Questo capitolo è un insieme di flashback.
Flashback -Hideo
Correvano, tre ragazzini per un parco, che avevano giusto otto anni. Il più alto e il più grande, era Hideo, che dava una disposizione giusta per giocare ad acchiapparello. – Tanto non mi prendi! – urlò l'unica ragazza tra quei due: Hisako. -Sei lento, Hideo! – urlò il più piccolo, Kazuo. Hideo rideva, come non avrebbe più riso da quell'anno a causa dei suoi sentimenti. Corse, più veloce del vento e cadde in avanti sui suoi due amici. – Siete pesanti – disse Hisako che era sotto ad entrambi. Si alzarono, lo sguardo di Hideo venne nascosto dai suoi capelli. – Tutto okay Hisako? – chiese Kazuo all'amica. – Sto bene, grazie – gli rispose con un sorriso dolce. Entrambi guardarono Hideo che aveva gli occhi gonfi. – Sentite ragazzi. Da oggi saremo migliori amici! – disse la nera per tirare i due su con il morale. Entrambi sorrisero e abbracciarono la nera.
Fine Flashback.
Presero il cadavere e si diressero verso l'inizio di quel corridoio infinito. Cercarono la lettera N e la lettera T. Infondo, anche Rin era una loro amica, e si meritava di essere messa in una tomba nonostante il suo male.
Flashback -Kimiko
Primo liceo. Anno triste per la giovane Kimiko che desiderava essere ammessa al corso principale della Hope's Peak, purtroppo si ritrovò in quello di riserva. Entrò in classe e buttò la testa sull'ultimo banco e osservò l'edificio dei suoi sogni... ormai infranti. – Buongiorno, piacere di conoscerti – le disse una ragazza della sua stessa statura, dai capelli neri e dai lineamenti molto dolci. – Piacere, sono Hisako Nakagawa – le disse tendendo la mano. – Piacere mio, Kimiko Endou – le rispose. – Volevi entrare anche tu nel corso principale? – le chiese la nera spostando lo sguardo. – Sì... sai ammiro molto la magia e la stregoneria, volevo entrare con uno di questi due talenti – disse spensierata. Hisako rise leggermente. – Sei molto buffa sai – le disse dopo aver smesso di ridere. Kimiko rise a sua volta.
Fine Flashback.
Dopo aver depositato i cadaveri, presero l'auto e se ne tornarono a Tokyo... dove tutto ebbe inizio, sia nel bene che nel male. Sia nella disperazione, sia nella speranza. Dove doveva ricominciare tutto da capo senza che nessuno dasse importanza alla storia di quei giovani liceali che si erano trovati davanti ad un omicidio. Squillò un telefono. – Scusate, è il mio – disse Kazuo. Prese il telefono e lesse il nome della sorella: Hiromondo. – Ciao fratellone...mi dispiace per quello che è successo – gli disse con affanno. – Che ne sai? – le chiese un po' incredulo. – Noi del corso principale sappiamo sempre tutto, anche dopo le nostre stesse tragedie – disse. Attaccò arrabbiato. Nessuno disse nulla, volevano sentire quel silenzio amaro che galleggiava in quell'aria.
Flashback -Akane.
Gli atri alunni erano in palestra ad allenarsi, mentre la rossa era rimasta in classe con Hisako a causa della sua sedia a rotelle. – Capoclasse, mi scusi. Ma lei è nata con questa malattia – le chiese Hisako con i piedi poggiati sul banco. – Sì. Sai, il mio sogno è avere delle gambe normali come tutti voi – le rispose. Hisako tirò un sospiro e iniziò a cantare un ritornello. – Oh-oh ooh oh, oh-oh ooh oh I can't remember to forget you Oh-oh ooh oh, oh-oh ooh oh I keep forgetting I should let you go But when you look at me The only memory is us kissing in the moonlight Oh-oh ooh oh, oh-oh ooh oh I can't remember forget you – fu interrotta dall'applauso di Akane. – Sei bravissima! Hai una pronuncia davvero dolce – disse commossa. Hisako non fece altro che sorridere. – Grazie. È la canzone di una delle mie cantanti preferite – disse arrossendo leggermente. Akane continuò a battere le mani.
Fine Flashback.
Scesero dall'auto e si riunirono nel parco dove quel doloroso viaggio ebbe inizio. – Hisako starebbe bene sei noi stessimo bene anche dopo la sua morte – disse Hideo senza un filo di rabbia. La tristezza sparì per un attimo. – Oddio è tranquillo! – sclerò Kimiko prendendolo per il braccio. – Lo scrivo sul calendario! È da ricordare – la seguì Akane seduta sulla panchina. – Cosa sta succedendo qui?! – chiese Kazuo tornando al mondo reale. Hideo scosse la testa, poi alzò lo sguardo e vide la gemella del fidanzato. Fece no con la testa e i capelli volarono nella direzione del vento. – Hai ragione tu, honey. Dobbiamo essere felici – disse Kazuo facendo arrossire pesantemente Hideo.
Flashback (ultimo)-Kazuo
Cominciarono le superiori, e dopo aver preso il terzo palo da Hisako gli giunse una seconda sventura. – Fratellone, ci sei? – le chiese la sorella mettendogli una mano davanti alla faccia, agitandola. Scosse la testa. – Sì, ci sono – disse guardando l'uniforme della sorella. Era marroncina, mentre la sua era nera. – Hey, non prenderla a male – gli disse per rassicurarlo. – E del numero della tua classe? Che ne dici? – le chiese sull'orlo del pianto. Hiromondo vide Hisako in lontananza così se ne andò. – Kazuo! – disse scordandosi completamente dell'ennesima dichiarazione di qualche giorno prima. – Ciao amica mia – le disse con un sorriso. – Mi dispiace che non siamo stati presi nel corso principale, ma ehi! Stiamo insieme anche questa volta – gli disse. Kazuo sorrise e si diressero verso il loro 'amato' corso di riserva.
Fine Flashback.
Si guardarono per un po' occhi fissi in quelli dell'altro, coordinazione al 100%. Presero le forze e si diressero verso la loro amatissima scuola. – Ormai, devono saperla tutti la verità – dissero.
Angolo di colui che scrive
Quanto minchia è corto questo capitolo? Molto, ma era solo per illustrare i piccoli flashback di questo disatro. Comunque questa è Hiromondo Noyaka, la gemella di Kazuo:
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𝑰 𝒄𝒂𝒏'𝒕 𝒓𝒆𝒎𝒆𝒃𝒆𝒓 𝒇𝒐𝒓𝒈𝒆𝒕 𝒚𝒐𝒖
AvventuraQuei dannatissimi sedici anni. Hisako Nakagawa capì cosa le tennero nascosto: suo padre e la sua scomparsa; non lo scoprì da sola, ma ebbe la fortuna di nascere in un paesino in Giappone, Shirakawa-go nella prefettura di Gifu, dove fu riconosciuto p...