Dafne non fece altro che rileggere la lettera per più di una settimana.
Doverti lasciare così presto, mi riempie il cuore di angoscia, ma non posso aspettare. Non era così che immaginavo le cose, ma non possiamo nulla contro il destino. Il mio è stato già segnato. Nutro ancora speranza, per me...per Derek. Sei la sola con cui possa confidarmi. Nostro padre, per quanto sia disposto a cambiare, non potrà mai comprendere quello che sto provando. Lo sento, Dafne. Sento che la vita mi sta lasciando. Il ghiaccio si sta impossessando di me. Devo trovare questo Nikolai. Ti affido Nora e Hilda. Bada a loro. Aiutatevi a vicenda, perché alla fine dei conti, solo questo importa. Non il Regno, non il potere, ma la famiglia. La nostra è stata divisa per troppo tempo a causa mia. Non permettere a nessuno di dirti chi sei o cosa fare. So che non lo hai mai fatto e mai lo farai. Sono fiera di poter dire che sei mia sorella.
Con affetto,
Kassandra
La scuola venne in parte ricostruita e le lezioni erano ormai riprese normalmente. I rapporti tra Dafne e Nora erano notevolmente migliorati e Hilda si era dimostrata una sacerdotessa senza eguali. I suoi poteri erano sbalorditivi. Ogni giorno diventava sempre più forte, tant'è che il re decise di affidare qualche incarico del regno persino a lei. Qualcuno bussò alla porta. «Sì?»
«Sono Ren, Mia Signora. Vostro padre vuole vedervi.»
«Arrivo tra un attimo.» Si vestì in fretta, indossando la divisa dell'Accademia. Ren l'aspettava in corridoio. I suoi rapporti con i guardiani erano peggiorati da quando Kassandra se n'era andata. Si sentiva sempre irrequieta e la sua fame era aumentata notevolmente. «Sapete di cosa si tratta?»
«No, Mia Signora.» L'unico che ancora le rivolgeva la parola in un contesto che non fosse di apprendimento scolastico era Mac. Entrarono nella sala dei peccati. Erano tutti lì. «Allora?» chiese Dafne. Il padre le fece cenno di sedersi sul divano. «Dobbiamo parlare.» disse «So che hai saltato le lezioni.»
«Sono stata poco bene.» rispose subito. Perché il padre adesso si interessava tanto a lei?«Dafne...» cominciò «...non puoi andare avanti così. Lei non vorrebbe questo per te.»
Scattò in piedi. «Voi non sapete cosa vorrebbe lei. Avremmo dovuto starle vicino. E adesso...» No, non poteva dire la verità. Kassandra aveva scelto di dirlo a Dafne, perché sapeva che avrebbe mantenuto il segreto.
«Adesso cosa?» chiese Orendel. Sapeva che la figlia nascondeva qualcosa, ma non poteva forzarla. Erano finiti quei tempi. «Niente...posso andare adesso?»
Orendel sospirò pesantemente e le fece cenno di sì con la testa. Non appena lasciò la stanza, si rivolse ai guardiani. «Cosa ne pensate?»
Marcus si massaggiò la fronte con la mano. «Nasconde qualcosa, è chiaro. È distratta, suscettibile e non ascolta mai. Parla solo con le sue sorelle e tutte e tre sembrano in combutta tra loro. Sinceramente credo stiano architettando qualcosa.» Zart, dall'altra parte della stanza, si alzò. «Sta destabilizzano la classe. Sa che non sarà punita, per questo si prende più libertà. Credo che una punizione sia d'obbligo.»
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Le Cronache della Spada Sacra - REDENZIONE
FantasyQuando le bugie del passato vengono a galla e antichi rancori tornano alla luce, solo l'amore di due anime gemelle può salvare gli immortali dalla distruzione. Al tempo degli antichi dei supremi e dei potenti signori della guerra, una creatura si le...