10.

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...
Tra me e i Riddle non scorreva buon sangue.
Sguardi infiammati e fulminanti venivano lanciati tra noi.
Non mi avrebbero di certo intimorito con delle semplici occhiate rabbiose.

Oh no,non avrebbero servito a niente.
Nemmeno un Avada Kedavra mi avrebbe fermato.

Stavo tranquillamente spalmando la marmellata su una fetta di pane,quando spostai lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde.

Entrambi i fratelli mi osservavano.
Chissà cosa passava tra le loro menti così infantili.
Forse stavano pensando alla prossima mossa che avrebbero fatto per farmi calmare.
Forse stavano studiando il modo per fermarmi.
O forse,semplicemente,osservavano e scrutavano attentamente la mia persona.

"Francesca! Che bello vederti in forma!"
Ad interrompere la mia visuale su quei due,fu Pansy,a cui sorrisi calorosamente.

"È un piacere anche per me,come stai?"
Le domandai.

"Oh beh,ti ringrazio per avermelo chiesto.
Di solito nessuno me lo chiede mai"
Disse creando un attimo di silenzio,mentre fissava il vuoto.
Capii che c'era qualcosa che non andava.
Sorrisi nel pensare di aver toccato un punto debole e delicato.

"Ci sono qui io,Pansy"
Dissi prendendo le sue mani tra le mie e la guardai negli occhi.
Sorrisi guardandola attentamente.
Ogni suo movimento mi avrebbe rilevato il suo passato.

Il mio potere derivava da una serie di azioni.
Entrando in contatto con una persona,mi faceva accedere facilmente ai suoi ricordi legati al passato,di conseguenza anche a i suoi punti deboli.
Dopo aver scoperto questi 'punti',li sfruttavo per manipolare indebolendo la persona davanti a me.
Facendo ciò,catturavo la sua energia,facendomi diventare sempre più forte.
Acquistavo così il mio potere.
Per me era così eccitante vedere le espressioni delle persone cambiare radicalmente quando toccavo quel determinato tasto,che non avrei dovuto toccare.
Vedere le loro espressioni cambiare,nel rivivere quelle situazioni,mi faceva stare bene.

O meglio,faceva stare bene ad Allison.

Ormai Francesca era quasi del tutto scomparsa,esisteva solamente il suo corpo.
Ma la sua anima apparteneva ad Allison.

Mi sentivo così potente e non ne capivo il motivo,ma era meraviglioso.

Una parte di me sapeva che stava sbagliando,ma non riuscivo a controllarmi.
Non più.

Ero affamata di vendetta.

E volevo vendicarmi causando del male fisico e mentale.

Quando la Sala Grande si svuotò rimanemmo solamente in due.

Io e Tom.

Mattheo se ne andò pochi secondi prima,lanciandomi un ultimo sguardo.

"Black,non ho potuto fare a meno di notare quanto tu guardassi il tavolo di noi Serpeverde,sebbene tu sia una Corvonero"
Disse cautamente avvicinandosi a me.

"Beh Riddle,stavo capendo quale fosse il vostro prossimo piano per farmi fuori.
Sul come mi schianterete,magari."
Rise di poco avvicinandosi ancora di più a me.

Mi puntò la bacchetta contro.

"So che sei tu a dominare il suo corpo,Allison"
Estrassi anche la mia bacchetta,puntandogliela contro al suo petto.

"Astuto da parte tua"
Pronunciai acida.

"Non è molto difficile leggere ed informarsi sul tuo conto. Potrai anche sapere il mio passato,ma non riuscirai ad indebolirmi"
Avanzò di un passo.

"E cosa ne dici di tuo fratello?"
Guardai Tom negli occhi.
Corrugò la fronte nel vederli diventare color rosso fuoco.
Sorrisi.

Mi fiondo su di lui cercando di tirargli un pugno,ma con un rapido movimento si spostò dal lato opposto.
Ricambiò con un destro,ma fui più veloce e lo schivai.
Gli afferrai il braccio destro,tirandolo dietro alla schiena.
Ormai immobilizzato,lo faccio inginocchiare,tirandogli un calcio sulla schiena che lo fa cadere di faccia sul pavimento.
Mentre gli tenevo stretti i polsi dietro alla sua schiena,mi avvicinai al suo orecchio.

"Lo dico anche a te,Riddle. Ormai Francesca ed io siamo un'unica persona.
Non puoi fermarmi. Nessuno può"
Sussurrai al suo orecchio.
Gli morsi il lobo e mi alzai,camminando verso l'uscita della Sala Grande.

Misi la bacchetta nel taschino interno della divisa e proseguii,incontrando un ragazzino del primo,da solo che saltellava.
Lo afferrai per il braccio.
Chiusi gli occhi concentrandomi sui suoi ricordi.

"Come sta tua madre? Ero una sua cara amica,sai?"
Mentii.

"Oh ecco,è venuta a mancare due mesi fa"
Disse cominciando a fissare il vuoto.
Gli afferrai il viso,mantenendo il contatto visivo con lui.
Trasformai i miei occhi,continuando a mantenere lo sguardo.
Sentivo il suo dolore ardere dentro di me e questo alimentava il mio potere.

Lasciai il suo braccio e i miei occhi tornarono del loro colore naturale.

Se ne andò e camminò per un pezzo.
Dopo poco svenì e cadde a terra.

Me ne andai soddisfatta con un sorriso beffardo stampato sulle mie labbra rosse.

Allison era finalmente tornata.

Dangerous Attraction||Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora