9.||𝑃𝑎𝑠𝑠𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑛𝑒||

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T/n passò quasi il resto della notte in bianco, non riusciva a chiudere occhio dopo quello che le era successo. Se Spiderman non fosse intervenuto, chissà che cosa sarebbe stato capace di farle quello sconosciuto.
Inoltre, è arrabbiata anche con Benjamin. Sperava di ricevere un suo messaggio in cui si scusava per non essersi più presentato all'appuntamento, ma invece se ne era completamente fregato.

Erano quasi le cinque del mattino e, nonostante tutta la stanchezza che stava provando, non aveva intenzione di dormire. Ogni volta che chiudeva gli occhi per addormentarsi, nella sua mente si ripresentavano le terribili scene di quello che le era successo poche ore prima.

Voleva parlare con qualcuno, ma non sapeva con chi. La sua migliore amica stava dormendo, così come anche Ned e Peter.

Però, nonostante questi suoi pensieri, decise lo stesso di chiamare Peter. Probabilmente non avrebbe risposto, ma voleva provarci.

Restò in attesa per qualche secondo, ma poi sentì la sua voce dall'altro lato del telefono. Rimase sorpresa, pensava che lui stesse dormendo come un ghiro, ma in realtà no.
"Pronto?"

"Peter, stavi dormendo?" chiese lei titubante.

"No, sto facendo un giro." rispose vagamente.

"Posso venire con te? Non riesco a dormire."

"Certo...ehm, aspetta prima che io arrivi davanti casa tua. Potrebbe essere pericoloso per strada."

"Va bene." ridacchiò lei per poi terminare la chiamata.
Si sentiva abbastanza sollevata per quello che le aveva detto Peter, sapeva che se fosse stata vicino a lui non le sarebbe successo mai niente.

Prima che il sui amico arrivasse davanti casa, decise di togliersi l'orrendo pigiama che aveva addosso e di indossare qualche abito più carino. Infatti optò per un semplice leggins nero abbastanza comodo e una camicetta leggera, giusto per non soffrire il freddo dovuto al venticello estivo.

Dopo diversi minuti, che per lei sembrarono interminabili, Peter le mandò un messaggio.
Sono fuori casa tua.

Con un sorriso a trentadue denti, prese le chiavi e si precipitò verso la porta.
"Ciao." lo salutò, poi chiuse la porta alle sue spalle stando attenta a non fare nessun rumore.

"Ciao anche a te." sorrise anche lui ricambiando il saluto.
Se solo non fosse stato per i tuoni e i lampi che segnavano l'arrivo di un temporale, si poteva dire che la notte e il buio avevano creato un'atmosfera romantica.

Cominciarono a camminare sul marciapiede, mano nella mano, circondati da un silenzio imbarazzante.
"Com'è andato il tuo appuntamento con Benjamin?" chiese lui, cercando di cominciare una conversazione.

"È andato malissimo, quell'idiota mi ha dato buca e non si è nemmeno degnato di scusarsi." sbuffò lei. Dal tono della sua voce si poteva capire benissimo che la rabbia che stava provando era ancora molta. Ma dopotutto come darle torto! Aveva passato tutto il pomeriggio a scegliere un abito carino da indossare, per non parlare di tutto il tempo speso per truccarsi.

"E poi sei andata a casa?" continuò a chiedere.

"Come mai ti interessa così tanto?" chiese lei sorridendo divertita. 

"Sono solo curioso." rispose alzando le spalle.

"È successa una cosa...ma promettimi che non ti arrabbierai."

"Te lo prometto." sorrise lui per rassicurarla.

"Andiamo in un posto più tranquillo, non voglio rischiare di essere sentita da tutti."

"Ma tutta la città sta dormendo." disse lui ridacchiando.

"Non tutti, io e te no." ghignò divertita per poi alzare le spalle.

"Hai ragione." continuò a ridere.

T/n prese Peter per mano e lo trascinò in un angolino isolato dalle strade, il giusto per avere un po' di privacy.
Dopodiché Peter appoggiò le mani sui fianchi di t/n e la strinse forte a sè. Lei infatti rimase sorpresa da quel gesto, e si limitò a dire un timido "grazie".

"So che hai paura, t/n, ma finché ci sono io non ti succederà niente." la tranquillizzò lui accarezzandole la guancia.

Lei sospirò agitata, ma poi cominciò a raccontargli tutto quello che le era successo.
"Mentre stavo aspettando Benjamin, si avvicinò questo ragazzo. Avevo capito fin da subito che non aveva buone intenzioni con me, infatti cominciò a chiedermi di andare via con lui, ma io gli risposi sempre di no. Lui, allora, cominciò a toccarmi...ma poi arrivò Spiderman." sorrise pronunciando l'ultima frase.

"Ah sì?" chiese Peter fingendosi sorpreso. Lo faceva sentire bene il fatto che t/n stava provando questa felicità solo grazie a lui.

"Certo! Poi gli ho chiesto di accompagnarmi a casa perché ero troppo spaventata per camminare da sola...ed è stato davvero dolce." disse senza smettere di sorridere.

"Ti sei innamorata di lui?"

"Forse...sì."

"Potrebbe piacerti anche la persona che si nasconde sotto la sua maschera?"

"Chissà, potrebbe essere." alzò le spalle.
"Peter, pensi che lui sia in grado di proteggerci tutti? Insomma, dopo la morte di Ironman e Capitan America abbiamo bisogno di nuovi supereroi." le chiese t/n subito dopo.

"Lui cercherà di fare del suo meglio."

"Lo spero." sospirò lei per poi appoggiare la testa sul petto di Peter.

"Non preoccuparti, Spiderman per te farà sempre un'eccezione." sussurrò dandole un bacio tra i capelli.
Lei alzò la testa per guardarlo negli occhi.

"E perché?" chiese t/n lasciandosi sfuggire un sorriso timido.

"Perché sei la persona più importante per lui."

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L'ULTIMA FRASE GIRLSSSSSS 🦋🦋🦋

Devo ammettere che quando sono stanca morta i capitoli mi escono meglio HAHAHAHAHAHHAHAHA.




𝐈'𝐦 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫, 𝐁𝐲 𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐚𝐲||𝐏𝐄𝐓𝐄𝐑 𝐏𝐀𝐑𝐊𝐄𝐑 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora