno dell'ultima volta che ci siamo incontrati.
"T/n, giusto?" chiese rassicurato.

"si immagino che nemmeno tu ti ricordi di me, eh?" Ridacchiai dolcemente mentre emetteva un suono "Mm".

"Dunque cosa ti porta qui?" Ho chiesto.

Giocherellava con il colletto bianco della sua camicia mentre rispondeva, sempre con l'aspetto di un gattino triste: "Sei ciò che mi porta".

"Eh?!" Arrossi follemente quando si avvicino a me e si siede accanto a me sul mio letto. Si avvicino  ai nostri nasi quasi a toccarci.

"Quanto ricordi di ieri sera?" Disse con una faccia seria ma aveva un tono dolce.

Il cremisi nelle mie guance svanì: "Eri tu ieri sera?" I capelli bianchi del mio salvatore... "Sei tu che mi hai salvato?"

"Quindi ti ricordi una discreta quantità" mormorò. "L'hai detto alle infermiere o al tuo dottore?"

Ho scosso la testa no.

"bene" lui sospiro. "Torno domani." Fece quello che doveva essere un sorriso gentile, ma si trasformò in un cipiglio triste. " Se ti chiedono cosa è successo, non menzionare il tuo cosiddetto eroe di ieri sera. Ti prego di non dirlo."

"Uh- io-"

"Ci vediamo dopo." Detto questo se ne andò, lasciandomi in totale confunsione.

Di sicuro è cambiato. Mi chiedo cosa gli sia successo....


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