E' il mio ultimo primo giorno di scuola.
Sono arrivata in quinta superiore sotto gli attacchi di panico, prese in giro, insulti, nessun amico, mancanza di affetto da parte dei miei genitori.
Sono qui grazie ai miei sforzi e alla mia volontà di migliorare ogni giorno di più.
La persona che mi è stata accanto in questi ultimi 3 anni è proprio lui; dopo mesi lo rivedo li, seduto sul muretto con il suo gruppo mentre fumano e ridono per le battute sconce che fanno.
E' fottutamente bellissimo.
Solamente quando lui incrocia il mio sguardo, mi accorgo che lo stavo fissando quindi distolgo subito lo sguardo e arrossisco involontareamente.
Cerco di riprendermi da questo stato ma lo vedo soghignare; si proprio quel cazzo di sorriso che mi fa perdere completamente la testa, lo sa bene.
Riprendo a camminare ed entro a scuola ma non riesco nemmeno a fare 2 metri che due braccia mi trascinano in uno stanzino, quelleo delle bidelle, dove non entra nessuno nemmeno loro.
Appena mi accorgo che è lui che mi ha trascinato qui, gli impongo di parlare visto che non mi ha cercato per tutta l'estate ma non mi sta a sentire.
Quando lo ha mai fatto.
T:"lo sai che io in estate voglio divertirmi"
"non lo potevi fare con me?"
T:"lo possiamo fare durante l'anno" e cerca di avvicinarsi alle mie labbra che però lo allontano.
"si, mi usi durante l'anno e poi in estate fai la testa di cazzo con tutte quelle puttane che ti cadono ai piedi, tanto la cogliona sono io che poi ti fa-" non finisco di parlare che mi zittisce baciandomi.
T:"mi erano mancate queste labbra"
Sbuffo e guardo in basso perché so che sto per perdonarlo.
T:"ehy, lo sai che ti amo"
"cazzo T, perché sei così fottutamente bello"
T:"madre natura ha voluto così" dice ridendo.
"coglione, però sei un coglione di prima categoria"
T:"che ti ha rubato il cuore"
"e anche questo è vero" dico prendendo il colletto della sua camicia per avvicinarlo e baciarlo.
Piano piano ma lui lo fa diventare più intenso finché mi fa sedere sul comodino, mi prende per la vita e mi divarica le gambe per mettersi in mezzo alle mie gambe in piedi per starmi più vicino e per baciarmi meglio.
Mi avvicino e faccio qualche movimento con il bacino per avvicinare ogni tanto le nostre intimità.
Intanto si avvicina al mio orecchio e mi sussurra:"continua a provocarmi e ti farò urlare il mio nome proprio qui"
Rido a questa frase così subito abbasso le mie mani su i suoi pantaloni per slacciare la cintura ma lui mi ferma bloccandomi dai polsi:"no no piccola, qui le regole le decido io"
Detto questo in 5 minuti lui mi ha fatto un lavoretto che nemmeno ha finito per colpa della campanella così mi dice:"a merenda finisco la mia opera" mi da una pacca sul sedere ed esce dallo stanzino.
Cazzo lo amo.
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Teen FictionIn questa storia, ci saranno molti piccoli capitoli su attori/cantanti/calciatori oppure su una crush vostra immaginaria. Sono dei miei film mentali che appena mi vengono in mente (di solito alla sera) gli scrivo così la mattina seguente aggiusto la...