17.||𝑅𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖||

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Ormai erano passate un bel po' di ore dalla catastrofe successa quel pomeriggio.
I professori costrinsero gli alunni a rientrare nelle loro stanze d'albergo per passare la notte, ma poi la mattina dopo sarebbero partiti per Praga. Era una meta scelta all'ultimo momento, ma si sarebbero accontentati. Non volevano passare un secondo di più in quella città.

"Peter sta bene, t/n!" esclamò Ned per l'ennesima volta, esausto e stanco dalle continue paranoie di t/n.
Lei intanto era seduta sul letto, con le ginocchia al petto, e tra le braccia stringeva uno dei suoi pupazzetti di peluche preferiti. Era l'unico modo per farle calmare lo stress.

"Ned, giuro che la nostra amicizia è finita se.."
Le parole di t/n furono interrotte dalla porta della camera d'hotel che si aprì, mostrando poco dopo la figura di Peter.

"Stai bene?" fu la prima cosa che lui chiese alla sua ragazza.
Lei si alzò facendo cadere per sbaglio il pupazzo a terra e, senza rispondere, corse ad abbracciarlo.
Lo strinse forte a sè, quasi come se potesse sparire da un momento all'altro.

"Ma dove sei stato?" gli chiese preoccupata.

"Non posso dirtelo, t/n." sospirò tristemente.
Avrebbe voluto raccontarle tutta la verità, ma se lo avesse fatto l'avrebbe messa in pericolo.

"Io sono stata in pensiero per te durante tutta la giornata, Peter! E tu ritorni dopo ore e non mi dici neanche dove sei stato! Pensavo che fossi morto!" sbottò arrabbiata.

"Mi dispiace tanto, ma è meglio se rimani fuori da questa storia."

A quelle parole, t/n, sentì la rabbia ribollire in lei.
"Da quale storia devo rimanere fuori, eh?"
Peter guardò Mj e Ned, e poi ritornò a guardare t/n.
"Allora?" chiese impaziente.

Peter sospirò ancora una volta.
"Sono Spiderman."

T/n per poco non scoppiò a ridere non appena sentì quelle parole. Ma la sua risata non era affatto un buon segno.
"Peter, non prendermi in giro."

"È la verità." sussurrò Mj, quasi come se avesse paura della reazione poco sana che avrebbe avuto la sua amica.

"Quindi mi state dicendo che Peter è stato un Avenger e ha combattuto affianco alle persone più forti del mondo?"

"Sì." risposero i suoi tre amici, in coro.

"Guarda." disse Peter, togliendosi la maglia.

"Peter ma che diavolo...oh." sussurrò l'ultima parola non appena si accorse del costume da Spiderman che Peter stava indossando sotto i vestiti.
T/n rimase in silenzio per un po', cercando di trovare le parole giuste da dire, ma dalla sua bocca non usciva nient'altro che aria.

"E...se fosse un costume di carnevale?"

Peter sorrise leggermente.
"Perché mai dovrei indossare un costume da carnevale se non è carnevale?"

T/n si rese conto della sua stupida domanda, infatti arrossì per la vergogna.
"Come faccio ad essere sicura che non mi stiate prendendo in giro?"

Lo sguardo di Peter si illuminò.
"Ti va di fare una cosa?"

"No."

"Vieni." disse lui alzando gli occhi al cielo, mentre le afferrò la mano per portarla con sé fuori il balcone.

"Peter, che cosa vuoi fare?" chiese spaventata.

"Tu fidati di me." disse lui lanciando una ragnatela sul grattacelo di fronte, mentre con l'altro braccio circondò la schiena di t/n.

Lei, in un attimo, capì immediatamente quello che lui voleva fare. Era già successo una volta, quando lui la salvò da quell'uomo sconosciuto, e non le era piaciuto per niente.
"Non voglio farlo." disse scuotendo la testa.

"Troppo tardi." ghignò lui per poi prendere lo slancio e buttarsi dal balcone, cominciando a dondolarsi tra i palazzi alti della città.

"Ti piace?"

"Per niente!" gridò lei spaventata, nascondendo la testa tra il collo e la spalla di Peter.

Ma lui, sentendo il cuore di t/n battere all'impazzata per la paura, decise di fermarsi sul tetto di una casa.
"Non farò mai più una cosa del genere con te, è chiaro?"

"Allora vuol dire che perderai sempre questo spettacolo." sorrise lui, mostrandole la vista mozzafiato che si vedeva da quel punto così alto.

"Wow." sussurrò lei, andando a sedersi sul bordo del tetto per ammirare meglio il panorama.

"Sospettavo che avresti detto questo."

"In che senso?"

"Volevo farti questa sorpresa da molto tempo, ma non riuscivo mai a trovare il momento giusto per farlo." ammise.

"Mi dispiace di non averti creduto quando mi hai detto di essere Spiderman."
Solo in quel momento t/n aveva realizzato quanto lui tenesse a lei, e si stava sentendo tremendamente in colpa per aver dato di matto poco fa.

"È stata anche colpa mia, avrei dovuto dirtelo subito."

Rimasero in silenzio per diversi minuti, ma poi t/n decise di spezzare il ghiaccio.
"Mi racconti qualcosa su Iron Man?"

Lui sorrise.
"Mi ha dato i suoi occhiali come eredità."

"Davvero?" chiese lei incredula.

"Sì." si vantò lui.

"E sugli Avengers che cosa puoi dirmi?"

Il suo sorriso si allargò.
Avrebbero trascorso una lunga notte.

🕷 🕷 🕷

Ciao a tutti! Scusate se questo capitolo non è dei migliori, ma ho avuto il blocco dello scrittore e avevo esaurito le idee, però spero lo stesso che vi sia piaciuto.
Fatemelo sapere, cauuu!!! ❤






𝐈'𝐦 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫, 𝐁𝐲 𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐚𝐲||𝐏𝐄𝐓𝐄𝐑 𝐏𝐀𝐑𝐊𝐄𝐑 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora