21.

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...
Fortunatamente io e Stefan,parlammo di quella cosa e ci chiarimmo.
Avevamo entrambi ammesso di aver esagerato un po' quella sera.

In realtà,non so nemmeno il vero motivo per cui volevo vedere Mattheo geloso fradicio.

Forse era perché volevo che capisse che il mio corpo non era di sua proprietà.
Ma soprattutto volevo capisse che non ero una bambola con cui giocarci quando voleva lui.

Ma vederlo scagliarsi contro Stefan in quel modo,mi lasciò letteralmente senza parole.
Non tanto per lo stupore,ma il modo in cui lo fece.

"Quindi perché ha reagito così violentemente? Avete una storia o non c'è un reale e concreto motivo?"
Mi domandò Stefan,svegliandomi dalle domande che ronzavano nella mia mente.

"Stefan,sai benissimo che non abbiamo nessuna storia"
Era abbastanza ovvio che non ci fosse nulla tra di noi.

"Okay posso crederti su questo,ma non è normale reagire in quel modo,lo sai vero? Quella è pura gelosia"
Scoppiai a ridere sotto lo sguardo stranito di Stefan.

"Gelosia? Ti prego"
Girai lo sguardo verso il lato opposto del corridoio.
E incrociai di nuovo,dopo tanto tempo,i suoi occhi.
Quegli occhi tanto profondi quando tenebrosi.
Mattheo.
Gli episodi di quella sera si fecero vivi dentro il mio corpo.

"Scommettiamo"
Disse Stefan,mettendo un suo braccio intorno alla vita.

"Cosa fai?"
Gli dissi sottovoce.
"Tu guarda"
Mi rispose solamente.

Proseguiva verso la nostra direzione.
Lui guardò prima Stefan e poi me.
La sua espressione rabbiosa si trasformò un ghigno.
Lo guardai confusa,non capendo il perché di quello sguardo soddisfatto.

Dopo capii.

Prese per la vita una tassorosso che stava appoggiata alla colonna di marmo a fianco.
Lei era letteralmente un'oca.
Sembrava che non avesse mai visto un ragazzo prima d'ora.

Mattheo ed io ci continuavamo a guardare,nonostante gli schiamazzi dell'oca che aveva al suo fianco.
L'oca che si elettrizzò solamente per avergli messo la mano sul fianco.
Mattheo teneva comunque lo sguardo incollato al mio.
Sotto al suo sguardo fisso al mio,viddi come strinse ancora di più il fianco di lei.

Non appena svoltarono l'angolo mi sentii strana.
Vuota.
Ma soprattutto infastidita.

"Mio dio! Chi è lei?"
Domandai a Stefan fissando ancora il punto ormai vuoto, dove svoltarono l'angolo poco prima.

"E io che ne so! Però so che è tassorosso"
Lo guardai stranita.

"Tranquillo,non lo avevo mica capito che la divisa appartiene ai tassi"
Ma perfavore.

"Quello era sarcasmo vero? Sì,decisamente"
Aggiunse.
Feci un sorriso amaro.
"Però non era male,Riddle se le sceglie bene"
Disse tra sé e sé.

Gli calpestai un piede.
"Ahia! Vedi che sei gelosa di lui?"
Disse dolorante.

"Gelosa? Gelosa! Non è niente per me. Può fare quello che gli pare,non mi interessa minimamente"
Mi interessava eccome.

"Farò finta di crederci. Anche perché,non ci credi nemmeno tu,ma okay"
Lo guardai male.
Di nuovo.

"Finirà per piacerti. Magari ora non lo vuoi ammettere a te stessa,ma un giorno lo capirai"
Mi disse all'orecchio.

"Posso giurare sulla mia stessa pelle che Mattheo Riddle non mi piace e mai mi piacerà"
Dissi per poi girarmi e fuggire letteralmente via da quella conversazione a dir poco imbarazzante.

A lezione lo guardavo continuamente,cercando il suo sguardo.
Volevo che mi guardasse.
Volevo che i nostri occhi si incrociassero di nuovo.

Mattheo in quelle settimane mi ignorò talmente tanto
che riuscivo a sentire i suoi occhi addosso.

Settimane che poi diventarono mesi.

A tal punto che finì il mio sesto anno ad Hogwarts.

Dangerous Attraction||Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora