...
"Sarà una sorpresa per te vedermi,Allison"
Una voce tuonò dietro di me.
Non feci in tempo a voltarmi,che venni scaraventata contro la lavagna,che si spaccò.Alzai gli occhi,sentendoli andare in fiamme.
Tom."Ma come.."
Mi interruppe.
"Come ho fatto? Questo non dovrebbe interessarti. Piuttosto penso che tu abbia molto da raccontare sul tuo passato,vero?"
Mi domandò."Dove vuoi arrivare?"
Chiesi alzandomi."Sai,Allison,ognuno di noi ha dei punti deboli. Non sei speciale. Ne hai anche tu"
Scossi la testa.
Non poteva saperlo.
"La guerra più difficile per l'essere umano è la guerra contro se stesso,sai?
La storia è piena di uomini e di donne che hanno vinto il mondo ma che sono crollati di fronte a loro stessi e alle loro debolezze"
Continuò."Tu non hai mai avuto l'amore di un padre,Allison!"
Urlò contro.
"Nemmeno tu,Tom! Non venirmi a dire questo,quando nemmeno tu lo hai mai avuto!"
Urlai di rimando."È vero. Ma avevamo una madre,che ci supportava comunque. Tu,chi avevi Allison?"
Chiese una voce dietro di me.
Mattheo.
La sua voce era inconfondibile.Mi voltai verso di loro,che erano vicini.
"Pensate veramente che questo mi potrà fermare? Illusi"
Il mio respiro era più affannato."Sappiamo entrambi che questo argomento ti tocca notevolmente"
Tuonò Mattheo.
Tom nel frattempo estrasse fuori dalla sua divisa un diario.
Sentii la paura percorrere nel mio sangue,nel vedere quel diario.Cominciò a leggere alcune pagine,mentre il mio respiro diventò più corto.
"Caro Diario,
Avrei bisogno solo di un loro sorriso, uno vero, che mi dica "so cosa stai provando, voglio starti accanto" e invece no.Grida su grida.
Rimproveri su rimproveri.
Pianti su pianti.
Non ascoltano, non capiscono e poi dicono che è "normale" , "è solo una fase, passerà", ma normale cosa?
Passerà cosa?
Qui non passa niente, qui trapassa tutto."
Mi ricordo quando avevo scritto quelle cose sul mio diario,ero solo una bambina.
Abbassai la bacchetta.Sfogliò un'altra pagina.
"Caro Diario,
Faccio di tutto, cerco in ogni modo di renderli fieri di me, farei qualsiasi cosa pur di vederli felici ma a quanto pare per loro non è lo stesso...Non guardano al di là della loro persona, dei loro interessi, di come sto io non gli importa minimamente, di quanto possa star male la loro figlia non se ne sono mai resi conto.
Sto facendo anch'io il possibile per rispettarli, mettendo sempre i miei bisogni come ultima necessità, ma la cosa non li tocca minimamente.
Cerco sempre di venirgli incontro ed è questo che mi fa più rabbia, per quanto io possa fare, per loro non è mai abbastanza.
Mi elogiano, si pavoneggiano con tutti, per i miei voti a scuola, per la ragazza intraprendente ed educata che sono.
Ma al minimo errore resterò sempre la bambina viziata ed egoista che non si merita niente"
Sfogliò un'altra pagina ancora.
"Caro Diario,
Ma è normale che sto bene finché non arrivano loro?È normale che non appena sento la porta di casa aprirsi ho la necessità di mettermi le cuffie e sparire sotto le coperte?
E io giuro ci provo ad essere all'altezza delle loro aspettative, ma è più forte di me, li odio.
Detesto le pressioni che mi fanno addosso, non sopporto sentirli criticare ogni cosa che faccia, non reggo i loro "sei tu il problema", i loro "ma ti rendi conto di come sei?"
Io me ne rendo conto di come sono.
Ma loro?
Si rendono conto di come sono loro?
Si rendono conto che il problema sono loro cazzo?
Riesco a sorridere nonostante tutto finché mi stanno lontani.Riesco ad essere quasi normale quando loro non ci sono.
Riesco a lottare senza di loro in mezzo.Sono stanca di sentirmi di troppo, di sentirmi un errore, l'errore siete voi.
Sto arrivando al limite, lo capiscono si o no? Non li sopporto.
Alterno attacchi di nervi a crolli psico emotivi e neanche la lametta mi basta più per stare meglio.Mi sento senza via d'uscita, sola, piena di paranoie, e una pallottola in fronte farebbe meno male.
Sto urlando. Dentro. E loro sembrano sordi.
Mi stanno solo rovinando."
Concluse.
Il mio respiro sembrava cessare."Basta! Basta!"
Urlai mentre caddi sulle mie ginocchia a terra.Un fascio di luce si avvolse intorno a me,mentre i fratelli Riddle si allontanavano dalla mia figura.
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Dangerous Attraction||Mattheo Riddle.
Fanfic"Lo afferrai per la cravatta ed avvicinò il proprio corpo al mio, eravamo talmente tanto vicini che si percepiva un'atmosfera erotica tra noi due. Lui poi mi mise una mano su un fianco, e l'altra dietro la schiena. Mi aprì la zip del vestito e deli...