62.||𝐷𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜||

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T/n era appena tornata a casa dopo l'ennesima, terribile, giornata di scuola.
Lei e Peter si sono evitati per tutto il giorno, e a malapena si guardavano.
Infatti il loro gruppo si sciolse per quel giorno.

T/n passò tutto il tempo a parlare con Mj, infatti si fece raccontare tutto quello che avrebbero fatto quel giorno da Doctor Strange. T/n voleva aiutarli, ma era sicura che Peter l'avrebbe cacciata.
Mj le aveva raccontato che uno strano uomo era riuscito a trovare May, e Peter non perse tempo ad imprigionarlo insieme a tutti gli altri.

Quel giorno i suoi amici lo avrebbero aiutato a ritornare nei loro universi, sperando di non alterare l'incantesimo che Strange aveva fatto per Peter.

Infatti, lui, Ned ed Mj erano già arrivati al Sanctum Sanctorum.
"Ora che siamo tutti qui che cosa avete intenzione di farci?" chiese Octopus guardando i tre amici.

Peter stava per rispondere, ma una voce lo fermò.
"Vi spediremo di nuovo nei vostri rispettivi universi." rispose Doctor Strange, uscendo da un portale che aveva aperto per raggiungere velocemente i sotterranei.
Con sè aveva la scatola nella quale era bloccato l'incantesimo di Peter.

"Strange, un momento."

"Cosa?" chiese lui, spazientito.

"Alcuni di loro moriranno."

"Parker, questo è il loro destino."

Peter rimase in silenzio per qualche secondo.
Lui non avrebbe mai lasciato morire quelle persone, ma sentiva dentro di sè che avrebbe dovuto fare qualcosa. Ma finché Strange fosse stato in possesso di quell'oggetto, Peter non avrebbe potuto fare niente.

Così, lanciò una ragnatela.
"No." disse Strange, guardando Peter.
Lui però lo ignorò, e tirò a sé la scatola, bloccando lo stregone all'interno di una delle prigioni.

"Scappa!" gridarono Ned ed Mj in coro.

"Ecco perché non ho mai voluto dei figli." disse Strange, sbuffando infastidito.

Peter intanto era già fuori il Sanctum Sanctorum.
Infatti, prese uno slancio per cominciare a volare tra i grattacieli, ma fu fermato da Strange che, aprendo un portale, riuscì ad attirarlo a sé. 

Con un gesto delle mani, fece un incantesimo che riuscì a separare l'anima di Peter dal suo corpo.
"Sono morto?" chiese preoccupato.

"No, Parker, non sei morto. Ho solo bisogno di prendere questa." disse, allungando una mano verso la scatola che però non riuscì a prendere.
Nonostante la sua anima fosse separata dal suo corpo, i riflessi di Spiderman erano sempre presenti. Infatti per Strange fu impossibile afferrare quella scatola.
"Ma come ci riesci?"

"Non lo so." disse Peter, sorpreso.

"Devi smetterla!" sbuffò l'uomo.

"Io non sto facendo assolutamente niente!"

Quel momento andò avanti per poco dato che Peter riuscì di nuovo ad acquisire il controllo del suo corpo.
"È stata la cosa più fica che mi sia successa, ma non lo faccia mai più!" esclamò Peter, sbrigandosi ad andare via da lì.

Ma Strange, per fermarlo e raggiungerlo in tempo, lanciò il suo mantello che riuscì ad avvinghiarsi al braccio di Peter per rubare la scatola.

Doctor Strange, intanto, riuscì a raggiungerlo.
L'unico modo per riuscire a riavere la scatola era solo uno, ma desiderava tanto di non usarlo per colpa di un adolescente. Era l'unico modo, però.

Infatti con i suoi poteri riuscì ad aprire un portale per mandare Peter in un'altra dimensione.
Tutto intorno a lui cominciò a girare, creando un vortice in cui Peter cadde senza mai fermarsi. Ma nonostante questo lui continuava a tenere stretta la scatola a sé.

"Dove siamo?" chiese Peter.

"Siamo nella dimensione specchio, Parker, e io ne ho il controllo!" esclamò Strange, creando diverse illusioni ottiche per spaesare Peter, ma lui era troppo furbo rispetto allo stregone.
"Devi ridarmi la scatola, Parker!"

"No!" esclamò lui.

Strange, velocemente, riuscì a bloccare Peter, prendendo la scatola dalle sue mani.
"Doctor Strange, la prego!" esclamò. 

Lo stregone, però, non gli diede ascolto e aprì un portale per ritornare nella loro "dimensione normale".
"Mi dispiace, ragazzo, ma quelle persone hanno bisogno di tornare nei loro universi."

"Un momento." sussurrò Peter, guardandosi intorno.
Le figure che lo circondavano gli ricordavano tanto i vari teoremi di matematica e geometria che lui stava studiando a scuola, e forse gli avevano dato una soluzione per riuscire a sfuggire a Strange.

Infatti, riuscì a bloccare lo stregone con le sue ragnatele mettendo in pratica le varie formule.
"Signor Strange, sa cos'è meglio della magia? La matematica." ghignò lui.

Dopodiché, lanciò un'altra ragnatela per attirare di nuovo la scatola a sé.
"Parker.."

"Prendo anche questo." disse Peter, sfilando dalle dita di Strange un anello con la quale riusciva ad aprire i suoi vari portali.
"È meglio se per un po' lei resti qui." aggiunse, saltando poi nel portale che aveva aperto Doctor Strange.
Infatti, non appena lui lo oltrepassò, il portale si chiuse.

Peter si ritrovò di nuovo a New York e, dato che Strange ora era bloccato, lui sarebbe potuto ritornare di nuovo al Sanctum Sanctorum.
"Ragazzi, ho avuto uno scontro super fico con Strange!" esclamò Peter.

"Zio, raccontami tutto!" disse Ned, correndo vicino al suo migliore amico.

Mj, intanto, era nascosta in un angolino a parlare al telefono con t/n.
Le stava raccontando passo passo tutto quello che stava facendo Peter.
"E ora dov'è?" chiese t/n, impaziente.

"È ritornato qui e...cavolo, è riuscito a prendere la scatola!" esclamò, senza farsi sentire dagli altri due ragazzi.

"Cos'ha intenzione di fare ora?"

"Probabilmente prenderà tutti i prigionieri e li porterà a casa di Happy per curarli." le spiegò.

"Happy non si arrabbierà?" chiese t/n.

"Gli passerà. Lui è affezionato a Peter." rispose Mj con nonchalance.
Subito dopo parlò di nuovo.
"Secondo te il piano di Peter funzionerà?"

"Sì." rispose lei, sicura. "Peter è la persona più intelligente e brillante che io conosca."

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Salve!

Capitolo terribile. Devo ammettere di essermi trovata parecchio in difficoltà per scrivere questa parte, perché la scena della dimensione specchio nel film era estremamente contorta, ma ho cercato di fare del mio meglio.

Fatemi sapere se vi è piaciuto. ♡

Ciao! ❤





𝐈'𝐦 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫, 𝐁𝐲 𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐚𝐲||𝐏𝐄𝐓𝐄𝐑 𝐏𝐀𝐑𝐊𝐄𝐑 𝐱 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora